nb: la mela è ancora acerba and love's a balloon.
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She's got a boyfriend anyway
Now we're on the bed on my room and I'm about to fill his shoes
But you say no, you say no
Does he take care of you? Or could I easily fill his shoes?
[The 1975]
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Quando le porte dell'ascensore si chiusero, la passione riemerse in Camila, al divampare furioso della quale ella si strinse più forte al braccio di Lauren e sollevò i grandi occhiali da sole sul capo.
Da una parte non vedeva l'ora di giungere al quinto piano e irrompere nel suo appartamento, saggiarne ogni angolo e non uscirne mai più, dall'altra si rimproverava aspramente, al pensiero di essere a un passo dal consacrare il tradimento.
Tuttavia, fu Lauren a quietare il suo conflitto interiore. Le prese una guancia e, baciandola, le mozzò il fiato e soppresse ogni capacità di pensiero lucido.
- Sé que tienes miedo, cariño - sussurrò, quando lasciò la sua bocca. Ma Camila negò con un cenno del capo, preda di un altro senso di colpa. Andiamo fino in fondo, si disse. Si ancorò alla sua nuca e la baciò appassionatamente, di nuovo infervorata.
Quando la campanella dell'ascensore tintinnò, la prese per mano e si precipitò nel corridoio del palazzo.
- Apri, apri, ti prego - impetrò, mentre l'altra armeggiava maldestramente con le chiavi. Proprio quando le cinse il collo, carambolarono all'interno, goffe ed emozionate come due adolescenti al primo appuntamento.
- Vixen! - sbraitò la corvina, richiudendo la porta. - ¡Fuera! -. Spinse Camila contro di essa, inchiodandole le braccia sopra la testa.
And she said, "Use your hands and my spare time
We've got one thing in common, it's this tongue of mine"
Sapevano bene di avere in comune più di un paio di lingue focose. Ma era prematuro realizzarlo consciamente, decisamente prematuro. Potevano essere due adulte fatte e finite, ma era un furore adolescenziale a spingerle una contro l'altra senza che risparmiassero un anelito.
Fu quando Lauren la prese in braccio, arpionandola per le natiche, incespicando verso la camera da letto, che Camila credette di udire il tonfo delle zavorre che cadevano sul pavimento. Ma evidentemente credette male, perché non appena si ritrovò supina sul materasso, la figura di Shawn si confuse nella penombra con quella di Lauren, che mai, in un contesto simile, poteva auspicare a qualcosa di più di un intreccio di corpi.
Sussultò, rannicchiandosi non appena la corvina tentò di incastrare le proprie trame fisiche alle sue.
- No tengas miedo - soffiò quella al suo orecchio, cingendola con le braccia.
Ma Camila tremava anche nella sua stretta rassicurante. Al fluire vorticoso dei ricordi inoltre, batteva i denti come se le provocasse un intenso freddo.
***
Era stato il pranzo di famiglia più teso cui avesse mai partecipato. Anche il gran sorriso di Alejandro si era smorzato e ora persisteva con timidezza sotto lo sguardo severo della moglie.
L'intreccio stretto tra le sue dita e quelle di Maréva, alimentava in Camila una caparbietà d'animo che è tipica nei cuori trafitti dall'amore. Non aveva mai creduto di dover cercare parole accettabili per allietare il dolore di Sinuhe e aggravare il proprio.
Come ci si scusa per un crimine di cui non si è artefici, ma vittime? Il moto del sentimento e la sua esistenza sono validi capi d'accusa?
- Camila mi diceva che Maréva è una sua compagna di corso -.
- Ma davvero? - chiese Sinuhe, sollevando un sopracciglio. - Quale dei due? -. Assottigliò lo sguardo in direzione della figlia, che invece deglutì lentamente, faticando a sostenere lo scontro.
***
- Giurisprudenza ed economia - sussurrò, contro la spalla di Lauren. Per quanto il suo corpo lo volesse, non era pronta a tradire ancora.
- Come? -.
- Mi dispiace, Laur. Non posso -.
La baciò sulle labbra teneramente, perché proprio non riusciva a privarsene. Scivolò dall'ormai lenta stretta e rifuggì dal letto. Aprì l'armadio della corvina come se fosse stata a casa sua (e in effetti, seppur un po' egoisticamente, ci si sentiva), e prese una felpa che recava il nome della sua band preferita: the 1975. La indossò sopra alla camicetta sgualcita, perché la coprisse.
- È per lui? – domandò Lauren, già alle sue spalle. Le scoprì il capo nascosto dal cappuccio e infilò le mani nella tasca anteriore della felpa, senza alcuna intenzione di lasciarla andare. Camila si limitò a intrecciare le loro dita, nonostante il tessuto lo permettesse a malapena. Il senso di colpa era il medesimo che aveva sofferto a ventidue anni. Cambiava soltanto nome: non era più Maréva ma Lauren. Oh, Lauren!
- È per lui? - insistette la corvina, ora stringendola più forte, incapace di darle qualcosa che poteva solo attingere dalle profondità di se stessa: la presa di consapevolezza.
- È per te - pigolò l'altra, sciogliendo senza difficoltà l'abbraccio e avviandosi alla porta.
Compì solo pochi passi, fino ad afferrare la maniglia: Lauren le si era già caracollata dietro.
- Aspetta – le disse, trattenendola per un polso. Aveva ancora le labbra arrossate e il cuore galoppante, in viso un'espressione smarrita. - Resta - supplicò. - Non voglio spiegazioni. Non mi interessano. Fammi solo dono della tua presenza -. La attrasse di nuovo a sé, in un moto di delicatezza che aveva dimenticato nel giardino della casa paterna.
Al premuroso richiamo, Camila soccombette, ancorandosi alle sue scapole. Affondò il viso dove meglio percepiva il suo irresistibile sentore. Diamine, se le piaceva!
Non aveva più le forze per oltrepassare la soglia. Non provava alcun desiderio di andarsene che non fosse imposto dalla stessa ombra ritta che l'aveva sottratta alle braccia di Maréva e consegnata a quelle di Shawn.
- Mi dispiace -.
- Non lo dire più. Non importa. Ti va una tazza di tè inglese? -.
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nota: premesso che nessun lettore sarà "lasciato appeso", tornerò a pubblicare tra qualche giorno, verosimilmente. Ci tenevo ad avvisare.
fcassandre
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Fresh grease
FanfictionQuando Shawn Mendes, promessa mantenuta dell'hockey su ghiaccio, finalizza insieme a Camila Cabello, sua agente, il passaggio dai campionissimi del Toronto Maple Leafs ai Florida Panthers di Sunrise, la sua vita privata e professionale comincia a su...