99 cent store

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-CICONAUTS-

Richiesta di ciaosonosmj

Cico's Pov
"Dove vuoi andare?" chiesi distrattamente ad Alex salendo in macchina.
"Non so, centro commerciale?" propose lui.
"Va bene" gli dissi sorridendo ricevendo un bacio in cambio.
Guidai fino a destinazione ed entrammo nel grande negozio.
"Sicuramente dobbiamo entrare lì e li... Poi andiamo anche lì e forse là" disse Alex pensieroso, indicando negozi di abbigliamento vari.
Io risi alla vista del mio ragazzo che indicava vetrine a destra e a manca come un bambino in un negozio di giocattoli.
Non feci neanche in tempo a ricompormi dalla risata che mi ritrovai dentro ad un negozio affollato con Alex sorridente.
Mi trascinò nel reparto camice e giacche eleganti.
"Perché siamo qui? Tu non vesti mai elegante" gli feci notare.
"Neache tu" rispose lui.
"Appunto"
Alex mi fece segno di stare zitto e obbedii.
Dopo poco sfilò da un appendi abiti una camicia bianca, di un tessuto delicato e ruvido al tatto.
"Provala" disse Alex con un tono che non accettava obbiezioni.
"Ma non mi piacciono le camicie, lo sai" gli risposi confuso.
"Cico provala"
Così mi ritrovai, per volere del mio ragazzo, in un camerino a provare un indumento che non era per nulla nel mio stile.
Incapace di allacciare il bottone più in alto, uscii dal camerino, spostando la tenda rossa.
"Comprala Cico, ti sta benissimo"
"Ma non mi piace Alex"
"Sei bellissimo quando ti vesti elegante" disse Alex, avvicinandosi a me e leccandomi le labbra per provocarmi.
Io sorrisi beffardo, poi tornai in camerino a cambiarmi nuovamente.

Fui nuovamente trascinato da Alex, questa volta fuori dal centro commerciale.
Stavamo correndo su un marciapiede, lungo una serie di villette.
Aveva iniziato a piovigginare e noi, sprovvisti di ombrello come sempre, andavamo sempre più veloci per cercare di non bagnarci.
Alex mi stava guidando sul marciapiede, non sapevo dove mi stava portando però la strada era familiare.
Solo quando fummo a destinazione sorrisi, eravamo al nostro negozio preferito.
Un'insegna luminosa blu, un po' rotta, indicava "negozio 99 centesimi".
Era pieno di cianfrusaglie, alcune erano sugli scaffali da anni, i commessi erano gli stessi da molto tempo e, come sempre, il negozio era privo di clienti.
Io e Alex entrammo, facendo suonare la campanellina sopra la porta.
Camminammo tra i vari scaffali, fermandoci a toccare calamite, vasetti, bottoni e altri oggetti.
Alex si fermò a prendere un paio di occhiali rosa, me li mise addosso e iniziò a ridere notando quanto fossi buffo.
Poi ne prese un paio arancioni e se li mise, facendo facce divertenti per farmi ridere.
Vidi un ragazzo avanzare verso di noi, a quanto pare non eravamo soli.
"Ciao Alex!" disse lo sconosciuto.
Aveva una voce acuta, sguardo infantile e capelli rossi scompigliati.
"Oh ciao!" rispose Alex togliendosi gli occhiali e sorridendo.
Io con uno sguardo confuso feci come Alex e mi sistemai i capelli.
"Da quanto tempo non ci vediamo!" continuò il ragazzo piegandosi per abbracciare Alex che, colto alla sprovvista, si scansò.
"Emh, ciao" dissi invece io non capendo la situazione.
Di tutta risposta il ragazzo arricciò la fronte e guardò Alex.
"Oh, lui è Cico il mio ragazzo, Cico lui è Gabriele... il mio ex ragazzo" spiegò lui con un po' di imbarazzo.
"Non mi avevi detto di esserti trovato un altro" disse il ragazzo con i capelli rossi mentre mi guardava male.
"Perché avrebbe dovuto dirtelo?" dissi io forse con un tono un po' troppo aggressivo, tanto da beccarmi un pizzicotto da parte di Alex.
Non mi piaceva la situazione, non mi piaceva il modo in cui quel ragazzo mi guardava.
Era uno sguardo di sfida, provocatorio e molto irritante, chi si credeva di essere?
Soprattutto non mi piaceva come guardava Alex, doveva smetterla subito.
"Ti manco vero? Non penso che una relazione come la nostra possa passare di mente così in fretta" continuò lui mentre mi guardava dall'alto in basso sistemandosi quel maledetto ciuffo rosso.
"Alla vostra relazione non ci pensa più, ora pensa alla nostra tranquillo" dissi io cercando di mantenere la calma.
"Non c'è bisogno di scaldarsi amico, non ti deve dare fastidio il fatto che Alex mi pensi ancora, in fondo sono stato una persona importante per lui" continuò lui per provocarmi.
"Ma io-" provò a dire Alex prima che lo interrompessi.
"Senti carotina, per Alex sei uno sconosciuto, fattene una ragione e vedi di girare i tacchi e andartene se non vuoi finire male"
"Cico, sta calmo" disse Alex stringendomi la mano e guardando male Gabriele.
"Già, hai sentito? Cico, sta calmo" disse lui portando la sua mano sulla guancia di Alex.
Violentemente lo feci staccare e allontanai il mio ragazzo da lui, minacciandolo con lo sguardo di non toccarlo mai più.
Lui non fece altro che ridere mentre iniziava a camminare per il resto della corsia, dandoci le spalle.
Trascinai Alex fuori dal negozio, ero così irritato che per poco non mandai a quel paese il povero commesso che ci auguró solamente una buona giornata.
"Se lo incontri ancora dimmelo" dissi stringendo Alex a me.
"Sta tranquillo... e grazie"
"..?" feci io con lo sguardo mentre tiravo su il cappello del giubbotto del mio ragazzo per ripararlo dalla pioggia che si era fatta più insistente.
"Grazie per avermi protetto..." disse lui imbarazzato.
"Mi sembra il minimo, non dirmi grazie"
Alex mi guardò e mi baciò sotto la pioggia, sorridendo sulle mie labbra.






spazio autrice
ciaosonosmj spero che la one shot ti sia piaciuta!❤️

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