6) 5 il numero perfetto

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Stavamo per andare ma vidi Emma,Susan e Lucy vicino a dei bersagli così mi fermai ed era proprio il turno di Emma, era la prima volta che tirava con l'arco.Comunque la guardai tirare una freccia perfetta che divise in due quella di Susan, cavolo se sapeva difendersi!
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Narratore Emma
Avevo appena diviso in due la freccia di Susan mi girai verso di lei che mi sorrise e mi mise una mano sulla spalla ma vedemmo che Lucy aveva lanciato il suo pugnale rompendo anche la mia freccia così andai vicino a lei e ci battemmo il cinque. Sentimmo delle spade combattere ci girammo e vedemmo Edmund e Peter che lottavano su dei cavalli, Edmund non si vantava per nulla anzi avrebbe potuto vantarsi perché era davvero bravissimo con la spada, ma non lo fece forse sto iniziando a pensare che non sia poi così antipatico ma meglio non dare giudizi così importanti in modo così veloce sei ancora  antipatico caro Ed, di meno,ma lo sei comunque. Ma tralasciando questi pensieri eravamo completamente distrutti a fine giornata così andammo nelle nostre tende io dormivo nella tenda con Edmund e Peter e Lucy e Susan nella tenda accanto alla nostra. Io entrai e subito dopo di me entro Edmund, Peter stava parlando con Aslan fuori e Susan e Lucy erano al fiume.
-È comunque la prossima volta colpisci il bersagli con più sicurezza- mi disse Edmund
cosa adesso si permetteva anche di dirmi cosa fare?!?! e come farla?!questo ragazzo non lo capisco
-spiegami una cosa Edmund,perché dici che io ti odio quando sei tu sempre che mi rompi-dissi io girandomi verso di lui
- io....io non ti odio, come potrei odiarti visto che è grazie a te se sono vivo- disse lui - ti ho dato un consiglio visto che fai abbastanza schifo a tirare con l'arco- disse Edmund, io ero arrabbiata come non mai avevo i nervi a fior di pelle e gli risposi con un:-ma come ti permetti! sai una cosa pensavo che l'esperienza del rapimento ti avesse fatto bene invece sei diventato ancora più insopportabile-
-sempre meglio di te!-mi rispose che nervi!
-ah si? ma non mi dire, peccato che nel caso in cui non te ne sei reso conto non lo penso solo io che sei insopportabile lo pensano tutti anche i tuoi fratelli!- a quel punto mi resi conto che avevo completamente superato il limite e vidi Edmund abbassare la testa, cazzo avevo proprio detto una cosa brutta e mi sentivo una cretina, ma mi aveva fatto urtare un sacco insomma come cazzo si permetteva e io che pensavo che potesse cambiare, cadde un silenzio al quanto imbarazzante che venne interrotto da un suono di un corno, realizzai e dissi:-Cazzo, il corno di Susan- mi girai verso di lui e lo guardai e andammo a vedere cosa succedeva vedemmo Peter correre verso il fiume guardai Edmund e iniziai a correre ma lui mi fermò prendendomi dal braccio e mi disse:- E comunque non devi odiarmi per forza!-mi guardò un modo molto intenso,mi lasciò il braccio e iniziò a correre verso il fiume, mi sentivo in colpa come non so che cosa, volevo mettermi in un angolino e deprimermi, Edmund non era antipatico, era fatto così, e ora capivo il perché era diventato così antipatico, lo capivo perché era simile a quello che era successo a me. E questo lui doveva saperlo, per questo lo insegui e andai anche io al fiume. Vidi Susan e Lucy su un albero con dei lupi, presi un freccia stavo per scoccarla verso i lupi ma Aslan mi fermo dicendo:- Giù le armi questa battaglia è di Peter!- Peter aveva la spada in mano e il lupo era davanti a lui.
