VIII

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- Allora? - Slash sposta la cascata di ricci dal volto e inclina la testa chinandosi in avanti, sopra la chitarra che regge in grembo - Dove hai imparato a suonare?-

- Da sola, o meglio da un vecchio libro che ho trovato a casa, dentro una delle vecchie scatole di mio padre. Suonava, ma non ho molti ricordi di lui - rispondo guardandolo per un momento prima di tornare con lo sguardo sulla custodia che pare non vuolersi chiudere. Forzo un pò di più la cerniera, che probabilmente si é incastrata in qualche strano modo, e sbuffo chinandomi sui talloni per studiare meglio il danno.

- Se continui cosi rischi di spaccare tutto. Fammi vedere se riesco io -

Izzy compare al mio fianco e mi trovo a inspirare avida il suo odore, un misto di colonia e tabacco, con note dolci del whisky. Allontano le dita lasciandogli libertà di azione e lo osservo mentre libera la cerniera dai fili di tessuto della custodia ormai consumata.

- Quindi tuo padre suonava... - Slash richiama nuovamente la mia attenzione e sorrido mormorando un già.

- Fatto-

- Grazie- devio lo sguardo dal chitarrista riccio, intento a scrutarmi da dietro i ricci a quello accucciato al mio fianco che, indicando l'economica custodia in tessuto, mi invita senza giri di parola a buttarla nella spazzatura.

Ridacchio e sistemo l'enorme fodero sulle spalle bilanciado la chitarra lungo la colonna vertebrale prima di raggiungere Slash e tirare fuori dalla tasca i soldi accartocciati per pagare la lezione.

- Grazie - dice infilandoseli nella sua di tasca - Non scherzo quando dico che sei brava per davvero. Se per te va bene, potremmo proseguire con lo studio di improvvisazione. Sai, basta conoscere bene le pentatoniche saper usare slides, hummer e il gioco é fatto. Sempre se lo trovi stimolante... altrimenti vedremo di inventarci qualcosa - sorride e lascia vagare per un momento gli occhi sul mio viso soffermandosi sulle labbra. Chino la testa consapevole delle imminenti guance bollenti e mordo il labbro accettando la proposta.

- Mi piace quel che abbiamo fatto oggi, l'ho trovato interessante e fare quella cosa con voi due é stato... wow...- dico e sposto lo sguardo su Izzy che, tornato a strimpellare comodamente sul divano ridacchia divertito. E mi rendo solo ora di aver servito loro la risposta sul piatto d'argento.

- Ci sono mille altre cose che potremmo fare insieme, senza portarci dietro la chitarra - ridacchia ancora e lascia andare le dita lungo il manico eseguendo perfettamente una serie di puliti barrè mentre i suoi occhi incontrano i miei, e sono fottuta. Il battito cardiaco prende il volo mentre lo stomaco compie una capriola.
É ora di tornarmene a casa; ora e passata.

- Va bene se torno la settimana prossima, stessa ora?- domando tornando a guardare in volto Slash, che si sporge per avere Izzy nella sua traiettoria visiva, oltre le mie spalle.

- Siamo liberi? - gli domanda e mi volto ancora una volta incrociando il suo sguardo che, dalla chitarra ferma in grembo si posa sul mio viso.

- Non lo so - scrolla le spalle e riporta gli occhi sulla semiacustica bianca. Lo osservo per qualche altro secondo prima che l'altro mi richiami all'ordine.

- Telefona il giorno prima, cosi saprò dirti se abbiamo o meno impegni e...- guarda fuori dalla finestra il lampo illuminare a giorno il cielo ormai completamente nero, seguito poi a ruota da un boato che fa tremare i sottili vetri della stanza. - Ti accompagno a casa, se non hai un passaggio. Devo uscire e posso darti uno strappo senza alcun problema -

Umetto le labbra e stringo le fibie delle spallacce nei palmi, indecisa sull'accettare o meno il passaggio... fanculo! Sarei una scema a rifiutarlo per trascinarmi per le strade senza ombrello, sotto questa pioggia battente.

Appetite For Destruction - Izzy. Gnr Novel - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora