Capitolo 4

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Dopo aver finito di pranzare, aiuto mia madre a pulire un po' la nostra cucina, mentre mio fratello guarda la tv.

"Com'è andata la giornata?" mi rivolge la parola mia madre.
"È andata discretamente, ma oggi comunque era il primo giorno".
Mia madre mi accarezza la guancia e mi risponde sorridendo.
"Stai tranquilla, é normale all'inizio, fai passare un po di tempo e vedrai che andrà meglio". 

Dopo aver finito di parlare con mia madre, decido di recarmi nella mia stanza per stendermi nel letto.
Prendo il mio cellulare, e chiamo Judi che in poco tempo risponde.

*Pronto ciao Hope* risponde Judi, felice di sentirmi.

*Ma ciao anche a te Judi che fai?* domando annoiata.

*Niente mi annoio e sto pensando a cosa fare domani sera,hai idee?* prova Judi a sentire qualche mia idea.

*No, al momento non ho molte idee, te invece?* chiedo sperando di riuscire a trovare qualcosa da fare.

*Aspetta sono al computer, e domani c'é una festa a casa di un certo Niall Horan, potremmo andarci no?* chiede Judi entusiasta della proposta che è riuscita a trovare, scova davvero molte cose su internet.

*Si, anche se non conosciamo gli elementi, credo che possa andare, a che ora inizia?" dico, chiudendo gli occhi per la stanchezza.

*Alle 20:00* conferma telefonicamente Judi.

*Perfetto, allora domani sera andremo là* rispondo muovendo i piedi nel mio letto.

*Va bene, allora domani pomeriggio vengo da te per prepararci* mi avvisa Judi sbadigliando.

*Va bene, notte a domani Judi* la saluto pigramente.

*Notte cara*.

Chiudo la chiamata, poso il cellulare nel comò, e prendo uno dei miei tanti libri da leggere.
'Cinquanta sfumature di Grigio'.
Sono arrivata quasi alla fine del primo libro, e sono entusiasta di scoprire come si conclude.
In parte é strano sapere che un libro può entrarti così dentro, emotivamente, perché non fai altro che innamorarti dei personaggi e della storia, e non fai altro che pensare se un giorno anche tu potrai avere una storia così, con un lieto fine da scoprire.

"Sei TU, sei TU, Hope...."

Mi alzo dal letto spezzando quel maledetto sogno con il libro nelle gambe, mi sono addormentata e non me ne sono nemmeno accorta.
Ma perché sogno sempre la stessa persona che mi ripete queste parole? Sono io cosa esattamente?

Guardo il cellulare, sono le sei e mezza del pomeriggio, ho dormito davvero tanto.
Fuori è buio, così scendo dal letto e vado in cucina, mia madre é nel divano che riposa.
Mi piace guardarla mentre dorme, è serena, senza nessuna ruga di preoccupazione.
Mia madre per me é la persona più importante che ci sia, ma anche la più bella, occhi azzurri e capelli castani. Anche se ha quaranta anni, credo che li porti benissimo per avere due figli e una casa da occuparsi.
A volte vorrei toglierle quella amara solitudine che porta da quando papà non c'é più.
La sera mia madre lavora in un bar per procurarsi del denaro, e torna la mattina presto stanca.
La osservo mentre dorme, e decido di uscire di casa, anche se è ancora presto, ma non so cosa fare.

Indosso le mie scarpe più comode e la felpa, c'é freddo a quest'ora, prendo le cuffie e lascio un biglietto nel tavolo a mia madre per poi scendere.
Mentre cammino sola per le strade del mio quartiere, prendo le cuffie e aziono la musica.

"Rihanna what now".

Io amo la musica,tanto, é un modo per isolarsi dal mondo esterno e iniziare a navigare nei propri pensieri.
Quando sono annoiata e non so dove andare vado insieme a Judi in un posto a me importante, l'abbiamo scoperto quest'estate quando siamo venute ad abitare in questa città, si trova a breve distanza da dove abito io.

É un palazzo abbandonato dove all'ultimo piano si trova un balcone dove possiamo stenderci e osservare le stelle.
Ci vado quasi spesso per pensare, mi rilassa.
Fino ad ora non é mai venuto nessuno oltre noi due.. spero nessuno lo scopra, altrimenti si distruggerebbe il nostro nascondiglio segreto.

Pov's di Harry

Sono a casa di Niall, insieme a Zayn, Liam, Louis, Madison e altri ragazzi che già a quest'ora sono ubriachi.
Siamo seduti nel divano con le birre nelle mani quando viene Liam a chiamarmi per dirmi che é venuta Alicia a parlarmi.
Mi alzo dal divano e vado fuori per trovarla seduto in una gradinata a guardare le stelle.
"Perché sei venuta?" dico sedendomi anche io nelle scale.
Mi guarda e fa una smorfia prendendo la birra e posandola dall'altro lato in modo che io non ci arrivi.
Ha sempre odiata la birra, e non ha mai tollerato che io la beva, ma non sa che a me fa schifo, la bevo per dimenticare i dolori di questo mondo, sperando che si cicatrizzino un giorno all'altro.

La guardo torva,ma poi mi addolcisco subito, notando la somiglianza.
"Sei uguale a lei" dico deglutendo e guardando poi anche io in alto.
"Per favore non lo dire che sto già male di mio Harry, sono venuta per vedere come stai " dice osservandomi.
"Lo so che non ne vuoi parlare, ma sei uguale anche di atteggiamento, non posso non notarlo" dico, cercando di restare calmo, lei mi sorride e appoggia la testa nel mio braccio.

" Anche a me manca". Dice a bassa voce.

Io non ho molto rapporto con le persone in generale, ci sono i miei amici si, ma non é lo stesso, mia sorella é tutto ciò che mi é rimasto di famiglia, solo con lei posso parlare, dei mie pensieri più nascosti.
Non ho il coraggio di parlare e di aprirmi con nessuno al di fuori di lei.

Quando eravamo piccoli io e Alicia abbiamo perso i genitori in un'incidente stradale.
Noi quel giorno non eravamo per fortuna in macchina,ma da lì cambiò tutto,radicalmente.
Iniziai a chiudermi in me, a bere, farmi tutte le ragazze carine, fregarmene e rispondere perfino ai miei zii che ci avevano accudito.
Adesso da un paio di mesi a questa parte io vivo con Niall, un mio carissimo amico che mi ha trovato e mi ha sollevato un po' l'umore, grazie a lui ho conosciuto tutti gli altri.

La casa di Niall é abbastanza grande, ma mia sorella non vuole stare a casa di persone che non conosce, così ha deciso di cercare un lavoro per alloggiare in una casa tutta sua.
Adesso lavora come dottoressa in un ospedale, e grazie al lavoro, ha un piccola casa tutta per lei.

Sono felice che abbia un lavoro, lei sarà la mia spalla, sempre, anche se a volte é una rompi palle.

Alicia muove la mano davanti al mio viso per farmi riprendere dai miei ricordi.
"Ok Harry, io devo andare, mi raccomando non fare lo stronzo" mi da una pacca nel braccio, e gli sorrido alzandomi dalle scale e ritornando dentro.

Una volta dentro, decido di prendere un bicchiere d'acqua per rinfrescarmi la gola e avviso a Niall che sarei uscito un po per prendere una boccata d'aria..l'aria in quella casa è troppo tossica.
Niall annuisce e Madison si intromette alzandosi dal divanetto.
"Posso venire con te piccolo Harry?"
-"Non chiamarmi così e no non puoi venire ciao" dico andando fuori e precipitandomi per strada.

Mentre cammino per strada noto che il vento si è alzato, e c'è un po freddo. Il viale é davvero lungo, ed é tutto ricoperto da alberi.
Trovo una piccola lattina a terra, e per passarmi il tempo inizio a dargli calci.
Quando smetto di giocare con la lattina, alzo la testa per rivedere una persona

HOPEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora