Capitolo 15

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Harry dopo aver chiuso la chiamata, avanza verso di me e mi prende per mano, mantenendo lo sguardo visivo.

Inizio a preoccuparmi.

Lo seguo e lui esce dalla stanza, chiudendola a chiave.
Non é più di buonumore e sembra quasi spaventato.

Scendiamo giù, dove la festa é ritornata a battere.
Raggiungiamo gli altri, avviso Judi che vado con Harry.
Lei nota le nostre mani intrecciate e la stessa cosa fanno gli altri.
Sembrano sorpresi.

Harry prende le chiavi della sua macchina e infine mi fa precipitare fuori come un fulmine.
Le persone fuori ridono e alcune vomitano.
Harry le schiva disgustato e mi tiene stretta a sé.

Una volta dentro l'abitacolo, inizio a sentire veramente freddo.
Harry entra poco dopo e inserisce le chiavi.
Si volta per guardarmi e si accorge che sento freddo.
Si toglie la felpa e me la mette nelle spalle.

Il suo profumo si diffonde e prendo in considerazione l'idea di non darle mai più la felpa. Ormai mi appartiene.

Durante il tragitto, che non so verso che meta, inizio a lamentarmi per questi grandi tacchi.
-"Cosa c'è?" domanda, dopo minuti di puro silenzio.
Sembra sovrappensiero.

-"Questi tacchi" dico indicandoli.
-"Toglili" dice facendo spallucce.
-"Ma, stiamo andando da qualche parte, non mi conviene" dico guardandolo.
-"Ti conviene toglierle Hope" dice lui sicuro di sé.

Decido di darle ascolto e finalmente le sfilo.
I miei piedi possono respirare finalmente. Li sistemo dietro il sedile, quando Harry si ferma.

Mi volto e guardo fuori.
Non possiamo essere qui.
Non voglio tornare qui, assolutamente no.

Dopo la morte di mio padre, l'ospedale é diventato il mio più grande nemico.
Mi volto verso di lui, per ricevere qualche spiegazione.
Non faccio in tempo, che scende dalla macchina chiudendo lo sportello.

Fa il giro e viene ad aprirmi.
Lancio un gridolino, quando mi prende in braccio e riesce a chiudere la macchina.
Sono a piedi scalzi e mi sta trasportando fino all'entrata.

Riusciamo ad un entrare, sotto gli occhi degli infermieri.
Mi fa scendere e mi sussurra 'Dovremmo farlo più spesso'.

Mi osserva e vedo una dottoressa venire verso di noi.
Mi guarda e subito si rivolge verso Harry.
-"È lei?" domanda la giovane ragazza, con una tuta da dottoressa.

Harry annuisce, tenendomi per mano.
La ragazza ha i capelli neri, legati con una coda, i suoi occhi sono di un verde luminoso, proprio come quelli di Harry.

Ma aspetta, lei é la ragazza che avevo visto a scuola, mentre si abbracciava con lui.

Cosa succede?

La ragazza mi porge la mano.

-"Ciao, io sono Alicia la sorella di Harry, piacere" dice senza sorridere.
Sembra abbastanza seria.

É la sorella di Harry?
Che mi venga un colpo, ed io che dubitavo fosse una valletta di Harry.
In effetti si somigliano davvero tanto, hanno gli occhi davvero uguali e le stesse espressioni facciali.

Stringo la mano incredula ancora dalla notizia e non posso fermarmi dal dirgli.
-"Ma cosa ci facciamo in ospedale?"

Alicia, così mi ricordo si chiama, guarda una cartella che ha nelle mani e poi guarda suo fratello.

-"Devo mostrarti una cosa, sono riuscita a rintracciare Harry, perché mi hanno detto che siete compagni di classe" dice lei, facendoci strada.
Ci conduce fino al primo piano.

HOPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora