IV

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Dio che puttanaio 'sto posto...- mormoro guardandomi attorno e mi affretto a stringere la mano a Tom che mi guarda inarcando un sopracciglio, forse per la sorpresa di sentire le mie dita intrecciarsi alle sue.

- Non vorrei perdermi - mento e lui scuote il capo ridacchiando.

Ci sono ragazze quasi ovunque, alcune bevono e altre parlottano proprio nei pressi di un gruppetto di uomini intenti a sistemare strumenti e luci per il piccolo palco. Seguiamo ancora Slash e noto come la sua sola presenza attiri l'orda di sgambettanti signorine che, attratte come api al miele, iniziano a ronzargli attorno. E mi viene da domandarmi se il quasi unico due picche lo abbia ricevuto da me... a quanto pare sì. Che immensa sberla al suo ego!

Si volta e con un gesto della mano ci invita ad avvicinarci, e più avanzo più riconosco i loro volti tra i tanti presenti. Il biondo alto sta parlando con due ragazzi, uno dei quali regge un basso bianco tra le mani annuendo mentre osserva lo strumento. Noto anche la presenza degli altri musicisti ma non vedo l'altro chitarrista, quello che sta diventato un chiodo fisso, fottendomi lentamente il raziocinio.

- Loro sono con me- Slash ci indica e, dopo una breve occhiata interrogativa, tutti tornano a concentrarsi su quel che stavano facendo: il ragazzo con lisci capelli biondo-rossicci annuisce verso un uomo che gli sta mostrando un foglio; il biondo di prima si sta facendo sistemare qualcosa dietro, all'altezza delle reni e il batterista, che saluto con un sorriso, e Slash osservano gli amplificatori accanto alle chitarre.

Ci sono tutti. Tutti tranne uno.

- Hey, ragazzi! Voi potete mettervi al lato del palco, a destra - annuiamo al tizio che ci invita a spostarci per prendere posto e colgo un'ombra attraversare il mio campo visivo periferico. Il mio sguardo si intreccia per un momento a quello verde-marrone di Izzy e mi trovo a  serrare la stretta attorno alla mano di Tom, che non avevo mai lasciato per davvero.

- È Izzy - sussurra divertito al mio orecchio - Non morde mica -

Libero le dita dalla sua stretta e seguo con lo sguardo il chitarrista allampanato. Gli occhi cadono sul sedere fasciato da pantaloni neri di pelle prima di risalire lungo la schiena coperta da un gilet nero sistemato su di una larga camicia bianca. Un baschetto di pelle completa quel suo singolare look.

- Stai sbavando... di nuovo - borbotta

- Non é vero, lo osservavo solamente. É tanto figo per quanto se la tira - commento e seguo Tom verso il posto a noi assegnato.

Da questa visuale, il locale é pieno. Molti sono in attesa che la band inizi a suonare e tanti altri sono avventori della notte che, proprio come me, sono lì per staccare la spina dalla routine settimanale godendosi al contempo della buona musica. Non riesco a vedere nessuno dei miei amici, ma so che sono lì, a qualche decina di metri dal palco, immersi nella penombra del locale ad attendere che lo spettacolo abbia inizio.

" You wanted the best. Well, they didn't fuckin make it. So, here's what you get! From Hollywood... Guns N Roses! "

Le luci illuminano improvvisamente il palco quando la voce introduce al pubblico l'imminente inizio dello spettacolo.

"Singolare come modo di presentarsi... eccoli" aggiungo indicando Slash e il batterista prendere posto rispettivamente a sinistra e dietro la batteria, seguiti dal ragazzo dai capelli rossicci; proprio in quel momento, Izzy fa il suo ingresso a destra del cantante, proprio a qualche metro da dove siamo io e Tom.

"Come si chiamano gli altri?" chiedo avvicinando la bocca all'orecchio del mio compagno di avventura e lui punta il dito verso i cinque, in ordine di vicinanza a noi. Mi rendo conto di conoscere solo tre di loro.

Appetite For Destruction - Izzy. Gnr Novel - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora