Capitolo 20

1K 52 11
                                    

Come una scema può farmi tutto il male del mondo, ma pochi minuti dopo mi ritrovo ad amarlo sempre più.
È divenuta la persona più importante della mia vita e non riesco a dimenticarlo.

Mi ha stravolto i piani, ma con lui la soluzione è solo amare!

-

Siamo ritornati a casa di Niall, dopo aver confessato le nostre emozioni.
Di certo non la passerà tanto liscia, dopo quello che mi ha fatto passare, ma é pur vero che senza di lui non riesco a continuare il mio cammino.

La festa è finita e tutti se ne sono andati a casa.
Per fortuna non c'è nessuna musica a disturbare la mia testa, che pulsa in maniera assurda.
Sono esausta e dopo aver passato determinato tempo a piangere, non ho più nessuna voglia di stare nella mia solitudine.

Domani tutto ciò finirà.
Andrò a casa mia e lascerò che i ricordi mi divorino.
Sono triste se penso che lascerò queste quattro mura, che ormai sono casa mia.
Ma ho una famiglia che mi ama e non voglio lasciare da sola mia madre e mio fratello.

Finalmente sono in camera e posso mettermi comoda.
In principio tolgo questo vestito e tiro un sospiro di sollievo.
Recupero il mio pigiama e il necessario per una doccia calda e corro in bagno, senza farmi sentire.

L'acqua mi fa perdere nelle mie tentazioni.
Harry per me é una tentazione, una dolce tentazione..
Non so resistere senza il suo respiro vicino al mio collo e senza le sue braccia che riscaldano il mio corpo.

Sono stata tutto questo tempo a pensare e devo smetterla di pensare a lui.
Metto un comodo pantalone del pigiama e un top nero.
Lego i miei capelli e dopo aver inviato un messaggio a Judi nel mio cellulare, esco dal bagno.

Un silenzio tombale invade il corridoio.
É tutto buio e cammino velocemente per ritornare in camera mia.
La mia mano solleva la maniglia della porta di camera mia, quando una mano mi fa voltare.

Ho avuto paura.

-"Pensi di sbucare così dal nulla?" chiedo impaurita.

-"Qualcosa mi dice che hai paura a dormire da sola" risponde Harry, senza maglietta.

Anche nel buio riesco a svenire.

-"Voglio dormire da sola" dico aprendo la porta.

Non devo lasciarmi abbindolare, sono ancora arrabbiata

-"Fa quello che ritieni giusto, ma se questa sera senti dei rumori, tranquilla é solo un uomo che si aggira nelle vicinanze del quartiere" risponde velocemente, dopodiché va via, in camera sua.

E se fosse vero?

In effetti ho paura a stare da sola, ma posso sopportare ciò.
Chiudo la porta e mi distendo nel grande letto, troppo grande per una sola persona.

Mi rigiro fra le lenzuola, quando sento dei colpi vicino la mia finestra.
Colpi abbastanza inquietanti.
Mi alzo la testa e il buio invade la stanza.

Mi alzo velocemente e controllo la finestra, dove vedo ombre nel giardino.
Mi volto velocemente e praticamente scappo nella stanza di fronte la mia.

Busso e chiamo con voce piccola il suo nome.
Finalmente apre la porta e vedo i suoi capelli scompigliati andare da tutte le direzioni.

-"Bhe, forse avevi rag" non mi fa finire la frase, che mi spinge verso di lui, chiudendosi la porta alle spalle.

Ronza intorno a me e attraverso il riflesso della luna posso vedere il suo petto tatuato.
Poggia una mano sul mio collo e il mio respiro accelera.

-"Io posso proteggerti" dice con voce roca vicino al mio orecchio.

-"E se stessi scappando da te?" domando deglutendo per la vicinanza del suo corpo.

HOPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora