- Mansfield, 24 Agosto 1988 - Parte quarta-

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- Allora?-

Sollevo la testa dal suo petto glabro e schiudo le palpebre guardandolo in volto. Fuma sereno una sigaretta, svaccato sul piccolo divanetto smollato in dotazione con l'arredo del camerino spoglio.

Il famoso relax post sesso.

Gli guardo le labbra e sorrido, arrampicandomi piano lungo quel corpo immobile fino a raggiungerle per sfiorarle con me mie.

- Nah- ridacchia e si sottrae al bacio
- prima parliamo...-

Mi accoccolo contro la clavicola mentre la sua mano bollente mi scivola lenta su e giù per la schiena ancora nuda, fino a sfiorare delicata la curva delle natiche.

- Izzy... - sospiro ma lui mi solleva il viso facendo leva col pollice sul mento e mi perdo in quei favolosi occhi di un indefinito verde.

- Te ne sei andata, sei sparita e poi eccoti qui... a far sesso con me - aspira nuovamente dalla sua sigaretta e devia lo sguardo il tempo necessario per spegnerla nel bicchiere di plastica, affondandola nel liquido scuro pieno per metà di altre.

- Mi sei mancato, Iz - umetto le labbra e faccio una pausa tornando poi a guardarlo. - Penso che quel che è successo tra noi, adesso, possa parlare da solo... Almeno da parte mia -

- Non mi hai risposto - ribatte continua ndo a fissarmi - Perché sei sparita?-

Gli sfilo la sigaretta delle dita e la porta alle labbra aspirando una po' di acre fumo di Malboro - Lo sai perché. Per favore non chiedere, sappi solo che ti ho pensato ogni singolo giorno -

- E quindi, lasciami capire, di cosa volevi parlare prima quanto te ne andavi a spasso di Joe? -

Chino lo sguardo fissando la catenina che gli adorna il collo e involontariamente respiro il suo odore. Sa di sesso, di sudore e di lui.

- Avevo bisogno di sapere che... Beh, che non mi odi - sussurro incapace di guardarlo in volto, ma percependo comunque il suo sguardo su di me che mi brucia la pelle.
Dio, in che casino mi sono andata a infilare seguendo il mio maledetto istinto.

Sorride e mi solleva il viso con entrambe le mani prima di baciarmi e, mentre lo fa, mi issa sopra il suo inguine nudo, pelle contro pelle, in un chiaro invito a riprendere da dove avevamo interrotto.

- Muoio!- sospiro lasciandomi andare ancora una volta contro di lui che, viso affondato tra i miei capelli, cerca di riprendere fiato mentre è dentro di me. - Sarà il caso che vada ora - dico liberandolo dalla mia carne e sedendo sul divanetto incurante di quel che mi cola tra le gambe.

Sorrido e umetto le labbra, sistemando il vestito lungo i fianchi. Gongolo ma so di aver fatto un'enorme cazzata per la seconda volta nel giro di qualche ora; pur sapendo che me ne pentirò perché quel che mi rimarrà, oltre a un bellissimo ricordo sarà un fottuto dolore sordo al petto e la consapevolezza di aver tradito Tom. Di aver tradito la sua fiducia.

Sono vittima di un duplice gioco, nel quale so di essere vincitrice e allo stesso tempo anche preda, ma cerco di ricacciare indietro i pensieri razionali per vivere gli ultimi istanti con lui. Lo guardo da sotta la tendina dei capelli che, chinata in avanti per infilare le scarpe, mi aiuta nel mio intento di risultare forte ai suoi occhi.

- Rimani, Ash... - dice avvicinandosi e lo osservo da accucciata torreggiare su di me.

Scuoto il capo e torno in posizione eretta. - Izzy... -

- Stai con me - ripete e azzera la distanza tra le nostre labbra saggiandone dolcemente la pelle.

- Tu giochi sporco -

Appetite For Destruction - Izzy. Gnr Novel - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora