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Questo é il tipico momento che non son capace di gestire, sopratutto quando di fronte a me vi é l'oggetto dei più lussuriosi desideri in totale silenzio. Accendo una sigaretta per cercare di arginare il panico che poco a poco cresce, alimentato dal silenzio del ragazzo e dal caos che ho in testa.

Non mi piace come mi sento in sua presenza; non mi piace il giogo che esercita su di me. Sono praticamente un concentrato instabile di timore reverenziale, ormoni impazziti e totale dipendenza... cosa che non ero la prima volta che l'ho visto.

Lo osservo ricomporsi e accendersi a sua volta una sigaretta prima di degnarmi di un minimo di considerazione. I tratti del volto sono ora rilassati e la carnagione ancora pallida ha però assunto una tonalità più rosata, meno malaticcia rispetto a prima anche se le occhiaie marcate spiccano maggiormente sul suo incarnato.

- Andiamo?- domanda sbuffando una nuvoletta di fumo tra le labbra.

Inarco le sopracciglia e batto le palpebre per uscire dalla trance in cui ero piombata e annuisco seguendolo verso la porta.
Non una parola, non uno sguardo. Si avvia in silenzio dandomi le spalle.

Percorriamo a ritroso il corridoio illuminato dalle deboli luci bianche a neon, ora gremito di gente. Ci sono ragazze, molte ragazze, che gironzolano: un eterno via vai di donne da una stanza all'altra; addetti alla sicurezza vigilano attentamente percorrendo in lungo e in largo l'intera area.

Izzy si ferma davanti a un gruppetto di quattro ragazze intente parlare con Slash e il batterista... Steven, mi par si chiami. Umetto le labbra e sistemo una ciocca invisibile dietro all'orecchio attendendo che Izzy mi inviti lì con lui o magari riprenda a camminare perché, a essere sincera, mi sento un pesce fuor d'acqua in questo preciso istante.

- Hey, Ash - Steven mi saluta con un ampio sorriso a illuminargli il volto stanco e lo saluto di rimando. - Piaciuto lo spettacolo?-

- Siete stati grandiosi, ragazzi - rispondo, ma noto che l'unico a darmi retta in quel momento é Steven mentre l'interesse degli altri due é pressoché concentrato sulle gazzelle  smutandate al loro fianco. Mordo il labbro e mi guardo attorno non sapendo bene cosa fare, perchè é ovvio che Izzy non voglia aver più nulla a che fare con me e Slash é talmente stonato da non riconoscermi neanche.

Mi avvicino al chitarrista ritmico e poggio la mano sul suo fianco, richiamando la sua attenzione. - Hey... -
Mi guarda con aria interrogativa, come se mi avesse appena vista e non come se gli avessi appena fatto qualcosa di estremamente piacevole, senza chiedere nulla in cambio. E ne sono ferita, non posso negare che la sua espressione confusa e superficiale sia un colpo basso per la mia autostima.

- Allora... io vado?!-

- Ok...- risponde e torna a guardare le tipe con cui aveva preso a conversare.

Mi avvio verso il palco, costeggiandolo per uscire da quell'inferno di locale non prima però di aver buttato un occhio attorno in cerca dei miei amici. Di Tom non vi é l'ombra come anche degli altri. Passo al setaccio ogni volto e ogni figura di spalle, profilo o dritta davanti a me finché, non li vedo ridachiare mentre parlottano in circolo. Non é il gruppo al completo, tre di loro mi bastano e avanzano.

- Hey-

- Ashley! Ma dove eri?- Linda mi guarda dalla testa ai piedi e nota gli strani sguardi di sottecchi tra me e Tom, che in quel momento é piombato nel silenzio. L'imbarazzo é quasi tangibile e riesco a leggere nello fastidio negli occhi del mio amico.

- Possiamo parlare?- gli chiedo e lui annuisce. - Scusa Linda, ma ho bisogno di chiarire una cosa con Tom -

Mi volto e so che é dietro di me. Esco da questa specie di Backstage e attraverso il locale puntando dritta verso l'uscita. Sbircio un paio di volte oltre la spalla, giusto per sincerarmi che sia dietro e, sì, avanza con le mani affondate nelle tasche dei Jeans e lo sguardo cupo.

Appetite For Destruction - Izzy. Gnr Novel - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora