-parte 7- 2

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crystal pov's
ruggisci crystal, ruggisci, se ruggisci verranno, sapranno dove mi trovo e mi salveranno, ne sono sicura, sono i miei amici
mi aveva legato le mani, non la bocca, posso ruggire e non so perché prima non ho ruggito
sarebbe stato il mio primo ruggito in cerca di aiuto, per attirare il branco, probabilmente non mi sentiranno, ma devo provare
fu così, presi tutta la forza che avevo in gola, guardai il tetto e ruggii, i polmoni stavano per uscirmi dalla bocca, mi sentivo il cuore in gola, il ruggito non riuscivo a capire se fosse perfetto o se avessi fatto ridere i polli
vidi spuntare theo, rideva "cosa credevi di fare con questi miagolii?"
ecco quel ruggito, theo ebbe appena tempo di finire la frase che da ogni parete si sentiva il ruggito di un alfa, di quell'alfa, che anche se non era il mio alfa si comportava come se lo fosse, scott
"SCOTT" urlai entusiasta, non sono mai stata così felice di vederlo
"liam" mi corresse
rimasi stupita, quello non poteva essere il suo ruggito, quello era di un alfa
infatti non era suo, in mano teneva un registratore, perché aveva una registrazione di scott che ruggiva?
era tardi, theo era già andato via quando me ne accorsi
tirai un sospiro di sollievo "come mai hai una registrazione del filmato di scott?"
"non importa" disse cercando di slegarmi
caddi nelle sue braccia, un caldo abbraccio che mi fece sentire al sicuro, finalmente
"tranquilla, tranquilla" mi sussurrò nell'orecchio abbracciandomi con affetto "ora ci sono io"
cercava di scaldarmi col suo abbraccio e in un certo senso, ci riusciva
tremavo, nelle sue braccia ero sicura, ma sentivo freddo, ero bagnata e i polsi mi facevano male
"liam andiamo" dissi con tono spezzato tremando
"cosa è successo" mi disse liam mentre camminavamo verso il loft di derek
"io- credo fossero cacciatori" mentii, se avesse scoperto che theo mi aveva rapito sarebbero successi casini e theo avrebbe detto tutto ciò che gli racontò jennifer
"cacciatori? credevo che la monroe..." disse stupito
"no no, erano cacciatori principianti e sentendo un alfa sono sicura che non torneranno" mentii nuovamente, non mi andava di raccontargli tutto
entrammo in camera in silenzio
"com'è finita con theo?" mi chiese levandosi la maglietta
mi girai nervosa "oh, tutto- tutto ok"
mi levai la maglia per mettere quella del pigiama
mi infilai velocemente sotto le coperte, il caldo delle coperte mi rassicurava, e liam lo avrebbe fatto ancora di più
"dico sul serio, dopo l'appuntamento hai trovato i cacciatori?" mi chiese guardandomi negli occhi con la testa appoggiata al cuscino
"loro hanno trovato me" gli dissi tirandomi su le coperte
mi addormentai fissandolo negli occhi, quando chiusi gli occhi liam mi mise un braccio sulla vita, lui mi faceva sentire al sicuro, già, lui.
il mattino dopo mi svegliai appoggiata al petto di liam, quella scena era perfetta, le sue braccia attorno al mio corpo, era come se fossimo amici, ma anche come se fossimo di più di amici
forse dovremmo tornare insieme, forse no, forse dovrei pensare a theo e a jennifer o, non lo so
"buongiorno" dissi con tono dolce
"buongiorno" disse accarezzandomi la testa
"non voglio alzarmi" mi lamentai con occhi dolci
lui mi sorrise "devi"
gli ricambiai una smorfia
mi alzai e presi un jeans con una felpa nera che mi arriva alla vita
non andavo più in bagno quando dovevo cambiarmi, mi giravo verso l'armadio e indossai la felpa, liam lo stesso, nella mia testa mi ripetevo che siamo semplici amici, ma sapevamo entrambi che non era cosí
come al solito andammo a scuola, ma quel giorno non avevo completamente voglia di seguire le lezioni
"crystal" mi spaventai, dietro l'armadietto c'era liam
"liam" dissi sorpresa
"ti va- ecco- di saltare la scuola oggi"
"non posso saltare le lezioni" ecco che arriva la solita guasta feste
"dai, hai ottimi voti, saltare un giorno non ti farà niente"
"e a te si" dissi avanzando leggermente il busto inarcando verso l'alto le sopracciglia
"non importa" fece una piccola pausa "da amici"
"mi hai convinto" dissi con una piccola smorfia
non so liam dove mi stava portando, glielo chiesi diverse volte, la risposta era sempre 'vedrai'
ci fu molto silenzio durante il tragitto, appoggiai la testa al finestrino incrociando le braccia sulle gambe
"dai quando arriviamo mi sto annoiando" dissi sbadigliando
"siamo quasi..."
"arrivati" continuò fermando la macchina
davanti a noi c'era una distesa piena di alberi e foglie a terra, il cielo era tinto di un rosato e insieme alle foglie secche formava un paesaggio stupendo
"ma è bellissimo" dissi stupita
"lo so, vieni" mi disse invitandomi ad uscire dalla macchina
c'era un fiume e accanto una distesa di foglie
"vieni, siediti qui" lui era già seduto in mezzo alle foglie e io mi sedetti accanto a lui
misi le mie mani indietro per reggermi, senza volere le nostre mani si toccarono, non levai la mano, mi piaceva quella sensazione, lo guardai e gli sorrisi, lui ricambiò il sorriso
ci guardammo negli occhi, in quel momento eravamo solo noi, il vento, le foglie e l'acqua
i nostri volti improvvisamente si avvicinarono, non mi controllavo, lo guardò andava dai suoi occhi alla sua bocca, poi nuovamente dalla bocca ai suoi occhi chiari, inspiegabilmente le nostre bocche si toccarono, mi era mancata quella sensazione, le nostre labbra che si toccano, assaporarlo mi faceva sentire bene, lui mi faceva sentire bene
mi staccai
"ci facciamo il bagno?" gli chiesi sorridendo
"certo" mi rispose levandosi la maglia, feci lo stesso e mi dirisi verso il fiume
sollevai un po' di foglie e mi venne incontro prendendomi in braccio tenendomi per le cosce
mentre mi baciava sorridevo, un momento stupendo
mi buttò in acqua
"stronzooo" gli dissi ridendo
ricambiò il sorriso "scusa"
gli saltai sopra le spalle
era tutto così perfetto, tornammo insieme, ed era perfetto.
———
ma shiao gente
vi amo grazie per le 750 visualizzazioni ❣️

insicurezza - liam dunbar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora