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<non chiamarmi in quel modo,troia>disse a denti stretti,le lacrime mi si bloccarono e mi venne il nodo alla gola,non riuscivo a parlare
<Austin non ti facevo così sottone>
Rabbrividì nel sentire quella voce,il tono così impassibile e calmo
<ti da fastidio il fatto che lei sia riuscita ad andare avanti nonostante quello che lei hai fatto,mentre tu no vero?>
Sapevo che Lauren voleva solo provocarlo ma non lo aveva mai visto veramente arrabbiato.
Austin lasciò finalmente la presa dal mio polso e si avvicinò a Lauren,iniziavo ad aver paura e avevo intenzione di scappare ma non volevo lasciarla da sola
<la gente che non si fa i cazzi suoi fa una brutta fine sai?>le disse
<ti sei reso conto che fai parte di quella gente vero? >gli rispose con un tono strafottente
Lui la prese dal collo,la strinse più che poteva,volevo fare qualcosa ma avevo troppa paura e stavo per scoppiare a piangere pensando al peggio.
Lauren era rimasta impassibile,non faceva nulla per fermarlo,non si dimenava,non cercava di staccarsi da lui,vedevo che respirava a fatica eppure non smetteva di sorridere.
Decisi di avvicinarmi ad Austin e di tirarlo indietro prendendolo per il braccio libero,ma lui mi scaraventò a terra
<smettila! Ti prego basta!>gridai tra le lacrime ma lui continuava a stringerla,era in preda alla rabbia.
Lauren ad un certo punto gli tirò un calcio nei coglioni,lui si accovacciò subito mollando la presa e soffocando un grido di dolore.
Lei alzò la sua testa prendendolo dai capelli,costringendolo a guardarla negli occhi
<non ti devi avvicinare a lei>sussurrò con la voce spezzata per poi tirargli un'altro calcio nei coglioni buttandolo definitivamente a terra.
<andiamo,ti accompagno a casa>mi disse Lauren
Mi asciugai in fretta le lacrime e mi alzai in piedi...Dopo una situazione del genere,come cazzo faceva a rimanere impassibile? Come cazzo faceva a rimanere calma? In quel momento era come se non stesse provando dolore,gli sorrideva mentre la stava strozzando.
Le ha lasciato addirittura i segni delle unghie che gli si stavano conficcando nel collo
<ti ha fatto male?>chiese ad un certo punto
Ma che cazzo dovrei chiederglielo io questo
<nulla in confronto a quello che ha fatto a te,ti stava strozzando e tu non facevi nulla,non mostravi nulla,stai bene?>chiesi facendola ridere,ma che cazzo si rideva,ma capiva che cosa era appena successo?
<sto bene,ma a te ha fatto male?>ripetè
<solo al polso ma non è niente di che>risposi
Ero letteralmente traumatizzata per ciò che era appena successo,mentre per Lauren sembrava una cosa normale.
Quella era una parte di Lauren che mi spaventava,vederla così...Indifferente davanti ad una situazione del genere come se non sentisse dolore.
Poi c'ero io,impanicata come non so cosa,a terra,con le lacrime agli occhi non sapendo che fare. In quel momento avevo pensato al peggio,per quanto fosse arrabbiato Austin pensavo che potesse ucciderla davanti ai miei occhi.
In poco tempo arrivammo davanti a casa mia,per fortuna erano a lavoro perché se avessero visto i segni di Lauren avrebbero chiamato la polizia
<rimani da me,okay? Non ha senso che te ne vai ora se dopo devi ritornare>le dissi ma onestamente anche se oggi pomeriggio non avessimo dovuto vederci,le avrei chiesto di rimanere lo stesso
<come vuoi>rispose
La feci entrare in casa e la feci sedere sul divano,andai a prendere della crema per i lividi
<eccomi>dissi una volta preso tutto
<guarda che non c'è bisogno di..>
<si che ce n'è bisogno>dissi prima che finì di dire la frase
Mi sedetti affianco a lei,le spostai i capelli da un lato e mi avvicinai di più.
Intorno a quei due taglietti causati dalle unghie si stavano già formando dei lividi violastri.
<perché non facevi nulla per liberarti?>chiesi andando a spalmare un po' di crema
<perché avrei dovuto?>disse facendomi rabbrividire
<ti stava strozzando talmente forte da lasciarti i segni,pensavo che ti avrebbe uccisa per un'attimo>
<addirittura? Aveva più paura lui di te Camila>disse con una leggera risata
Le feci girare la testa dall'altra parte per poterle mettere la crema anche da quel lato
<scusa se non ti ho aiutata>sussurrai rendendomi conto che non avevo fatto nulla per aiutarla,mentre lei aveva aiutato me procurandosi questo
<non devi scusarti ed è meglio che sia successo a me e non a te>
<Lauren,grazie>riuscii solo a dire
Lunedì avrei dovuto vederlo,e pure i giorni seguenti,come avrei fatto? Avevo una paura tremenda solo a pensare a lui,figuriamoci vederlo dal vivo.
Lauren appoggiò la mano sulla guancia dove Austin mi aveva tirato lo schiaffo,ero rimasta paralizzata dal suo tocco così delicato
<come cazzo hai fatto a stare con uno come lui?>chiese ritornando a guardarmi negli occhi
<prima non era così..>sospirai appoggiando la crema sul tavolino davanti al divano
<sapevo già che tipo di ragazzo era,ma quando stavamo insieme ero felice con lui anche se faceva il coglione..Poi ha sempre voluto di più e io non volevo>dissi in breve
<perché hai mandato quella foto allora?>chiese
<per attirare la sua attenzione,che cogliona che sono stata vero?>dissi con una risata malinconica,mi misi le mani in faccia ricordandomi del momento in cui ho saputo che la mia foto è girata a tutti.
<è stato più coglione lui,insieme a tutti quelli che hanno creduto alle sue storielle,compresa me>disse togliendomi le mani dalla faccia
<pensa che gli ho dato un sacco di possibilità per riprovarci>
<dare più possibilità a qualcuno è come dare un altro proiettile perché ti ha mancato le altre volte>
Quella frase mi fece riflettere,non l'avevo mai pensata in questo modo e continuavo a ripetermi che ognuno di noi meritava una seconda chance,come mi avevano insegnato un sacco di film quando ero bambina,ma la realtà è questa... È realmente come se dessi una seconda possibilità a qualcuno per ferirti e farti ancora più male.
Solo ora mi accorsi che si era avvicinata di più,eravamo a pochi centimetri di distanza e i miei occhi caddero spontaneamente sulle sue labbra rosee. Rispetto alla foto,quelle labbra erano molto più belle dal vivo,sembravano davvero tanto morbide
<a che pensi?>sussurrò risvegliandomi da quel momento di trance
<niente>dissi alzandomi
<vuoi..vuoi qualcosa da mangiare?>chiesi andando in cucina
<no grazie>rispose
Decisi di farmi un tè perché dovevo calmarmi un po'...Un pò tanto a dire il vero.
<è tutto apposto?>domandò Lauren raggiungendomi in cucina
<si,perché?>chiesi cercando di nascondere l'agitazione del momento
Lei si avvicinò mettendosi davanti a me,io non potevo indietreggiare dato che dietro avevo il bancone. Ma perché cazzo doveva fare così? Non poteva mettersi a due metri di distanza?
<sei tutta rossa>rispose osservandomi ogni parte del viso,mi metteva davvero in soggezione questa ragazza,eppure mi stava solo guardando come ogni altra ragazza avrebbe fatto.
Si avvicinò talmente tanto a me che non riuscii a dire niente,le parole mi erano rimaste bloccate in gola. Non so se pure lei sentiva tutto questo caldo nonostante fosse Gennaio,ma io non riuscivo a respirare e stavo soffocando.
Abbassai lo sguardo perché continuare a guardarla negli occhi era diventato imbarazzante in quel momento
<è una cosa mia>mi giustificai sapendo che non era per niente vero
Mi sollevò la testa dal mento,c'erano veramente pochi millimetri di distanza sta volta,sentivo addirittura il suo respiro caldo sul mio,avevo il cuore a mille e mi continuavo a chiedere perché facesse così
<carina come cosa>sussurrò con il suo sorriso malizioso per poi allontanarsi e andare verso la parte dei fornelli.
<l'acqua sta bollendo comunque>disse indicando il pentolino per poi ritornare a sedersi sul divano
Spensi il fuoco,misi il tè nella tazza e aspettai che si raffreddasse un po' per non scottarmi.
Non ho la minima idea del perché Lauren si fosse comportata in quel modo pochi minuti fa. Era..strano,la situazione che lei aveva creato era strana.
Ero veramente così imbarazzata in quel momento,mi aveva vista arrossire per niente praticamente,cercavo di non guardarla negli occhi perché mi mettevano in soggezione e lei lo aveva capito e mi costrinse a guardarla,l'avevo a pochi millimetri di distanza e non riuscivo a parlare e le sarò sembrata una stupida... Era normale che una ragazza si comportasse così con un'altra ragazza?
Non so se Lauren facesse parte della lgbt perché non sono mai girate voci riguardo le sue relazioni almeno credo...Cioè se a Lauren piacessero le ragazze e ci stesse provando con me?
Non me la dovrei neanche fare questa domanda,a me non piacciono le ragazze quindi si prenderebbe solo un palo in faccia e lei lo sapeva.
Finii di bere il mio tè e mi rimisi seduta sul divano insieme a Lauren,lei stava guardando il telefono e subito mi venne in mente ieri,il like a quella maledettissima foto,cambiai espressione in un'attimo in quel momento
<Camila..>mi chiamò
<si?>
<iniziamo ora che dopo ho da fare?>chiese mettendosi il telefono in tasca
<va bene,vado a prendere le cose e ritorno>
Andai in camera mia,solo ora mi accorsi del casino che c'era e che era meglio rimanere in soggiorno.Presi il libro di matematica,un quaderno e l'astuccio,poi scesi di nuovo giù
<vuoi che ti ripeta le cose dell'altra volta?>chiesi appoggiando tutto sopra il divano
<va bene>
Le rispiegai tutto il casino dell'altra volta cercando di trovare parole più semplici e mostrandole degli esempi,le robe dell'altra volta le aveva capite ma ora toccava spiegare altri due argomenti nuovi,non tanto difficili.
Quindi,dopo una ventina di minuti iniziai a spiegare i due nuovi argomenti,e mi dava la sensazione che lei già le sapesse queste cose,ma semplicemente non aveva voglia di farle bene.
Questa ragazza ha la mente troppo pensierosa e profonda per pensare a cose banali come le equazioni o le cose che si imparano a scuola.
Io la capivo,eccome se la capivo,voleva pensare e pensare tutto il giorno,voleva vivere nella sua mente anche se la spaventava un po'.
Tutti abbiamo paura di pensare troppo per quel che la nostra mente nasconde,tutti hanno una parte oscura e tutti abbiamo paura di finirci con troppi pensieri.
Lei era una di quelle ragazze che aveva imparato fin da subito a mostrare un finto sorriso,a mostrarsi interessata quando doveva nonostante fosse da tutt'altra parte,a nascondere tutto a tutti.
Era come se già la conoscessi,sono sicura che fosse così,glielo si leggeva negli occhi.
Però penso che nessuno nasca così,perciò perché era così?
<è giusto o sbagliato?>chiese Lauren passandomi il quaderno,la stavo osservando per tutto questo tempo mentre pensavo..spero non se ne sia accorta
<è....giusto>sorrisi
<quindi per oggi ho finito?>
<si..aspetta,ti devo ridare la felpa>dissi ricordandomene
Ieri sera l'avevo lavata e messa ad asciugare nell'asciugatrice,per fortuna ne mio padre ne mia madre l'hanno vista se no chissà che pensieri si sarebbero fatti.
Andammo tutte e due in camera mia,io preferivo che lei rimanesse giù perché non volevo che vedesse il mio casino in camera ma pazienza,me ne farò una ragione
<non sei poi così ordinata eh?>disse appena entrò
<è solo oggi così>mentii
Aprii l'armadio e presi la sua felpa,appena mi girai per dargliela lei si era seduta sul letto
<tieni>dissi dandogliela
<grazie>
Avevo troppe domande da farle e visto che si era seduta mi chiesi perché non potevo fargliene solo una
<ti posso fare una domanda?>
<dimmi>
<rispondimi sinceramente,perché non hai fatto nulla in quel momento? Sembrava che non sentissi nulla>
<vedi...Sentire le sue unghie che lentamente si conficcavano nella pelle e sentirne il bruciore,respirare a fatica e guardarlo negli occhi nonostante questo,è la sensazione più bella del mondo>rispose alzandosi
Ero a dir poco affascinata dalle parole che aveva detto,aveva appena descritto delle cose dolorose con una semplice frase:
"la sensazione più bella del mondo."
Non mi spostai di un millimetro dal momento in cui si era alzata,non m'importava la distanza,continuavo a pensare solo alla sua risposta.
Senza accorgermene portai la mano su uno dei lividi che le aveva lasciato,sfiorandolo per non farle male.
"La sensazione più bella del mondo",continuai a ripetermi mentre osservavo quel colore violastro.
Alzai finalmente lo sguardo sui suoi occhi,vedevo che continuava a passare lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi,allora non ero l'unica.
Di colpo iniziavo a sentire caldo,il cuore che batteva troppo forte,non mi sentivo più le gambe e non riuscivo più a ragionare.
Ero paralizzata.
Lauren si avvicinò lentamente,non indietreggiai,non la allontanai,non feci nulla. Lasciai che appoggiasse le sue labbra sulle mie,riuscivo solo a sentire milioni di brividi attraversarmi il corpo,sentivo come uno zoo nello stomaco,non stavo capendo niente. Riuscivo solo a sentire le sue labbra morbide e calde sulle mie,era un semplice bacio ma sentivo troppe cose.
Mi staccai di colpo,tutta questa situazione era strana,io non sono come lei,io non la voglio in quel modo
<a..a me non piacciono le ragazze>dissi,il suo volto non mostrava nessuna emozione,sembrava vuota
<okay>disse poi con una risatina che non mi sarei aspettata in quel momento,ma che significava "okay"
<che significa?>chiesi infastidita
<che non m'interessa>rispose
<ma..tu mi hai baciata>
<dovrebbe significare qualcosa?>disse sempre con quel suo sorriso fastidioso
<no,ma perché l'hai fatto?>domandai
<ne avevo solo voglia>rispose prendendo la felpa che prima aveva appoggiato sul letto
<ah..>riuscii solo a dire
<ora devo andare>disse guardando l'orario dal telefono,mi sorpassò velocemente ed io la seguii a ruota
<ciao Camila>
<ciao>sussurrai quasi
Ancora mi mancava il fiato,non dal bacio,ma dalle parole che aveva detto.
Ammetto che ci sono rimasta male ma andiamo,chi non ci sarebbe rimasto male? A quelle sue parole si aggiungeva il suo sguardo,non le importava del bacio,non ha significato nulla per entrambe,non gliene fregava niente..Aveva solo voglia,come mi aveva detto... Mi ricordava tanto Austin così.
Era assurdo come cambiava atteggiamento,da fredda e vuota a provocante e scherzosa,da provocante e scherzosa ad arrogante e menefreghista.
Riusciva a controllare le sue emozioni,riusciva a decidere cosa provare o non provare all'istante,riusciva a cambiare troppo facilmente.
Era lunatica.
Pensavo di sapere cosa stesse provando,pensavo di saper riconoscere cosa c'era dietro ad ogni suo sguardo,ma la verità è che non ci capivo niente e forse mi fermavo alle apparenze.
Non dovevo passare così tanto tempo a pensarla.
Forse era arrivato il momento di smettere di provare a capirla,soprattutto dopo che mi ha baciata oggi,non deve stare nei miei pensieri.
Lauren Jauregui mi aveva baciata,più me lo ripetevo e più mi sembrava irreale.
Era stato uno sbaglio,ma lo sbaglio sapeva un po' di menta e aveva una morbidezza unica.
Lo sbaglio ti faceva stare bene,in pace con te stessa. In un paio di secondi quello sbaglio mi fece dimenticare tutto.
Ma rimaneva uno sbaglio,un errore.
Non dovevo più provare quelle sensazioni,erano troppo strane e mi sentivo a disagio. Le odiavo.

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