Capitolo 7

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La sveglia suona alle sette e mezza e mio malgrado, mi alzo dal mio letto sbadigliando per il sonno.
Come mio solito accendo la piastra per farla riscaldare, nel frattempo faccio una doccia per rinfrescarmi, e dopo lavo i denti.
Dopo aver asciugato i capelli, con la piastra, diventano subito lisci.

Indosso i miei soliti vestiti e metto un po di mascara, infine prendo lo zaino e il telefono, e scendo giù per le scale.
Sono le otto, e mi affretto per strada per arrivare a scuola dato che ho solamente mezz'ora per entrare.
Arrivata all'entrata, aspetto Judi davanti al cancello, e osservo alcuni ragazzi che arrivano con motori e macchine di ultimo modello.

Uno strano rumore rimbomba dalle mie spalle, mi giro, e noto Harry scendere dalla sua macchina e prende il suo zaino rosso.

Non sapevo avesse una macchina, in più é bello con quella maglietta bianca dove si notano i pettorali e qualche tatuaggio nel braccio.
Ha l'aria di uno sicuro di sé con quei occhiali da sole.

Pur avendo quel modo superficiale, non posso non osservare l'aspetto fisico, e non sono solo io a pensarlo, ma anche tutte le ragazze che ci sono là.
Lo osservavano come se fosse un divo di Hollywood, in effetti potrebbe esserlo.
Quando mi vede, mi passa a fianco e sfodera uno dei suoi sorrisi.
-Buongiorno piccola, dormito bene?" domanda, toccandosi i capelli, in modo da farmi svenire.
-"Come al solito" dico facendo spallucce.
-"Perché ho il presentimento che non ti credo?" dice fulminandomi con lo sguardo.

-"Perché ti importa così tanto?" chiedo mettendo le mani sui fianchi.

-"Oh invece ti sbagli, amo vedere le ragazze sbavare per me" dice presuntuoso come sempre, non mi da il tempo di contraccambiare che mi supera spintonandomi.

Sbuffo irritata, e quando mi guardo intorno, non posso fare a meno di notare che tutte le ragazze del cortile mi stanno guardando come se mi volessero uccidere.
Ma cos'è che hanno?

Forse vogliono picchiarti per il semplice fatto che hai parlato con quel fusto?

Chiudi la bocca coscienzia contorta

Judi per fortuna arriva con Zayn e li saluto subito.
Entriamo in classe, e le lezioni passano velocemente.
Harry ogni tanto si volta verso di me, ma il suo sguardo é neutrale.

All'ultima ora, la professoressa Parker entra in classe con dei fogli in mano.
Fa l'appello e inizia a parlare.
-"Buongiorno ragazzi,vorrei parlarvi di una cosa" dice schiarendosi la voce, tutti noi annuimmo per farla continuare.

-"Come saprete l'anno é iniziato ora, e visto che siamo al terzo anno ho proposto di fare una cosa, la preside ne è a conoscenza e ha anche accettato la proposta " Judi mi guarda, curiosa di sapere cosa possa essere.
-"Se voi mi darete l'opportunità, vorrei proporre la prossima settimana di fare una gita all'isola di 'Brake' per una settimana, ovviamente dormiremo là e alloggeremo in un albergo a quattro stelle composte da stanze con un letto matrimonale per due persone, parteciperanno solo alcune seconde e le terze tra cui voi" dice fissandoci nei occhi, tutti iniziano a fischiare ed applaudire per la bellissima proposta.

Zayn si alza in piedi per fare qualche battuta.
-"Prof questa é la proposta migliore che abbia mai fatto in tutta la sua carriera" dice sogghignando, tutta la classe inizia a ridere a ruota.

-"Oh un ultima cosa, nonché la meno importante anzi, dovrete portare tutti i documenti e le tessere, la gita avrà inizio presso l'aeroporto alle ore otto in punto, la puntualità deve essere essenziale, dato che dovremmo affrontare un viaggio di due ore" in quel momento la campana suona e la professoressa ci saluta, ricordandoci di dover avvisare i nostri familiari, infine tutti andiamo via.

Ho sempre amato le gite, io amo viaggiare, penso che grazie ad essa puoi scoprire di più la cultura di ogni popolo, perche é questo il bello del mondo in cui viviamo.
Sono molto emozionata per questa gita, tanto quanto Judi che non fa altro progettare una settimana intera in compagnia con Zayn.
Alla fine arriviamo nel solito viale che divide le nostre strade.
Saluto Judi, ed entro in casa per dare la bella notizia a mia mamma.

HOPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora