Al verde

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- Quanti soldi hai ancora?-

Sbuffo e mi lascio cadere sul divano smollato portando alle labbra la sigaretta consumata per metà, mentre Slash, a qualche mentro da me, fruga nelle tasche dei Jeans sbiaditi.

- Qualche banconota... sono al verde, cazzo - dice puntando lo sguardo perplesso nella mia direzione. - Tu come sei messo? Quanti soldi ti rimangono?-

Scuoto il capo - Ho finito gli ultimi proprio oggi e il prossimo stipendio é tra dieci giorni e sì, gli altri penso siano anche loro al verde... o quasi, proprio come noi -

- Non va bene - si volta di spalle e solleva la testa, sospirando; mi ritrovo a fare la stessa cosa, anche se da seduto.
No! Non va proprio bene e se non troviamo nuove entrate economiche possiamo dir addio a questa casa e al progetto Guns ancora prima che diventi qualcosa più di una idea.

- Dobbiamo cercarci un lavoro, Iz...- esordisce all'improvviso voltandosi e, con poche rapide falcate, raggiunge il divano occupandone il lato libero alla mia sinistra.

- Io ho un lavoro- ribatto portando alle labbra la sigaretta prima di reclinare nuovamente la testa all'indietro, affondando la base del collo nel morbido cuscino della spalliera. - Sono l'unico qua che garantisce entrate extra oltre a quelle che incassiamo con la musica -

La stanza cade nel silenzio. L'unico rumore é lo sfrigolare del tabacco che si incendia a ogni boccata che tiro dal filtro della sigaretta. Ruoto la testa verso Slash che fissa immobile il soffitto, come a voler cercare una soluzione.
La porta dell'ingresso si apre e delle risa si riversano nel disimpegno, a un paio di metri dove noi siamo. Duff e Axl varcano l'architrave, che teoricamente dovrebbe ospitare la porta della sala ma praticamente l'abbiamo buttata giù durante uno dei nostri momenti di massima euforia. E addio per sempre alla bella porta marrone. Il primo rallenta per accendersi una sigaretta e il secondo si ferma a guardarci.

- Perchè queste facce da funerale?-
Axl passa in rassegna le nostre espressioni e ferma lo sguardo su Slash seduto scomposto sul divano.

- Noi siamo al verde, amico!- risponde e si solleva di slancio raggiungendo Duff, posandogli una mano sulla spalla prima di lasciare la stanza in silenzio.

Rose torna a guardare davanti a sé, puntando le iridi chiare sulle mie mentre continuo a fumare, consapevole che il tabacco incandescente sfiora ormai il filtro. Rimane fermo qualche altro secondo prima di filare in silenzio verso la stanza ripostiglio adibita a camera: la sua camera da letto.

Faccio spallucce e tiro l'ultima boccata di fumo storcendo le labbra all'acre sapore di filtro bruciato sulla lingua. Fa sempre cosi, Axl, abbiamo imparato a conoscerlo e capirlo... o almeno cosi credo. Scompare senza dir nulla, lasciandoti come un coglione con il discorso a mezz'aria.

Spengo la sigaretta in terra, nel posacenere stracolmo di mozziconi, e mi sollevo intenzionato a placare la sete che inizia a infuocarmi e mandarmi in subbuglio la testa. Solo un goccio. Giusto uno per sedare il desiderio che graffia sotto pelle. In fondo son pur sempre le tre del pomeriggio.

- Hey- la voce baritonale di Axl rimbomba tra le mura della casa stranamente silenziosa. - Io ho ancora quaranta dollari -

- Che non bastano neanche a coprire un quarto di mensilità. Dobbiamo ricorciarci le maniche -

É Duff, seguito a ruota da Slash che annuisce con un deciso già già. Li raggiungo posticipando l'appuntamento con l'alcol rendendomi conto che sono proprio i soldi a muovere tutto questo, a permettere che tutto questo sia reale. In altre parole: no money? No party.

- Quindi in tutto quanto abbiamo?- Axl mostra i suoi quaranta dollari e attende che gli altri mettano in tavola i loro soldi.

- Come già detto... io sono al verde- Slash affonda le mani nelle tasche dei jeans chiari e sospira arricciando le labbra.

- Idem. Giusto qualche spiccio irrisorio - Steven ribatte scuotendo il capo e sospirando a sua volta. Poi volge lo sguardo nella mia direzione, seguito dagli altri.

Affondo le mani nelle tasche e tiro fuori le banconote che mi restano. - Due dollari e cinquanta centesimi -

- Siamo nella merda - sbotta Axl, e ha ragione. - Bassista, tu?-

- Dieci dollari e quindici centesimi, ma mi servono per comperare nuove corde per il basso...-

Porto le mani ai capelli, artigliando il cuoio capelluto e urlo frustrato. Non andremo da nessuna parte, se non riusciamo a permetterci neanche un cazzo di tetto sulla testa. Va bene la vita on the road... ma così non riusciamo neanche a produrre la nostra musica.

- Quindi che si fa? - Steven rompe il silenzio sceso nella stanza e guarda tutti i presenti, soffermandosi proprio su di me. - Iz! Chiedi se serve nuova forza lavoro, là dove ti hanno assunto-

Rido e scuoto il capo. - Assunto... come no. Sono a chiamata, ma tenterò. Di sto passo dovremmo rallentare anche con il progetto Gun -

Steven si volta e tira un calcio al telaio del divano già scassato. - No! Non ci sto! Tutti quei soldi investiti nella strumetazione, nella musica e nei corsi! Cazzo! Non possiamo mandare tutto a puttane, dobbiamo fare qualcosa... dobbiamo...- lo osservo girare in tondo, come un folle pronto a sparare la prima idiozia che la testa matta elabora. E rido, me ne dispiaccio ma rido perchè le uniche idee che quel testone schizzato riesce a partorire ruotano solo attorno a come scoparsi questa tizia o quella, o come vendersi per questo locale o quello - Ci sono! - urla e placa il moto rotatorio nel quale era immerso.

- Illuminaci, Popcorn - shignazza Axl mentre si porta una sigaretta alle labbra. Il nostro batterista si fa avanti e guarda tutti negli occhi, puntando l'indice verso Axl, Slash, Duff, me e lui stesso. É serio, intenzionato e questo potrebbe giocare per davvero a nostro favore...( sempre se non ha pronta qualche stronzata delle sue! ) ma quando si tratta di salvare il suo sogno allora da il meglio di sé.

- Tu suoni il pianoforte. Giusto? E voi due la chitarra. Tu, Duff, il basso ma anche chitarra e batteria, come me...-

- Ok, ok - dice Slash facendosi avanti chiaramente confuso. - E quindi?-

Steven salta sul posto e un enorme sorriso gli illumina il viso. Forse ho capito dove vuol andare a parare... ma non é possibile. Sarebbe troppo assurda come idea e...

- Potremmo dare lezioni di musica, cosi da arrivare a fine mese-

Silenzio di tomba. Poi esplodiamo tutti in una grossa, grassa risata che risuona per tutta la casa. Ma che cazzo di idea folle... e io che pensavo volesse vendersi il culo al miglior offerente per provare a spingere al band in alto, magari aggiugendo un piano forte e rimescolando le carte all'interno della band.

- Sono serio! - aggiunge cercando di nascondere il dispiacere della reaziobe avuta. - Potremmo impartire lezioni a prezzi vantaggiosi e...-

- Steven, senza offesa per Axl, ma ce lo vedi lui a insegnare pianoforte a un ragazzino o una ragazzina? - ride Slash e scuote il capo seguito a ruota da Duff e me.

- Non siamo tipi idonei a insegnare - aggiungo e vado a sedermi sul divano ficcandomi una sigaretta tra le labbra giusto per il piacere di percepire il sapore della cartina sulla lingua.

- E perchè no?- non demorde, Steven - Pensateci bene. Sono soldi extra. Che male c'è provare?-

- Io ci sto- é Duff a parlare.

- Dai, provo anche io- si aggiunge Slash che annuisce convinto. - Le fighe da me, il resto ve lo spartite voi - sgignazza e mi raggiunge, dando fuoco alla sigaretta che ancora reggo tra le labbra.
Annuisce ridacchiando. - I maschi però sono per Izzy-

- Cazzoni che siete!- rispondo e accavallo la gamba puntando lo sguardo su un Axl silenzioso.

- Che ne pensi?- domando curioso e il biondo vocalist mi guarda assottigliando lo sguardo.

- Che possiamo provarci -.

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Appetite For Destruction - Izzy. Gnr Novel - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora