-parte 3- 2

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tornammo a casa, era tutto molto silenzioso, troppo, mi rifiutai di entrare in camera nostra, già, mia e di liam, è tutto così- così ridicolo, un giorno mi dice che mi ama e quello dopo sbava dietro hayden...
cerco di ignorare i miei pensieri e vado in camera di malia
"cazzo malia non sai quanto ti sto amando" la ringraziai e mi buttai sul letto accanto a cora
"ma cosa è successo? non eri in camera con liam?" mi chiese cora mettendo entrambe le sue mani sotto la sua testa
"è questo il problema: liam" sospirai mettendomi a gambe incrociate
"se vuoi caccio malia e dormi qui" scherzò cora
ridemmo, malia diede una spinta amichevole a cora
passammo il pomeriggio così, spensierate, quante cose possono accadere in un giorno, e non è ancora finito, mi aspetta il ritorno in camera, questo pomeriggio non ho neanche studiato, me ne sono completamente fregata e credo che sta notte farò nottata per studiare, che bell'inizio di settimana, sto cominciando a pensare a troppe cose, non che prima non lo facevo, liam, hayden, loro, già, loro, non esiste un noi, ora c'è un loro, e se ora tornassi in camera e trovassi hayden? è la beta di scott, ormai, non mi stupirò se la troverò in camera a fare esattamente quello che facevamo io e lui, magari anche lei avrà un attimo di gelosia e penserà a quando liam stava con me e magari le risponderà come ha risposto a me, l'unica cosa che per ora provo è disgusto, mi fa proprio schifo...
mi avvicinai alla porta, sospirai, liam mi poteva sentire, poteva sentire il mio battito, certo, se non era occupato con hayden, stavo per aprire la porta, la mia mano si avvicinò alla maniglia, la sfiorai...
"crystal" mi girai spaventata, persi un battito prima di incontrare la ragazza dai capelli neri, allison
"allison" dissi tirando un sospiro di sollievo
"si può sapere che sta succedendo? sembri strana e sembro l'unica che ancora non sa cosa ti prenda" mi disse mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
allison è veramente molto carina, delicata e dolce, certo, non quando diventa allison la cacciatrice
"certo, sembro una bambina che si è lasciata col fidanzatino delle elementari e che va a raccontare tutto alle amiche piangendo, ridicola, sono ridicola, tutta questa situazione è ridicola" i miei occhi diventarono lucidi, so che le parole che uscirono dalla mia bocca furono sentite chiaramente da liam, ma ormai, non mi interessa
l'amica mi mise un braccio attorno al collo e mi avvicinò a lei in un abbraccio, ricambiai e quell'abbraccio durò per minuti, la stringevo forte a me come conforto, è la persona più carina moralmente che io conosca.
staccate dall'abbraccio cominciai a strapparmi le pellicine delle labbra, di nuovo, avevo smesso, le mie labbra erano rosa, senza punti rossi, ma ricominciai, è liam che mi fa questo effetto...
"sopravvivi" mi disse l'amica dai capelli neri andandosene
mi feci coraggio e poggiai la mano sulla maniglia della porta, devo calmare le mie emozioni, liam è pur sempre un lupo mannaro, può sentire l' odore di ciò che provo e in questo momento, avrebbe solo sentito rabbia, disgusto e nervosismo
l'immagine che mi ritrovavo davanti era liam a pancia sotto, testa sul cuscino che stringeva forte con le braccia, classico pigiama: una canottiera e apparentemente dormiva.
oggi mi sembra di non riconoscerlo più, lui non era un ragazzo senza emozioni, menefreghista, stronzo, o almeno non così tanto, lui era dolce, romantico e si, stronzo, ma il giusto: era il ragazzo perfetto per me, era, esatto crystal, lo era
strinsi le mani in due pugni, stavo bucando la pelle con le unghie, non ero trasformata, ma i tagli facevano male
feci piano, camminai in punta dei piedi fino al bagno, non perché non volevo svegliarlo, non volevo che si svegliasse e che percepisse la mia presenza
mi poggiai piano sul letto, molto delicatamente soffocai sotto le mie coperte
mi feci cullare dall'unico spiraglio di aria presente nella stanza e mi addormentai levando
le pellicine dalla bocca
le prime luci della mattina mi illuminarono il viso, avevo le palpebre socchiuse, ancora lo sguardo era impastato dal sonno e i capelli scombinati. notai che la posizione in cui mi svegliai era la stessa in cui mi addormentai, ne ero felice, non ebbi nessun contatto fisico indesiderato con liam per tutta la notte. non voglio alzarmi, è ancora troppo presto, questa abitudine di svegliarmi così presto me la dovrei levare
mi girai con la testa al cuscino soffocando in me stessa e nei miei pensieri
che faccio? aspetto che si alzi lui o mi alzo prima io? che palle mi sento una bambina
mi alzo delicatamente, scelgo dei vestiti e mi dirigo in bagno
aprii la finestra, il cielo era tinto di un colore azzurro chiarissimo sfumato con il bianco delle nuvole, rimasi affacciata alla finestra per qualche minuto respirando l'aria pulita.
uscendo dalla porta del bagno notai liam, senza maglietta, si stava cambiando, possibile che era così disordinato?
lo ignorai, ripeto, non mi interessa più niente di lui. niente.
mi appoggiai sul letto, seduta, mi misi le scarpe e presi i libri necessari per la giornata, pomeriggio sarei dovuta rimanere a scuola per gli allenamenti di lacrosse, non era più così piacevole andarci.
sorpassai l'entrata della scuola insieme a stiles
"non scordarti degli allenamenti pomeriggio" mi disse stiles aprendo il suo armadietto
posai i libri "vorrei dimenticarmene" commentai prendendo un raccoglitore giallo pastello
"scordati liam" mi disse con tono serio mettendomi una mano sulla spalla
"almeno non sono sugli spalti insieme alla carissima hayden" dissi ridendo
"a proposito" dissi chiudendo l'armadietto "ma stanno ufficialmente insieme?" gli chiesi
stiles mi invitò a girarmi
girai solo la testa, liam ed hayden si stavano baciando, non volevo rimanere un secondo di più a guardarli
"prevedibile" commentai frustrata
"andiamo in classe" disse stiles prendendomi per la mano e trascinandomi nell'aula di storia
mi sedetti nel primo posto libero, il banco accanto a me era vuoto, cominciai a interrogarmi sul motivo, doveva forse venire un nuovo studente? non sembrava neanche esserci ritardatari
"ragazzi oggi avrete un nuovo compagno" ci annunciò io professore aprendo la porta
da lì entrò un ragazzo mai visto prima, capelli color grano, un po' più scuri, occhi azzurri sfumati col verde, devo essere sincera, il suo sguardo mi intrappolò, credo di avere un debole per gli occhi chiari
nervosa cominciai a toccarmi le pellicine del labbro, strappandomele, fui subito notata dal ragazzo nuovo che si posizionò di fianco a me, cercai di mantenere lo sguardo fisso verso la lavagna, ma è come se il mio cervello avesse il bisogno di ispezionare il ragazzo nuovo, non sono una persona che si fida molto, prima lo ero, ma successero delle cose, delle avventure che mi portarono ad essere come sono, non mi sto riferendo a liam, mi riferisco a jennifer, a blake e a gabriel o al resto di quello stupido gruppo
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ma heyyyy
grazie per le 400 visualizzazioni vi amo
chi sarà mai questo ragazzo

insicurezza - liam dunbar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora