-parte 7- 1

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*comincio a scrivere in prima persona*
il coach ci aveva diviso in coppie: ero con liam e dovevamo scalare la parete...
"questo mi ricorda qualche anno fa... è successa la stessa cosa ma tu eri me e liam era scott" mi sussurrò allison mentre mi mettevo le protezioni per scalare la parete
"aspetta, ma tu e scott stavate già insieme" riflettei io, visto che io e liam stiamo solo diventando più amici, non fidanzati.
"appunto" mi guardò allison ridendo
girai gli occhi e mi misi in posizione
"ti straccerò" mi provocò liam, voleva la guerra eh
"speraci dunbar" cominciai a scalare e notai che liam era sotto
mi fermo "avevi detto che mi avresti stracciato" lo osservo dall'alto
"ho cambiato idea" mi disse
lo guardai alzando entrambe le sopracciglia
"preferisco stare qui sotto ad osservare il panorama" continuò lui con un sorriso divertito stampato in faccia
"stronzo" gli sussurrai sicura che mi avrebbe sentito
(...)
tornammo direttamente nel loft di derek dopo scuola, come degli adolescenti in punizione, anche se veramente eravamo in costante pericolo, non potevamo vivere la nostra vita normale, perché dovevamo proteggerci perennemente, cosa che ai miei occhi era una cretinata, visto che, non sembrava voler riscatenare la guerra
nel pomeriggio, il mio solito noioso pomeriggio, andai in camera di allison insieme a lydia e malia, allison era molto brava in francese, per questo ci dava una mano e io, ero completamente a terra in questa lingua.
"cominciamo da?" chiesi io
"dalla grammatica" rispose allison aprendo un libro di almeno 600 pagine scritte tutte in francese
"io mi arrendo qua" cominciò malia "è la materia più difficile dopo la matematica" continuò lei
ridemmo. ormai era scontato che malia non capisse la matematica
allison aprì la finestra, mi arrivava vento freddo, invece allison, davanti la finestra si lasciava tirare in dietro i capelli rilassandosi con entrambi i gomiti appoggiati sul davanzale
"a che pensi" chiese lydia ad allison che era rimasta incantata a guardare il cielo azzurro fuori
allison tornò nel pianeta terra e scosse la testa "a niente"
tutto d'un tratto sentii un brivido passare per tutto il corpo e vidi una figura scura per la lontananza correre
'sará il freddo' pensai
allison si girò "hai visto quello che ho visto io?" le chiesi
dal suo sguardo temo proprio di sì
mi avvicinai velocemente alla finestra sporgendomi per vedere se si vedeva ancora la figura, ma niente, assolutamente niente
sbuffai e mi rimisi sul letto sfogliando delle pagine del libro di francese
cominciai chiaramente a tremare
"stai tremando?" mi chiese chiudendo la finestra
"io n-" feci una pausa "no, non sto tremando, tranquilla"
"la luna piena comincia a farsi sentire" disse lydia facendo sobbalzare la beta
"cosa? la luna piena? io- io non so ancora controllarmi" andai in panico, cominciai ad avere un respiro affannato
"ehy ehy, calma crystal" cercai di calmare il respiro mentre allison mi mise la mano sulla spalla
"faremo come ha fatto stiles con scott la prima volta" disse lydia con troppa sicurezza
"cioè?" chiesi accigliando le sopracciglia
"ti legheranno a un termosifone" disse diretta malia, troppo diretta
"più o meno"
"ah bene..." girai gli occhi sospirando "non voglio uccidere nessuno, quindi..." feci una pausa "me lo farò andare bene"
"ti aiuterò" disse allison avvicinandosi
allison era veramente molto carina, molto affettuosa e gentile con me, a dire il vero era la più vicina a me nel branco,certo... pure con lydia e malia ho una certa confidenza, ma non quanto ne ho con allison
feci una leggera smorfia, come per ringraziarla
ad un certo punto stiles aprì velocemente la porta
"la- c'è la- la luna piena" disse col fiatone
"l'ho saputo in ritardo" continuò stiles riprendendosi
"lo abbiamo capito" disse lydia
"e?" chiese stiles
"e si è già fatta sentire" disse lydia guardandomi
tremavo sotto la coperta appena offerta da allison
"la luna piena dovrebbe far venire istinti omicidi, non... freddo" sospirò "SCOTTTTTTTTTTT" urlò stiles
"quello che ne sa di più non era derek?" chiese malia
"ah giusto... DEREKKKKK"
arrivarono sia scott sia derek e venne anche liam. il mio cuore cominciò a battere forte, molto forte
"crystal stai tremando" si avvicinò liam
"no- no, sto bene" mi alzai, il mio cuore continuava a battere fortissimo
parlavano, vedevo tutto sfocato e non riconoscevo le voci, erano troppe tutte insieme
"cosa ci da la sicurezza che non le verrà un istinto omicida" questa era la voce inconfondibile di stiles
"non le verrà"
"non ne siamo sicuri"
"sta tremando, non vuole uccidere nessuno"
non sentii ne vidi più nessuno. caddi a terra
(...)
mi risvegliai sul letto con una coperta addosso, ero nella mia camera, la riconoscevo, come riconoscevo che i miei polsi erano legati da qualche parte nel letto 'non pensare male, non pensare male' ripetevo nella mia testa. avevo gli occhi di un giallo luminoso, gli artigli, le zanne e il mio cuore batteva come non ha mai fatto. urlai. in poco tempo venne liam
"liam, liam vattene" urlavo, ho attirato l'attenzione di tutto il branco
OTTIMO.
liam mi si avvicinò
"LIAM VATTENE" urlai.
chiusi gli occhi
sul mio viso nacque un sorriso che non tranquillizzò nessuno, a dire la verità, anche io ero spaventata
mi tranquillizzai e cominciai a mordermi l'interno labbro
"si può sapere cos'ha ora"
"niente, niente, potete andare, passerò tranquilla la notte, andate" dissi col solito sorriso
"andate, io rimango qui" disse liam non distogliendo lo sguardo da me
"no liam non-" derek non voleva che liam passasse la notte con me, del resto, neanche liam sapeva ancora bene controllarsi
"è camera mia" liam si girò verso gli altri "andate" continuò
liam si mise vicino a me, un brivido mi oltrepassò la schiena, perché questo ragazzo mi fa questo effetto?
"crystal"
mi girai "dimmi liam"
"questa non sei tu, è l'effetto della luna piena"
lo guardai e gli sorrisi alzando entrambe le sopracciglia
mi morsi il labbro
"cazzo" disse liam girandosi dall'altra parte
"dai liam divertiti per una notte" lo stavo provocando
"fai quello che hai sempre desiderato" continuavo...
"da quando mi conosci"
"non è questo che voglio" mi rispose, uh, non mi aspettavo questa risposta
mi avvicinai sempre di più a lui
"cazzo queste manette quanto sono lunghe" imprecò liam
"ah sono manette, perfetto" mi stavo divertendo
si girò verso di me
"va bene liam... se è questo che vuoi, dormo" sembravo essermi arresa
———
salve bella gente comincio a fare lo space me, comunque shi dai sto capitolo mi piace.
secondo voi come procederà la notte? 😏

insicurezza - liam dunbar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora