-parte 8- 1

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"crystal che ci fai in piedi, sono le tre di notte" disse liam sbadigliando
"no aspetta tu eri- cioè come hai fatto a..." continuò lui
mi avvicinai a liam, mi abbassai lasciando i nostri nasi a pochi millimetri di distanza, mi misi sopra di lui e lo baciai lentamente, si staccò
"dai liam..."
"non sei tu" non mi fece finire
"oh si, sono io" lo guardai
si alzò
"crystal so che non sei tu"
"vuoi dire che se fossi io-"
"non sto dicendo questo"
"ma lo pensi"
sentivo il suo battito accelerare insieme al suo respiro
"non è vero"
"e allora perché il tuo battito è così veloce?"
"cazzo"
"preferivo una te omicida alla prima luna piena" continuò liam
"ne sei sicuro?" lo guardai alzando entrambe le sopracciglia
si stava levando la maglietta
"allora non ne sei così tanto sicuro" mi avvicinai a lui
"sento caldo" mi rispose
il suo battito era sempre più veloce
mi avvicinai sempre di più e mi misi in punta dei piedi con entrambe le mani sulle sue spalle
"perché mi eviti" gli domandai. cosa stava facendo la luna piena?
"strano, te lo chiesi anche io poco tempo fa" mi rispose. mi sentivo ridicola
si sedette sul letto e mi misi vicino a lui
"sei da scopare, ma la vera te, non la te della luna piena, quindi per favore, fatti rilegare al letto" le prime tre parole mi rimbombavano nella testa, ci pensai tutta la notte e continuo a pensarci... non lo so, non capisco, prova qualcosa per me? è un'attrazione fisica? oppure... non lo so.
mi risvegliai con la voce di liam, non volevo aprire gli occhi, non volevo ritrovarmi i suoi occhi azzurro-chiaro davanti dopo le varie cazzate che mi ha fatto fare ieri la luna piena. penso ancora a ciò che mi ha detto ieri sera, probabilmente non pensava che lo sentissi, o anche per lui la colpa era della luna piena
"liam..." lo chiamai "scusa per ieri" mi scusai per ciò che la luna piena mi aveva fatto fare
"ero- ero completamente ridicola"
lui rise "no- non lo eri, è stata colpa della luna piena"
"come fai a mantenere il controllo?" gli chiesi
si sedette vicino a me
"non lo so, di solito, sono quello che impazzisce sempre" mi spiegò
risi
mi stiracchiai e mi misi seduta vicino a liam
"quindi? andiamo a scuola?" scherzò lui
"si, mi vado a vestire" risi e andai in bagno
mi misi una felpa rosa con una gonna corta grigia e le jordan 1 mid rosa
uscii dal bagno e vidi solo un liam a petto nudo che si stava cambiando 'crystal non devi guardare' cercavo di ripetermi
"sei lento a cambiarti" scherzai per distrarmi
rise "comunque scusa anche a me per ieri..." sospirò "ho detto delle cose che non dovevo dire" si riferiva a quelle famose tre parole
mi stavo strappando il labbro, troppo che non lo facevo
liam si avvicinò e mi levò la mano "basta ti strapperai le labbra" mi disse
"quello è compito mio" si avvicinò a me e mi cominciò a mordere il labbro inferiore, mi mise sul letto, lui, sopra di me. scese, dal labbro al collo, lasciandomi baci umidi. amo questa sensazione.
stanca di questa posizione decisi di invertirle, mi misi sopra di lui e gli levai la maglietta lasciando baci sui suoi pettorali scoperti
"cazzo finalmente" mi guardò con quei suoi occhi azzurri di cui ero innamorata da tempo
"dobbiamo andare a scuola" sono troppo guasta feste
"un'ultima cosa" mi lasciò un succhiotto sul collo
"no daiii"
"non ti piace?"
"non ho detto questo" risi
"neanche si vede" si alzò e si mise la maglietta
"mi stuffa uscire" mi rimisi sotto le coperte guardando dal basso liam
girai gli occhi e sbuffai mentre liam mi tirava per un braccio per farmi alzare, mi alzai e i nostri nasi si toccavano, il mio sguardo era fisso nel suo e i nostri respiri si confondevano
(...)
eravamo a lezione di economia, il coach prima che mi sedetti mi chiamò
"senti crystal..." guardò un attimo il muro dietro di me
"l'altro giorno in palestra ho visto che sei molto veloce"
annuii, è vero, ero veloce quanto altri ragazzi, anche sè questa cosa che le femmine sono meno sportive o meno veloci dei maschi mi sembrava na cazzata
"e avremmo bisogno di giocatori nella squadra" disss grattandosi la nuca
ho capito cosa voleva dire "va bene, ci sono coach" dissi sedendomi vicino stiles, l'unico posto libero
"come fate ad avere voti così alti in economia?" la lezione mi annoiava, per questo decisi di parlare con stiles
"il coach ci mette buoni voti per farci rimanere in squadra" mi spiegò
"ah bene quindi anche io avrò buoni voti senza studiare" gli feci l'occhiolino
riuscivo a percepire la gelosia di liam senza neanche guardarlo. risi.
"in che senso?" mi chiese stiles, stava ascoltando anche liam
"il coach mi ha chiesto di entrare nella squadra" mi morsi le labbra
"e sai giocare?" mi sfidò
"ti sei scordata che sono un lupo mannaro?" risi e guardai liam che stava ascoltando tutto
"oh giusto" guardò avanti girando gli occhi
———
mhhh sto capitolo non mi fa impazzire, ho poche idee e mi è venuto noioso rip.

insicurezza - liam dunbar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora