- Mansfield, 24 Agosto 1988 - Parte 3 🔞🔞-

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-Hey, ma dove eri finita?- oltrepasso Linda e Mark, che seduti sulle sedie da campeggio sistemate davanti al camper parcheggiato a ridosso degli alberi bevono una fumante tazza di caffè.

Senza degnarla di risposta entro, chiudendomi lo sportellone alle spalle lanciandomi a capofitto sul sedile dove so esserci le sigarette. Ho un fottuto bisogno di nicotina; nicotina, birra e solitudine.

Mi sento spiazzata, ferita, amareggiata, delusa e sì, anche incazzata nera. Incazzata con me che mi sono lasciata trascinare dalle emozioni e dalla voglia di vederlo ( quando fino a ora fa non volevo sentirlo neanche nominare), e con lui per la freddezza con la quale mi ha trattata.

Faccio scattare la fiammella dell'accendino e aspiro una generosa boccata di fumo, che arriva ai polmoni incendiandoli e al cervello rilassandone gran parte delle terminazione nervose.

Sono una stupida. Vulnerabile e senza spina dorsale. Dovevo... dovevo flirtare con Slash, con Joe... no. Dovevo semplicemente rimanermene al di là della recinsione e...

- Cosa succede?-

Mi volto e Tom é fermo alle mie spalle, con le mani affondate nelle tasche dei pantaloni e l'espressione pensierosa dipinta in viso.

Sospiro e mi avvicino a lui poggiando la fronte contro il suo petto e chiudendo gli occhi. Mi abbraccia stretta, accarezzandomi I lunghi capelli.

- Che succede?- ripete e si allontana di un passo, mettendo distanza tra noi ma mantenendo il contatto tra le nostre mani, che stringo.

- Niente... - mento e percepisco il suo sguardo bruciarmi la pelle. Sa cosa mi succede, ma vuol sentirselo dire. Non posso dargli torto, in fin dei conti sono scomparsa per circa un'ora, sparendo nel medesimo luogo in cui sa esserci lo stesso ragazzo contro il quale ha dovuto combattere con unghie e denti pur di avere la meglio e stare con me.

- Lo hai incontrato?- mi chiede con tono glaciale, che mi fa tremare. Non sono impaurita, questo no, ma so che non posso mentirgli dopo che sono scomparsa per più di sessanta minuti.
Umetto le labbra e riempio i polmoni di aria prima di sollevare il viso per incontrare i suoi occhi indagatori.

E lo sguardo è una pugnalata al cuore.

- Di sfuggita -

- Di sfuggita, eh?- scuote il capo mettendo fine anche all'ultimo contatto tra i nostri corpi. - La verità, Ash-

Degluitisco e avanzo di un passo, posando timorosa la mano sul suo avambraccio che si contrae sotto al mio tocco leggero. - C'è stato solo uno scambio di battute piccate, niente di che. Non ci siamo neanche salutati, Tom e...-

- E come sei riuscita a scambiarci queste battute?- chiede inarcando un sopracciglio- Come hai fatto a trovarlo e...- e lo sguardo si posa sul collo e scende in basso fino a fermarsi tra il solco dei seni celato dal vestito. Porto lesta la mano, ricordando solo ora di avere il pass nascosto nello scollo.

- Ora é tutto chiaro- conclude e fa per andarsene ma lo blocco sul posto, stringendogli il braccio nel palmo con ora entrambe le mani.

- Devi credermi! Non é successo nulla tra noi - mi affretto a dire cercando di trattenerlo e una lacrima traditrice scivola sulla sguancia morendo tra le labbra. Sono un fottuto fascio di nervi.

- Te lo giuro, Tom. Sono andata oltre gli alberi, e di là della collinetta c'è la recinsione che divide la zona backstage dal parco. E mi sono avvicinata curiosa, e davanti a me sono comparsi, usciti da un container adibito a forse camerino, Joe Perry, Steven Tayler, Slash e Izzy. Ho parlato con loro e Slash mi dato un pass per poter scambiare due parole a tu per tu, ma niente di più- e spero che la mia quasi verità venga bevuta, anche se mi sento una vera merda di fronte al mio ragazzo. - Devi credermi - concludo e lui mi stringe a sè, posando le labbra sulle mie piene di lacrime.

Appetite For Destruction - Izzy. Gnr Novel - IN AGGIORNAMENTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora