Capodanno

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Quel giorno mi svegliai verso le 8, mi preparai e lascai i ragazzi dormire, mi avvicinai al letto di James e gli spostai una ciocca di capelli che gli cadeva davanti agli occhi, era così carino anche quando dormiva, scesi giù a fare colazione e trovai Mary a bere del caffè, "buongiorno Mary" dissi io mentre mi versavo del caffè e lei "buongiorno Ashley" dopo un po' di silenzio disse "allora tu e mio fratello...." io inizia a tossire perché a quelle parole mi stava andando di traverso il caffè "siamo solo amici" dissi nervosamente e lei "si certo come no, siete gli unici che non avete capito che siete destinati a stare insieme, si capisce da come vi guardate, dal fatto che spesso cercate un contatto e poi anche dalla sera di natale quando avete ballato il tango d'avanti a tutti, sembravate una coppia!" disse lei sorseggiando il caffè.

Io ero rossa anzi rossissima "chi tace acconsente" disse Mary, continuammo a fare colazione e dopo poco arrivarono i ragazzi "buongiorno Bambi, Mary" disse James "giorno" dissi io e i ragazzi si sedettero vicino a noi, "io ho finito ci vediamo dopo" disse Mary e mi fece l'occhiolino per poi uscire dalla cucina.

Dopo aver finito la colazione uscii dalla cucina e iniziai a girare per la casa finché una stanza non catturò la mia attenzione, entrai dentro a una biblioteca, era bellissima e iniziai a guardare tutti gli scaffali e leggevo tutti i titoli dei libri, "te ne interessa qualcuno?" disse una voce, mi girai e vidi Flamont seduto su una poltrona con un libro in mano, "oh scusa non volevo interrompere la tua lettura è che le biblioteche mi hanno sempre affascinato" dissi io e lui "oh tranquilla non mi hai interrotto, perché non te ne scegli uno da leggere?" io lo ringraziai e iniziai a vedere i libri e presi l'inferno di Dante Alighieri "oh scelta pesante, non è da tutti sceglierlo come lettura" disse lui e io "oh beh mia sorella frequenta una scuola babbana e qualche anno fa lo stava studiando e sono rimasta colpito dal V capitolo quello di Paolo e Francesca, la loro storia mi affascina molto", "molto saggio il tuo pensiero, facciamo così leggitelo e quando avrai finito potrai venire a scegliertene un altro" disse lui, io lo ringraziai e me ne uscii dalla biblioteca.

Mi recai in giardino e mi sedetti sotto un albero a leggere, mentre leggevo arrivò James e si sedette vicino a me "che stai leggendo?" disse James "oh che paura James" dissi io mettendomi la mano sul petto "scusami" disse lui "fa nulla, comunque stavo leggendo un libro preso in prestito dalla tua biblioteca" dissi io e lui "cosa?" ed io "il mio passo preferito dell'inferno dantesco quello di Paolo e Francesca. Tu l'hai letto?", "eh no ma se vuoi possiamo leggerlo assieme" disse lui molto timidamente (strano non è da lui comportarsi in questo modo) ed io "va bene" ed iniziai a leggere quel passo ad alta voce.  

Siede la terra dove nata fui
su la marina dove 'l Po discende
per aver pace co' seguaci sui.
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte:
Caina attende chi a vita ci spense».

Mentre leggevo sentivo gli occhi di James addosso

POV'S JAMES
Mentre leggeva continuavo a guardarla, la guardavo e studiavo ogni millimetro di lei, i suoi capelli che cadevano dolcemente sulle sue spalle, la sua carnagione perfetta e poi come era concentrata a leggere 

Tornando a noi 
[...]

E quella a me: «Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore.
Ma s'a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto
dirò come colui che piange e dice.
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante».

Una volta terminata la lettura alzai gli occhi dal libro e vidi James che mi fissava, restammo qualche secondo in silenzio, James iniziò ad avvicinarsi e anche io feci lo stesso fino a far toccare le nostre labbra e si ci baciammo, stavo baciando James cavolo, ci misi un po' a capirlo.

Quando ci staccammo James "scusa so che adesso mi odierai ma io-" non lo lasciai finire di parlare che lo tirai per la maglietta e lo ribaciai, lui rimase sbalordito, molto probabilmente non si aspettava questa risposta, infatti ci mise un po' a capire cosa stava accadendo ma quando lo realizzò mi prese per i fianchi e mi fece sedere a cavalcioni su di lui, io lasciai cadere il libro, mentre lui continuava a stringermi i fianchi io invece misi le mani tra i suoi capelli morbidi e come sempre disordinati. 

Ero al settimo cielo sentivo le farfalle nello stomaco e penso anche lui perché appena ci staccammo lui mi sorrise, "WOW!" dicemmo contemporaneamente per poi metterci a ridere.

"senti Ashley penso che mi dirai di no, ma io ci provo lo stesso" disse lui, mi fece alzare e si inginocchiò "Ashley Evans vuoi diventare la mia ragazza?" io avevo le lacrime agli occhi e mi fiondai su di lui e dissi "ovvio che si sciocchino!" e ci baciammo di nuovo.

Io e i malandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora