Lezioni di chitarra

192 9 0
                                    

- Proviamo ancora... tu continua con gli accordi di prima, io provo a inserire abbellimenti sul cantino e vediamo cosa ne esce - annuisco e torno a guardare l'acustica, sistemandomela meglio in grembo mentre Duff, appollaiato sullo sgabello in silenzio, prova una serie di accordi lungo il manico della sua chitarra.

Con un cenno del capo cerco l'intesa col chitarrista riccio che si inserisce al secondo giro, con abbellimenti al do

-Ancora un paio di volte....- afferma e ripete la sequenza prima di passare all'accordo di sol all'unisono, sorridendo soddisfatto al risultato.

-Ci sono - Duff emerge dal silenzio chiedendo di dargli un altro giro di accordi e il risultato é buono. Non perfetto, ma ci si può lavorare per farne uscire una ballad con i controcazzi.

-Mi piace... ora vediamo di aggiungere altro - dico e improvviso note su pentatoniche che appunto mano a mano sul foglio di carta posato sul tavolo zeppo di bicchieri, con mozziconi di sigarette spente in quel che una volta era birra.

-Ragazzi, so che siete in fase di composizione ma la tipa é arrivata - Steven compare sulla soglia, infilando solo la chioma bionda mentre il corpo rimane fuori dalla stanza.

Sollevo la testa rotendo gli occhi al cielo. Col cazzo che interrompo la sessione per il capriccio di quella smorfiosa viziata. 

- Sono soldi, Iz. Muovi il culo. Ti sostituisco io finché non torni. Anzi, tra un pò faccio una pausa! -  ridacchia Duff beccandosi uno sguardo affilato mentre mi sollevo dalla sedia con la chitarra stretta in mano, per avviarmi alla porta.

- È figa almeno?- domanda Slash, ricevendo in risposta una bella alzata di dito medio. Ridacchia e torna a concentrarsi sulle sei corde riproducendo gli accordi in sequenza, con gli abbellimenti trascritti sul pezzo di carta per fissarli bene in testa.

Percorro i metri che mi separano dalla stanza da letto nella quale sarò crostretto a passare una fottutissima ora una tizia che a malapena saprà cosa sia rock e blues...alla prima merda pop che mi chiede di suonare la sbatto fuori. Donna o non donna.

Apro la porta della mia angusta camera e la richiudo alle spalle, in attesa del suo arrivo.

‐-----‐-------------

Slash

-Vado a pisciare -

Sollevo lo sguardo dallo strumento che ho in grembo e guardo Duff annuendo, osservandolo uscire dalla stanza con stretta nel palmo una bottiglia di birra. La porta si chiude con un tonfo alle spalle lasciando lasciandomi solo con la la musica. Chino il capo e chiudo gli occhi, concentrandomi rispettivamente sugli accordi della mano sinistra e il ritmo impartito con la destra. Trattengo il labbro inferiore tra i denti mentre provo e riprovo in successione l'arpeggio in levare. Qualcosa non torna. Qualcosa non funziona ma non riesco a capire cosa.

Blocco le corde con il palmo e riprendo poi ad arpeggiare. Arpeggio, suono. Arpeggio le note. Suono gli accordi inserendo nuove note, nuove idee.

- Merda... -

Sospiro e sposto la chitarra, poggiandola in terra il tempo necessario per sfilare il pacchetto di sigarette dalla tasca posteriore dei pantaloni. Ne porto una alle labbra lasciando poi il pacchetto sul tavolino, accanto al foglio di carta, e l'accendo aspirando il fumo un paio di volte prima di riportare la chitarra sulle cosce e riprendere da dove avevo lasciato.

La porta si apre e senza staccare gli occhi dallo strumento invito Duff a raggiungermi. Con lui tutto risulta più chiaro.

- Non funziona. C'è qualcosa nell'arpeggio che non va...-

Appetite For Destruction - Izzy. Gnr Novel - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora