L'importante è essere felici

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-THEBADNAUTS-

Era tardo pomeriggio a Roma.
Nonostante fosse inverno inoltrato, il sole penetrava dalla finestra, illuminando il viso di due ragazzi.
Giorgio, da Catania, era arrivato in quel piccolo paese per passare un po' di tempo con il fidanzato Alex.
Giorgio, il classico ragazzo tenero e dolce, amante delle felpe più grandi di qualche taglia rispetto alla sua, era comodamente abbracciato al fidanzato.
Il sole rendeva il suo viso ancora più angelico e armonioso: le sue lentiggini e le guance leggermente rosse spiccavano sul resto del viso.
Il suo naso leggermente all'insù, costantemente arrossato per via del freddo, era la cosa che più amava in se stesso.
Il ragazzo aveva occhi di colore diverso: quello sinistro era di un verde abbastanza scuro, quello destro era marrone con varie sfumature più chiare vicino alla pupilla.
Quegli occhi così tanto speciali, insieme al sorriso perfetto contornato da delle labbra abbastanza sottili, erano le cose che Alex adorava di più del fidanzato.
I capelli di giorgio erano castani molto chiari, in certi punti rossicci.
Per quanto cercasse di tenerli in ordine, il suo ciuffo faceva un po' quello che gli pareva, obbligando così Giorgio ad indossare delle cuffie per coprire quello che lui definiva "cespuglio".
Accanto a Giorgio, Alex lo rinchiudeva tra le sue forti braccia mentre, con sguardo perso, guardava le sue morbide guance.
Alex, un ragazzo che non cede facilmente le armi, vuole sempre avere ragione, ma in fondo, se si instaura un rapporto di vera amicizia con lui, si rivela un ragazzo dolce e simpatico.
Si potrebbe dire che ha una corazza che nasconde un po' il suo vero essere.
I suoi occhi azzurri abbastanza scuri, erano puntati sul fidanzato.
Ogni volta che guardava Giorgio, sul suo viso, spuntava un sorrisetto da innamorato, proprio come in quel momento.
Il sorriso di Alex era molto bello, trasmetteva tranquillità e dolcezza.
Al contrario del castano, Alex, aveva delle grandi labbra carnose e molto rosee.
Il ciuffo del ragazzo era di un biondo molto chiaro, si potevano però vedere delle sfumature azzurre e verdine dovute alla tinta che si era fatto qualche mese prima e che, doveva ancora scaricare.
Il naso del ragazzo era perfetto per il suo viso: non era grande ma neanche eccessivamente piccolo, la punta era "a patata" ma comunque stretta.
Quando sorrideva, le sue belle fossette spuntavano sul suo viso e le guance si facevano più rosee e carnose.
Sotto l'occhio destro, sullo zigomo, aveva un piccolo graffio procuratogli da uno dei suoi tre gatti neri.
I due erano stesi sul letto del turchino, non avevano grandi piani per quel pomeriggio, a loro bastava stare a casa al caldo.
La loro era una relazione segreta..
Segreta ai loro genitori.
I genitori di Giorgio erano iper protettivi e, nonostante il ragazzo avesse già 18 anni, lo consideravano troppo piccolo per una relazione.
Giorgio pensava che non l'avrebbero presa bene e decise di non dire nulla.
Invece i genitori di Alex..
Beh, loro erano omofobi.
Non erano a conoscenza della sessualità del figlio e, secondo Alex e Giorgio, era meglio così, altrimenti lo avrebbero già cacciato di casa.
I genitori del turchino erano fuori casa per lavoro, sarebbero tornati la sera tardi, per questo, era riuscito a far "imbucare" Giorgio a casa sua.
Peccato che il loro pomeriggio non andò come previsto...
Era passata un'ora scarsa da quando Giorgio era a casa di Alex, i due erano sempre nella stessa posizione: sdraiati nel letto del turchino, attaccati l'uno all'altro con le gambe aggrovigliate in qualche modo strano.
Nessuno dei due aveva intenzione di muoversi da lì.
I due fidanzati sentirono un rumore che interruppe quel silenzio così bello.
Dalla porta d'ingresso si sentirono piccoli rumori striduli, dopo la porta si aprì cigolando.
I due ragazzi, spaventati, fecero per alzarsi ma, per via della fretta, della'agitazione e delle coperte che li avvolgevano interamente, ci misero più del dovuto.
Erano ancora mezzi sdraiati, indaffarati a togliersi le coperte di dosso, quando una figura femminile si piazzó davanti all'entrata della camera di Alex.
I due avevano lasciato la porta spalancata, se l'avessero chiusa sarebbero, forse, riusciti a guadagnare più tempo.
Alex, già arreso, guardò la donna negli occhi, Giorgio, invece, guardava a terra.
La donna era alta e magra, indossava una camicia bianca infilata in una gonna aderente nera, elegante.
Alla spalla portava una grande borsa nera, sembrava stesse per rompersi data la grande quantità di oggetti presenti al suo interno.
Aveva una faccia arrabbiata che dopo pochi secondi divenne schifata.
Quell'espressione di disprezzo le fece socchiudere quegli occhi azzurri e corrugare la fronte.
La bocca era rivolta all'ingiù, semi aperta, le labbra screpolate non avevano una forma precisa, stavano lì e basta.
L'espressione schifata della donna si poteva percepire anche ad occhi chiusi.
Si toccò un paio di volte i capelli biondi, mettendo due ciocche abbastanza grandi davanti alle spalle e sistemando la frangetta spettinata.
Giorgio non aveva la minima intenzione di alzare lo sguardo per guardarla negli occhi.
Alex alternava il suo sguardo dai capelli della donna, alla sua mano intrecciata a quella di Giorgio.
I due ragazzi non staccarono le loro mani, era ormai palese che la donna avesse capito tutto, anche se Alex sperava il contrario.

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