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La felicità,un emozione così preziosa che dura attimi prima di distruggersi per una qualche sciocchezza. Non mi sono mai chiesta cosa si provasse ad essere felici,quando si è felici non ci si concentra sulle sensazioni che si provano,giusto? Uno si accorge di essere finalmente felice e si gode l'attimo. Mentre io volevo essere felice per concentrarmi sulle sensazioni,volevo saperle descrivere davvero,volevo descrivere ciò che sentivo a livello fisico ed emotivo. Così quando sarò triste potrò ricordarmi di quelle sensazioni e forse stare un po' meglio.
Il mio problema,era quello di non saper distinguere la felicità da un momento di semplice distrazione. Era difficile.
Pensavo a ciò mentre aspettavo una risposta da parte di Shawn,gli avevo scritto se volesse uscire oggi perché volevo chiedergli scusa di persona.
Ogni tanto mi giravo a guardare Lauren,stava facendo colazione seduta nel bancone della cucina mentre guardava il telefono.
Mi arrivò finalmente un suo messaggio,mi aveva risposto che sarebbe venuto alle 11.
<Lauren oggi devi andare da Lucy?>le chiesi
<si,perché?>
<perché devo uscire con Shawn e non mi andava di lasciarti a casa da sola>
<hai risolto con lui alla fine?>
<no,volevo parlargli di persona>
<cosa ti ha dato fastidio ieri?>domandò
<cioè?>
<ieri hai detto che lui ti ha dato fastidio,non mi hai detto niente alla fine,che ha fatto o detto?>
<non voglio parlarne,vado a farmi una doccia>
Lauren non aggiunse altro,sapeva che non avrei detto nulla e ancora una volta non era andata dritta al punto.
Volevo evitare di parlare di ieri,di quel strano fastidio che provavo,quella era una cosa che dovevo tenere per me.
Una volta dentro la doccia,mi concentrai sull'acqua bollente che scorreva sulla mia pelle. Quel leggero bruciore piacevole che ti avvolgeva tutta,fin quando non vedevi il vapore intorno a te che ti dava una sensazione di solitudine,una bella solitudine.
Avevo letto da qualche parte che farsi la doccia bollente era visto come un piccolo gesto di autolesionismo,non so se fosse vero o no,ma nel caso fosse così forse è per questo che piace alla maggior parte delle persone.
Tutti tendono ad autodistruggersi in qualche modo,no?
Dopo qualche altro minuto uscii dalla doccia,misi l'intimo e stavo per iniziare ad asciugarmi i capelli quando Lauren entrò in bagno senza neanche bussare.
Il mio primo impulso fu quello di cercare di coprirmi con l'asciugamano,non ero nuda ma non mi volevo far vedere lo stesso.
<hey Shawn è giù che ti aspetta,ci hai messo un po' a farti la doccia>disse
<dieci minuti e sono pronta,comunque bussa prima di entrare>dissi facendola ridere anche se non so che ci fosse di tanto divertente
<e non ridere>aggiunsi
Lei chiuse la porta e venne verso di me,mi tolse l'asciugamano che stavo reggendo per coprirmi facendomi sentire in soggezione,non volevo farmi vedere così da lei come da nessuno.
<tranquilla,ci siamo solo noi>disse
Aveva lo stesso sguardo di quando stava per cominciare a parlare di qualcosa che aveva capito e non vedesse l'ora di dirlo.
<Lauren..Mi vergogno>bisbigliai
<lo so,colpa della foto eh? Colpa di tutti quei commenti quando è girata su instagram,pure i complimenti non ti piacevano,giusto? Ti sentivi in colpa con te stessa,uno schifo,delle volte ti guardi allo specchio e ricordi tutte quelle parole,un insieme di parole che ti tormentano ogni volta che ti osservi. Hai paura di quello che possa pensare la gente,paura di essere giudicata di nuovo,paura di sentirti un completo schifo di nuovo. È strano come da una semplice foto si emanano una serie di piccole conseguenze,non trovi?>
Riusciva a comprendere veramente cosa avevo passato,non lo diceva come se fosse una cosa ovvia,lo diceva come se lo avesse vissuto lei.
Non sapevo che altro aggiungere,aveva già detto tutto lei ed ero rimasta colpita come al solito dal suo modo di parlare e capire le cose.
Lauren mi prese il viso con entrambe le mani e si avvicinò per baciarmi la fronte,arrossii per colpa di quel gesto così semplice
<sei bellissima>disse poi
Quella frase,quella maledetta frase si trasformò in un eco nella mia testa.
Era così bello sentirselo dire con quel tono delicato e sincero,mi rassicurava.
<grazie>riuscii a dire solo  
<dovresti sbrigarti ora,Shawn è ancora giù che ti aspetta>disse allontanandosi
<si lo so>
Lei annuì ed uscì dal bagno,finalmente potevo riprendere a respirare normalmente.
Mi guardai allo specchio ed osservai ogni centimetro di me,come aveva detto Lauren,mi ricordai di tutti quei commenti.
Tutti vogliamo cercare di piacere agli altri,vogliamo cercare di raggiungere degli standard di bellezza dati dalla società: naso leggermente all'insù,denti dritti,sopracciglia fatte,labbra non troppo grandi ma neanche troppo piccole,niente brufoli o macchie,vita stretta ma non troppo,pancia piatta o con gli addominali,per le ragazze spalle non grandi,seno non troppo abbondante....C'è un'infinità di cose da dire,o meglio,che gli altri hanno da dire.
Tutte queste cose sono false perché pure le modelle e le nostre celebrità preferite molte volte non rispettano i canoni di bellezza di oggi,eppure rimangono bellissime.
La cosa più bella di una persona era vederla accettare le proprie insicurezze senza paura di essere giudicato,questa era una piccola vittoria della vita.
Prima della foto non ci pensavo così tanto al mio aspetto fisico,c'erano delle parti che mi piacevano di più rispetto ad altre. Per colpa di quei commenti ho iniziato ad odiare le parti che mi piacevano e a odiare ancora di più quelle che mi piacevano di meno.
Dovevo cercare di accettarmi,di nuovo.
Una volta finito di asciugarmi i capelli,mi vestii abbastanza pesante per il troppo freddo e scesi giù.
C'erano Shawn e Lauren che stavano parlando,ma smisero non appena mi videro scendere dalle scale
<ciao>salutai Shawn
<hey>
Dev'essere successo qualcosa tra lui e Lauren,erano entrambi molto seri e percepivo una certa tensione
<beh a dopo Lauren>le dissi
<a dopo>
Loro due non si salutarono nemmeno,uscimmo di casa e per una lunga via non aprimmo bocca.
Non sapevo da dove iniziare,chiedere scusa era un qualcosa di difficile.
<Shawn...mi dispiace per ieri,ho esagerato>dissi cercando di rendere la mia voce più sincera possibile
<si ma io non dovevo scherzare in quel modo,è anche colpa mia,poi Lauren prima mi ha detto che ci sei rimasta male>
<ti ha detto qualcos'altro?>
<le ho spiegato che stavo solo scherzando e lei mi ha risposto che non importava e non dovevo più farti stare male,è ridicolo che lei mi dica queste cose,ci ho passato pochi minuti e la trovo insopportabile>
Mi morsi il labbro inferiore per trattenere un sorriso,immaginare che gli aveva detto quelle cose mi faceva sorridere.
Era come se mi guardasse sempre le spalle ultimamente,non mi stava accanto o non mi faceva intendere niente,ma sapevo che c'era.
<non parlare così di lei se non la conosci>
<non c'è bisogno di conoscerla per sapere ancora di più che è una stronza arrogante>
Lui sembrava molto arrabbiato ed era strano vederlo così,ma pur vedendolo così nervoso continuava a sembrarmi un bambino a cui avevano rubato la palla.
Era abbastanza permaloso e continuare questa discussione non aveva senso,perciò non dissi nient'altro,dovevo solo trovare un altro argomento di cui parlare.
<che ne dici se andiamo a pranzare da qualche parte?>chiesi
<ho lasciato la macchina davanti a casa tua,ritorniamo o andiamo a piedi?>
<va bene anche andare a piedi>
Siamo andati a pranzare in un ristorante cinese,il primo che abbiamo trovato perché eravamo già stanchi di camminare,dopo siamo andati in giro per Berkeley. Questa città non aveva nulla di speciale,non posso dire che non mi piacesse vivere qua perché comunque era una piccola città tranquilla. L'unica cosa negativa è che,essendo una piccola cittadina,le voci girano molto più velocemente dato che tutti conoscono tutti.
Passarono ore e ci fermammo in vari negozi dove provavamo le cose più strane che riuscissimo a trovare e ci scattavamo delle foto,eravamo abbastanza imbarazzanti tutti e due. Nel mentre mi chiamò mio
padre per sapere che stavo facendo e per raccontarmi in breve cose sul lavoro che io non riuscivo a capire,ovviamente ho dovuto mentirgli e gli dissi che stavo studiando per un interrogazione.
Uscire con Shawn non è stato così male come pensavo e la tensione che c'era all'inizio se n'era andata. Mi sono divertita,cercavo di non pensare a niente soprattutto a ciò che Shawn aveva detto riguardo a Lauren sta mattina.
Però mi sorgeva sempre una domanda in quei momenti dove scherzavamo,potevo considerarmi felice? O erano solo momenti di distrazione?
Chi sarebbe riuscito mai a comprenderne la differenza? Sono due cose così simili...
Da piccoli non era così e non so nemmeno come ci sono arrivata a pormi queste domande,non è la prima volta che me le faccio.
I succhi diventavano alcolici,i baci si trasformavano in sesso,le finte sigarette che ci facevamo con la carta per scherzare diventavano reali,il dolore più grande che provavamo era solo quello di un ginocchio sbucciato,la guerra era solo un gioco...
E pensare che non vedevamo l'ora di crescere.
"L'adolescenza è il periodo più dello della vita" dicevano,siamo sicuri che sia così? Insomma,siamo tutti più vulnerabili e fragili ma per quale motivo? Forse perché realizziamo che non esiste un bel lieto fine per nessuno,che tutti noi facciamo parte dei cattivi,che non è tutto rosa e fiori come nelle fiabe.
In quale modo l'adolescenza dovrebbe essere un bel periodo? Perché fai tante cazzate? Per il tuo primo amore? Per le notti passate a ubriacarsi con i propri amici? Ma se ad un adolescente non interessasse tutto questo,che adolescente sarebbe? Uno di quelli noiosi non è vero? Uno degli emarginati.
È così che mi sentivo alla fine,un'emarginata,mi sono sempre sentita così. Ma che ci posso fare,anche questo fa parte del bellissimo periodo adolescenziale.
Lasciando stare questi pensieri,Shawn mi riaccompagnò a casa verso le nove di sera e prima di andarsene,mi lasciò con un dolce bacio sulle labbra.
Appena entrai mi aspettai di non trovare Lauren,ma invece era seduta sul divano e stava guardando la tv
<com'è andata?>chiese appena mi vide
<bene,abbiamo risolto poi Shawn mi ha detto di cosa avete parlato sta mattina>
<non avevo dubbi>
<ammettilo Lauren,ti preoccupi per me>scherzai girandomi dalla sua parte,era bello vederla sorridere
<sai che non lo ammetterò mai>
<in un certo senso l'hai fatto però>dissi facendola ridere
<Camz sei fastidiosa sai?>scherzò
"Camz" mi risuonava in testa,molto meglio di "Mila",era più semplice e detto da lei aveva un non so che di speciale.
<Camz?>ripetei
<per abbreviare>spiegò
<va bene,Lolo>dissi facendola sorridere
<mi piace Lolo>disse per poi ritornare a stare col telefono
Io ero rannicchiata di lato a guardarla,sapevo che la stavo fissando troppo ma non ne potevo fare a meno.Era bellissima.
Non avevo mai guardato nessuno come guardo lei,era difficile ammetterlo ma la differenza era evidente per chiunque mi avesse vista da fuori.
Quando Lucy mi disse "ho visto come la guardi" ed io ho pensato che la guardassi come guardo chiunque altro,in fondo sapevo che non era così.
La guardavo come Shawn guarda me,era un problema forse? Era strano?
Era sbagliato? Era anormale?
Molti l'avrebbero definito tutte queste cose il mio modo di guardarla,ma io la trovavo una cosa innocente.
Non potevo dire che le amiche si guardano in quel modo,per il semplice fatto che io e lei non eravamo amiche,come non eravamo nemiche o semplici conoscenti. Eravamo il nulla.
La domanda era una sola,e al solo pensiero mi sentivo fragile come se le mie ossa si fossero rotte e avessero lasciato dei brividi al loro posto.
<beh io vado a letto>disse d'un tratto
<vai sempre a dormire presto>
<non ho detto che vado a dormire,sto al telefono finché non mi addormento>
Questa era l'ultima notte che passavo con lei,non avevamo parlato molto come mi aspettavo e non mi andava che se ne stesse al telefono a messaggiare con Lucy piuttosto che parlare con me. Avete presente quell'ansia che vi assale prima di fare una determinata domanda o dire una cosa? Quando inizi a farti i conti alla rovescia per poi buttarti e realizzare che finalmente hai parlato? Era quello che stavo per fare
<Lauren,ti da fastidio se dormo con te stanotte?>chiesi
<no,ma perché?>
<ci dev'essere per forza un motivo?>
<va bene..>
Mentre lei andò in bagno,io spensi le luci della casa e andai in camera mia per mettermi il pigiama.
Era normale averle chiesto se potevo dormire con lei? Insomma,volevo avere una delle nostre conversazioni belle e al momento mi sembrava l'unico modo per averla,anche perché domani torneranno i miei genitori e noi dobbiamo andare a scuola,dove Lauren starà con Lucy.
Andai in camera sua pensando che fosse ancora in bagno,invece era lì in piedi che si stava per spogliare.
Rimasi incantata,lei non mi aveva ancora vista ed io restai immobile a guardarla. Si stava togliendo la felpa scoprendo lentamente la pancia,aveva un reggiseno rosso che le metteva in risalto il seno,si abbinava perfettamente alla sua carnagione pallida.
<dovresti migliorare la tua abilità da stolker Cabello>disse d'un tratto
Smisi di respirare e mi sentii andare a fuoco in quel momento,pensavo che non si fosse accorta di me ma forse la stavo fissando troppo.
Buttò la felpa che si era tolta sul letto per poi avvicinarsi a me,che avrei dovuto dirle? Non avevo scuse,ero rimasta lì a guardarla quando me ne potevo benissimo andare o bussare la porta e fare finta che vederla spogliarsi non mi faceva nessun effetto. Invece ho scelto di rimanere come una maniaca a guardarla senza fiatare,una genia insomma
<scusa,non ti stavo fissando da molto,anzi,non ti volevo nemmeno fissare e non so a cosa stavo pensando,si insomma capita no?>dissi con una risata nervosa e iniziando a gesticolare,mi stava mancando il fiato e il fatto che Lauren fosse davanti a me senza un qualcosa sopra non aiutava
<certo,capita>
Chiuse la porta dietro di me e nel fare quel movimento si avvicinò ancora di più al mio viso,lo aveva fatto apposta,voleva solo provocarmi e per quanto sia dura ammetterlo ci stava riuscendo.
I miei occhi ricadevano sempre sulle sue labbra semiaperte,sapevo cosa stava per accadere ma non volevo fermare nulla,non stavolta.
Col cuore a mille e la paura che mi rifiutasse,la baciai,mi mancava avere le sue labbra sulle mie e sentirmi un tutt'uno con lei.
Continuavo a baciarla nel mentre che la spingevo verso il letto,non sapevo quel che volevo fare ma Lauren mi stava assecondando. Mi misi a cavalcioni su di lei,le sue mani stavano viaggiando sotto la mia maglietta spingendomi sempre di più a lei. I nostri corpi erano talmente attaccati che potevo sentire il battito accelerato di Lauren.
Seguivo i suoi movimenti con i fianchi e iniziai a spingere leggermente la mia intimità contro la sua. Tutti quei brividi che partivano dal collo e arrivavano fino alla mia intimità provocando una sensazione di calore,mi faceva impazzire.
Eravamo entrambe senza fiato,ma lei non si fermò e andò a baciarmi il collo,spostai la testa di lato per lasciarle più spazio. Sentivo la sua lingua che passava per una piccola parte del collo per poi succhiare la pelle e lasciare qualche morsetto,provocandomi un leggero dolore piacevole. Mi morsi il labbro inferiore appena mi resi conto di star ansimando troppo.