-Peter uccidilo!-disse Susan
-ATTENTO PETER!-aggiunse Lucy, il lupo saltò addosso a Peter che riuscì ad infilzarlo appena in tempo. Edmund corse ad aiutare Lucy e Susan a scendere dall'albero ed io andai da Peter gli tolsi il corpo del lupo da dosso mi raggiunse Susan che abbracciò Peter, all'abbraccio si aggiunse anche Lucy e poi Edmund, io preferivo non aggiungermi e rimasi per un po' a guardarli, loro erano una famiglia e io non facevo parte di loro, insomma, loro erano fratelli e avrebbero rischiato la vita gli uni per gli altri, io infondo in quella situazione forse ero la più sola, i miei genitori erano morti...in un modo che non voglio neanche ricordare, ero figlia unica e vedendo loro così uniti vidi la famiglia che non ho mai avuto. Mi alzai per andarmene, la signora castoro mi vide molto triste e mi segui andai davanti alla tenda e mi sedetti lei mi raggiunse e mi disse:- Cara tutto bene?-
-ehm...non proprio in realtà...-le risposi
-io di certo non posso aiutarla con i suoi stati d'animo ma almeno posso ascoltarla se vuole parlare-mi disse
-la ringrazio ma non ho molta voglia di parlarne e poi starei peggio- le dissi
-allora puoi provare a parlarne con me!- disse una voce mi girai ed era Edmund che mi sorrideva. La signora castoro lo vide e disse:-Bene...io vi lascio da soli- e se ne andò, Edmund si sedette vicino a me e mi chiese:- Allora cosa succede?-
-come fai a parlarmi, ti ho detto delle cose orribili Ed!-
-ed? da quando mi chiami così?- feci un mini sorriso ma abbassai la testa
-Senti Emma, spero che non pensi sul serio quello che hai detto...perché io penso che io e te abbiamo iniziato con il piede sbagliato ma io non ti odio! mi stai quasi simpatica a volte!- sorrisi di nuovo.-questa è un grande passo avanti Pevensie!- dissi sorridendo -Allora cosa succede?-mi chiese di nuovo -Ed! voi siete così uniti siete una famiglia, la famiglia che io non ho mai avuto! sai...mia madre è morta...ho visto letteralmente mio padre ucciderla! e tutti mi hanno sempre preso per pazza, perché mio padre era  educato, con mille pregi e zero difetti; nessuno mi credeva così nessuna famiglia voleva adottarmi, le suore mi dicevano che alle persone non piacevano le bambine bugiarde...all'orfanotrofio non ho mai avuto una amica o amico, tutti mi credevano una bugiarda, e mio padre beh....dopo aver ucciso mia madre è scomparso! Da poco sono stata adottata ma ho capito che non mi aveva adottata per amore o perché volessero avere una figlia gli serviva qualcuno per lavorare! un giorno sono entrata in una stanza e mi sono ritrovata qua!-dissi questo tutto ad un fiato
-Emma...io non lo sapevo mi dispiace un sacco!- mi disse Edmund con una faccia triste, ma aveva uno sguardo davvero sincero.
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Narratore Edmund
Emma aveva dimostrato grande coraggio era una ragazza forte che aveva sopportato di tutto e di più e questo mi faceva davvero impazzire di lei! volevo consolarla ma non sapevo come... non avevo mai consolato qualcuno, così dalla bocca mi uscì solo un 'mi dispiace' non sapevo cosa altro dirle era davvero scioccante tutto questo e quasi non ci credevo, vidi una lacrima bagnare il suo viso, per la prima volta -grazie ed! mi ha fatto bene parlare con te!-disse lei
quelle parole mi scaldarono il cuore, così le dissi:- Allora che ne dici tregua?- gli posi la mano e lei disse :- ok, tregua!-
-Ti preferisco quando sei antipatica-gli dissi io lei sorrise e allora io gli dissi :-Basta adesso non piangere più ora siamo a Narnia e tu ormai sei una di noi- gli dissi -ha ragione- disse Peter uffa non poteva lasciarci da soli per un altro po'! -Emma io prima di conoscerti ero un' altra persona oramai tu sei mia amica! la mia prima amica!- disse Susan anche per me Susan era la mia prima vera amica e avevamo un rapporto meraviglioso -È sei anche bellissima e simpatica-aggiunse Lucy -adesso smettetela mi state facendo montare la testa!- e tutti di misero a ridere -avete ragione..siete voi la mia famiglia!-dissi io a quel punto ci abbracciamo tutti insieme.

𝐼 𝒷𝑒𝓁𝒾𝑒𝓋𝑒 𝒾𝓃 𝓊𝓈🌟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora