Non so quanto tempo sia passato né cosa sia effettivamente accaduto ma lentamente emergo dell'oblio della sbornia che mi sono procurata durante le ore antecedenti al crollo. Sono stesa su di un lenzuolo dal forte odore maschile e la stanza puzza di sesso, fumo, aria stantia e maschio che non si lava. Un cocktail capace di farmi rigettare quel che la sbornia non é stata capace di fare: le budella.
Mi fa male la testa. Mi fa male lo stomaco e sono ancora maledettamente ubriaca.
Cazzo.
Sconto i capelli dal viso e mi siedo serrando le palpebre.
Delle risate richiamano l'attenzione e cerco di mettere a fuoco l'ambiente attorno a me illuminato da un piccola lampada da terra, macchiata. Scosto ancora i capelli dal volto e scendo dal letto puntando verso la porta, curiosa di sapere dove sono e sopratutto se sono finita a letto con qualcuno... maledetta me.Percorro un angusto corridoio lungo una decina di metri avvicinandomi sempre più al chiasso che anima la casa a questa tarda ora della notte.
Ora che ci penso, non so neppure che ore siano e se Pam e Lidia sono già rincasate o meno. Per fortuna i miei sanno che sono a dormire da una di loro, questa notte, convinti che la madre abbia avuto il turno serale.
Ora che ci penso... Pam ha scopato con lo stronzo figaccio?!
Barcollo reggendomi alla parete, con la mano libera sullo stomaco ancora sottosopra e la testa china. Inspiro grande quantità di ossigeno cercando di minimizzare il fastidio, ma l'unica cosa che mi aiuterebbe é un analgesico. Uno bello potente.
- Buongiorno, bella addormentata -
Mi fermo e sollevo la testa incontrando il bel viso del ragazzo riccio. Slash, mi par si chiami. Un sorriso ubriaco gli illumina il volto e, anche se non riesco a scorgere bene lo sguardo, scommetto che é in fase smaltimento sbornia.
- Come... perché sono ancora qui? - chiudo gli occhi quando l'ennesimo spillo si conficca nel cercello, questa volta il dolore esplode proprio dietro l'occhio sinitro. Prendo un lungo respiro e torno a guardare il mio interlocutore. - Che ci faccio con te?-
Inclina il capo e riesco a scorgere il suo sguardo nero come la notte soffermarsi con un pò troppa insistenza sul mio orrendo viso.
- Non ricordi nulla, eh?- domanda sogghignando e il panico mi si impossessa per un momento. Sgrano gli occhi senza minimamente celare la preoccupazione riguardo quelle parole.
- Tranquilla, non abbiamo fatto sesso. Mi sei praticamente svenuta tra le braccia, nel bagno di casa. Piu volte. - ridacchiaScosto i capelli dal viso cercando di disperdere piu calore possibile dalle gote - E perchè sono qui con te ora?-
Il ragazzo fa spallucce e infila le mani nelle tasche dei jeans chiari. - Preferivi essere lasciata nel bagno? Riversa nella pozza del tuo vomito? O magari nelle grifie di un tizio che hai etichettato come Bavosa Lumaca... - si volta incamminandosi verso una porta oltre la quale provengono si odono voci, urli e risate.
Accellero e lo afferro per il braccio bloccandolo sul posto. Quando si volta ha finalmente lo sguardo libero dalla cascata dei ricci. É bello, bello da far paura.
- Grazie... - mi mordo il labbro e sorrido imbarazzata - Maestro -
Mi sorride e scosta una ciocca molesta dagli occhi. - Di nulla, allieva. Noi siamo là, in fondo. Se cerchi un bagno é proprio qui- dice indicando una porta chiusa alla mia destra, la stessa porta che emerge dai miei ricordi confusi e davanti alla quale avevano fatto la loro apparizione quei due.
- Grandioso- brontolo e ci scompaio dentro.
L'acqua gelida sembra avermi riportato alla vita, almeno per ora, e fisso immobile il riflesso allo specchio cercando di capire come rendermi più presentabile possibile. Dubito che ci siano trucchi, da qualche parte, ma tentar non nuoce, cosi apro i cassetti del mobiletto frugando tra oggetti per la toeletta maschile, un dentifricio ( che mi torna utile ), dei saponi e...
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Appetite For Destruction - Izzy. Gnr Novel - IN AGGIORNAMENTO
FanfictionCorre l'anno 1987 e i guns vivono alla giornata, consapevoli che ogni fine del mese sono al verde. Estratto. - Potremmo dare lezioni di musica, cosi da arrivare a fine mese- Silenzio di tomba. Poi esplodiamo tutti in una grossa, grassa risata che r...