nb: penultimo atto. She lays down è il motivo di fondo.
***
A un passo dal possibile, a un passo da te
Paura di decidere, paura di me
Di tutto quello che non so
Di tutto quello che non ho
[Elisa]
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Sei mesi dopo
Camila discese dal taxi, tutt'altro che imperturbabile nei suoi pantaloni a sigaretta. Quasi rimpiangeva di aver rifiutato la compagnia di Lauren, assicurandole che doveva risolvere la faccenda e chiudere quel capitolo da sola. Difatti, trasferendosi ufficialmente nell'appartamento di Little Havana, aveva creduto di possedere abbastanza fegato, come spesso diceva la corvina, per liberare il proprio armadio degli ultimi scheletri e, infine, uscirne. Ma ora che si trovava innanzi all'abitazione della sua prima giovinezza, con il dito a mezz'aria, pronto a pigiare il campanello, e la punta delle décolleté sul limitare dello zerbino d'ingresso, un fitto tremore spaziava insidioso tra le sue ossa: portava con sé la gelida essenza dei ricordi accantonati e mai dimenticati, dei conflitti, della continua perdita della sanità e poi della fuga sterile dalla realtà antica.
Quando, nel suo circolo vizioso, ritornò alla curva del sorriso di Lauren, su novia, si costrinse a raccogliere l'animo che aveva disseminato lungo la tortuosa strada del pensiero e a far trillare il campanello.
- Se intendi offrirmi un appiglio, Laur, sappi che non è mia intenzione deludere le aspettative -.
Non sarebbe stato quello il giorno in cui avrebbe mancato all'impegno. Non sarebbe stato quello il giorno in cui avrebbe accettato di perdersi di nuovo.
Purtroppo, si sbagliava.
***
Mentre guidava la Corvette verso l'autolavaggio, Lauren inforcò i Ray-Ban per schermarsi dal sole pomeridiano. Dal finestrino permeava una brezza tiepida, profumata di fiori e salsedine.
Quando, prima dell'incrocio, incontrò una fitta colonna di traffico, sbuffò, contrariata, e prese a tamburellare il volante, incenerendo con lo sguardo, oltre l'Arbre Magique al pino che pendeva dallo specchietto retrovisore, la luce rossa del semaforo. Spostò il cambio in folle e riposò il piede sinistro accanto alla frizione. Il destro sostava invece sul freno di servizio.
- Chissà a Camz come va – borbottò, rilassandosi contro il sedile.
Non appena notò una chiamata in entrata, collegò gli auricolari al cellulare.
- Mija, sono mamma -.
- Ciao, ma'; che succede? -.
- Questo dovresti dirmelo tu -.
- Ah sì? -.
- So che Tay ti ha promesso il silenzio ma sai come siamo fatte: una più pettegola dell'altra. A un certo punto non è riuscita a tenere più nulla per sé -.
Lauren si schiaffò una mano sulla fronte, incredula. - Traditrice – bofonchiò, maledicendo l'ingenuità della sorella minore.
Dall'altra parte della cornetta, Clara ridacchiò lievemente, immaginando che cipiglio avesse adottato la figlia. - Se proprio non vuoi darmi l'onore di conoscerla, almeno parlami di lei – la esortò, pacata. – Mi sembra un buon compromesso -.
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Fresh grease
FanfictionQuando Shawn Mendes, promessa mantenuta dell'hockey su ghiaccio, finalizza insieme a Camila Cabello, sua agente, il passaggio dai campionissimi del Toronto Maple Leafs ai Florida Panthers di Sunrise, la sua vita privata e professionale comincia a su...