Ritornò a baciarmi sulle labbra,non mi trattenni e le morsi il labbro inferiore lasciandole sfuggire un piccolo gemito.
Mi fece togliere la maglietta e non esitò nell'andare a baciarmi il petto per poi scendere verso il seno. Sentire il suo calore,il suo respiro affannato,le sue mani che percorrevano il mio corpo...Tutto l'insieme di cose mi faceva impazzire.
Con una mano andò fino al laccio del reggiseno e in quel momento mi chiesi cosa cazzo stavo facendo,di conseguenza tutta la magia del momento,svanì.
Perché devo fare sempre cazzate?
Lauren stava con Lucy ma in quel momento,mentre continuava a lasciarmi baci caldi sul petto,non sembrava affatto e non sembrava che le importasse. Io mi vedevo con Shawn,il ragazzo a cui piacevo,ma nemmeno a me importava di lui in quel momento.
Il problema è che non volevo che smettesse,non mi dava fastidio il suo modo di toccarmi e non mi faceva sentire sporca come quando lo faceva Austin,però non potevo lasciarla continuare.
Perché tutto quello che mi piaceva doveva farmi sentire sbagliata o essere sbagliato?
Le sollevai il viso tenendolo tra le mani,pensava che la volessi baciare perciò si avvicinò ma io la fermai prima
<Lolo questo non doveva succedere,scusa>
<tranquilla,tanto non è stato niente,vero?>
Il modo in cui pronunciò quel "vero?" mi dava l'impressione che cercasse una sicurezza da parte mia,il problema era che non lo sapevo nemmeno io.
<si...vero>risposi
Sentirmi dire che non è stato niente faceva male,perché infondo volevo che significasse qualcosa,ed era questo pensiero sbagliato.
Mi tolsi da sopra di lei,stavo per andare a rimettermi la mia maglietta ma la felpa di Lauren era di certo più calda e più comoda,non le chiesi neanche se le andasse bene perché sapevo che me l'avrebbe lasciata indossare.
<hai preso l'abitudine?>domandò sorridendo
Stava cercando di rendere la situazione meno imbarazzante,come se non fosse successo niente e a me andava più che bene.
<le tue felpe sono più belle>mi giustificai
Mi misi sotto le coperte nel mentre che Lauren indossò la stessa felpa di ieri che aveva usato per dormire,poi spense la luce e si sdraiò affianco a me.
Eravamo una davanti all'altra,ci guardavamo dritte negli occhi avvolte dall'oscurità, entrambe facevamo finta che non sia successo nulla e non ne avremmo mai più parlato.
<come stai?>le chiesi
<non lo so,tu?>rispose pensandoci un po'
<bene..>
Stavo per chiederle il perché di quel "non lo so" ma lei mi interruppe subito
<sai,non credo esista sensazione peggiore del mettere un finto sorriso e fingere che vada tutto bene,per paura di sembrare esagerati nel spiegare perché sta andando male,ma tu non devi avere questa paura con me,se vuoi puoi dirmi cosa c'è che non va>
Mi sembrava irreale che davanti a me c'era una persona a cui importava come stavo e che non giudicava in base alle apparenze,Lucy era davvero fortunata ad avere Lauren.
<ma nulla...È solo che mi sono sentita sempre quella estranea a tutto,quella un po' diversa e mi fa sentire sola e senza nessuno,e in effetti è così,per questo voglio essere come tutti gli altri,come te ad esempio>
<come me?>
<si,sei sempre circondata da persone che ti vogliono bene,ti conoscono in molti,vai a molte feste,avrai fatto un sacco di cazzate con i tuoi amici... Insomma,una vita da adolescente con tutte le prime esperienze>
<beh anche se sono circondata da persone che mi vogliono bene mi sento sola,e comunque penso sia bello non essere come tutti gli altri,come disse una volta Joker:"tutti ridono di me perché sono diverso,io rido di loro perché sono tutti uguali">
Riusciva a farmi cambiare prospettiva in fretta con delle frasi che mai mi scorderò,il fatto che lei si sentisse sola anche se circondata da persone che le vogliono bene faceva stare male me,in un certo senso mi sentivo in colpa per aver dato per scontato che non si sentisse sola dato che era circondata da persone che le volevano bene.
Il telefono di Lauren iniziò a squillare,lei si girò per prenderlo e rimase a fissare quella schermata con su scritto "lucy" e una sua immagine. Rimase a fissare lo schermo per un paio di secondi per poi spegnere il telefono.
<perché non hai risposto?>chiesi
<non ho voglia di parlarle>rispose rimettendosi come prima
<come mai?>
<ci siamo viste questo pomeriggio,ci siamo scritte dopo e mi è passata la voglia di parlarle,dopo un po' diventa noiosa e appiccicosa>
Mi senti un po' rasserenata,sapere che Lauren pensasse quelle cose di lei mi faceva stare meglio. Volevo dirle che Lucy era fortunata ad averla,ma mi sembrava una cosa avventata.
<perché stai con lei? Insomma,io non vi ho mai viste insieme nemmeno a pranzo e da un giorno all'altro vi mettete insieme>
<non stiamo insieme,almeno non secondo il mio punto di vista,comunque passare il tempo con lei mi piace,mostra un lato di se che gli altri non conoscono quando sta con me ed è bello,poi è simpatica e mi piace il fatto che sia gelosa e che si preoccupi di me>
Ed io che mi aspettavo una risposta come
"in realtà la vedo più come un passatempo",invece no...Faceva male,avrei voluto piangere ma sorrisi,se era felice così non ci potevo fare niente.
Questa notte ero stata una persona egoista,non avevo pensato a come ci sarebbero potuti rimanere Lucy e Shawn se sapessero quel che è successo tra me e Lauren. M'importava sopratutto di Shawn,se lo avesse saputo non mi avrebbe più guardata con gli stessi occhi,non mi avrebbe più parlata e lui era l'unico con cui potevo parlare sempre.
Ma continuavo a ripetermi che essere egoisti qualche volta andava bene,quindi perché non poterlo essere un'ultima volta?
Annullai la poca distanza che c'era tra di noi,me ne sarei pentita ma quello era un problema che doveva ancora arrivare.
Il nostro era un bacio semplice,non volevo approfondire le cose e nemmeno lei.
Era una frase banale da dire,usata da molti,ma baciarla era come ritornare a respirare. In un certo senso mi sentivo completa e questa era la sensazione migliore.
Finito il bacio,la guardai negli occhi aspettandomi che dicesse qualcosa,invece rimase in silenzio.
Volevo essere al posto di Lucy,volevo avere le sue attenzioni,i suoi abbracci,volevo poter prenderla per mano senza che risultasse una cosa strana,volevo passare più tempo con lei,volevo indossare sempre le sue felpe,volevo essere il motivo per cui sorrideva,volevo farla stare bene,baciarla ogni volta che volevo senza sentirmi in colpa...Volevo essere sua.
Mi davo fastidio e provavo un odio per me stessa solo perché non riuscivo ad ammettere queste cose,volevo trattenere questi sentimenti che ritenevo sbagliati. Ma ora,l'unica cosa sbagliata,è che non potevo baciarla sapendo che era fidanzata e che avevo detto a Shawn che iniziavo a provare qualcosa per lui.
Se mi mettessi al posto loro,sarei distrutta nel sapere che la ragazza che mi piace mi ha tradita o che non prova le stesse cose che provo io.
Per questo mi sembrava da egoisti,ma cazzo,al momento era l'unica cosa che potesse rendermi felice e farmi dimenticare il resto.
La felicità non dura così tanto,forse è per questo che la confondiamo con la distrazione.
Pensare a queste cose e averla davanti nel mentre mi faceva stare ancora più male.Mi girai dall'altro lato,sentii subito il braccio di Lauren cingermi la vita e portarmi più a se.
Non me lo aspettavo,Austin non mi aveva mai abbracciata così quindi ero abbastanza sorpresa. L'ultima cosa che sentii prima di addormentarmi,furono le labbra di Lauren che si poggiarono sul collo,lasciandomi una scia di brividi in tutto il corpo.

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Scusate l'assenza ma in questo periodo ho molto da fare,anyway sto continuando a scrivere e non lascerò la storia a metà lol :)

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