Io e Lauren stavamo andando a scuola a piedi,faceva freddo ed io avevo ancora la sua felpa addosso,mi aveva detto che potevo tenerla e così ho fatto.
Stamattina mi aveva svegliata con dei grattini sui fianchi,erano rilassanti e piacevoli per questo non mi alzai subito ma aspettai un'altro paio di minuti per farlo. Lei aveva il solito mezzo sorriso di chi cercava di non sorridere,mentre io non riuscivo nemmeno a trattenermi un pochino e sembravo un ebete.
Indossavo anche una sciarpa,perché guardandomi allo specchio avevo notato un paio di segni che mi aveva lasciato ieri Lauren. Li avevo osservati a lungo ricordandomi ogni momento di ieri sera,mi piacevano quei segni rossastri sul mio collo. È sempre stato visto come un segno di appartenenza,di possesso ed è per questo che molti la trovano una cosa personale e da fare in altri punti.
Io,per ora,non sapevo come vederli,potevo vederli come dei semplici segni da niente oppure potevo attribuirgli un'importanza illudendomi un po'.
Fatto sta che oltre ad aver messo una sciarpa,li avevo coperti anche con del fondotinta per sicurezza.
Lauren tirò fuori dalla sua giacca di pelle un pacchetto di sigarette e un accendino,secondo me faceva schifo fumare di prima mattina.
Teneva appena la sigaretta tra le labbra nel mentre che cercava di accenderla,poi aspirò,chiuse gli occhi e rilasciò una nuvola di fumo che mi fece tossire.
Lei mi guardò sorridendo,lasciandosi sfuggire una piccola risata
<hai mai provato?>domandò
Quella era una domanda che mi avevano fatto molti amici di Austin,avevo sempre risposto di no e che non volevo nemmeno provarci,ma potevo rispondere diversamente sta volta
<no,posso provarci?>
Lauren guardò attentamente la sigaretta mentre si stava consumando,la teneva leggera tra l'indice e il medio,aveva uno sguardo perso,quasi pensieroso
<no,fa male>rispose per poi aspirare e rilasciare un'altra nuvola
<lo so,per questo non dovresti nemmeno tu ma dato che continui a fumare,perché non posso provarci pure io?>
<fa male basta come risposta>
Non mi piaceva quella risposta,la trovavo insensata e so per certo che dietro c'era qualcos'altro,ma comunque sia,continuare a chiederle il perché non mi avrebbe portata da nessuna parte e in realtà non so nemmeno il vero motivo per il quale volessi provare a fumare,non so,forse per sentire cosa si provasse.
In poco tempo arrivammo davanti alla scuola,guardai Lauren che già aveva puntato a Lucy e il suo gruppetto.
Poi guardò me,non mi aspettavo che si girasse così velocemente e non volevo che mi beccasse mentre la guardavo,ma era troppo tardi per guardare altrove e far finta di niente
<quello che è successo,quello che ci siamo dette,rimane tutto tra noi ed è come se non ci fossi mai stata a casa tua,d'accordo?>
<d'accordo>
Mi sorrise e si avvicinò per lasciarmi un bacio sulla fronte,neanche il tempo di dirle un semplice "ciao" che si allontanò.
Si diresse verso la sua ragazza,l'abbracciò da dietro e le lasciò un bacio sulla guancia,poi Lucy le prese la sigaretta dalla mano e fece un tiro. Lauren non le disse niente,non si riprese nemmeno la sigaretta,lei la lasciava fumare ed io non potevo nemmeno fare solo un tiro per provare?
<ma buongiorno Camila>
Tolsi lo sguardo da quelle due e mi concentrai su Shawn,sempre sorridente già dalla mattina presto
<ma buongiorno Shawn,come va?>
<bene,a te invece? Come mai hai la sciarpa?>
<ho un po' di mal di gola>mentii
<mi spiace,comunque ti ricordi di Dinah? Mi ha chiesto se ti va di uscire tutti e tre insieme,sarebbe divertente non trovi?>
<questa sera arriveranno i miei genitori e glielo chiederò,ma credo sarà un si>
<speriamo>
Entrammo appena suonò la campanella,Shawn doveva andare a fare una lezione diversa dalla mia perciò mi ritrovai da sola in classe.
Nella stessa classe entrarono pure Austin e un suo amico che si sedettero vicini,lui mi aveva notata ma era completamente indifferente,sembrava che tra noi non fosse mai successo nulla,è sarebbe bello se fosse stato così.
Dopo un po' entrò il prof,quello di matematica,che già stava scherzando con i ragazzi seduti nella prima fila,tutta questa voglia di scherzare e sorridere di mattina non so dove la trovassero.
Presi il mio quadernino e una penna nera,sentivo il bisogno di scrivere e di buttare giù qualche frase che magari,in un futuro lontano e poco probabile,mi sarebbe servita per produrre una canzone. A me piace cantare,è un qualcosa di liberatorio,una canzone è formata da frasi che ti rapiscono solo se riesci a capirle. Ed io volevo essere una di quelle persone che scrivono quelle frasi accompagnate da una dolce melodia.
Incominciai a pensare a cosa potessi scrivere,l'unica cosa,o meglio,l'unica persona che mi veniva in mente era palesemente Lauren. Beh insomma,come potevo non pensarla dopo tutto quel che ci siamo dette e quel che è successo? Non pensarci era una grande sfida già persa in partenza.
Lauren era un po' più grande di me,se ne andava in giro con una giacca di pelle dalla quale,ogni tanto,tirava fuori un pacchetto di sigarette e un accendino nero,aveva una postura autoritaria e uno sguardo freddo e intimidatorio. I suoi occhi sembravano due pianeti verdi che ti attaccavano al primo sguardo,uno smeraldo così accesso e profondo con varie sfumare,passerei ore a guardarli solo per vedere ogni dettaglio.
Non capivo perché certi pensavano che lei avesse una cattiva reputazione,non parlava molto e non andava a creare litigi inutili,lei osservava e basta. Forse perché fumava e non parlo solo di sigarette,forse perché delle volte si ubriacava fino a non reggersi più in piedi ma insomma,chi non lo fa a questa età?
Lei non aveva una cattiva reputazione ma tutti dicevano il contrario,e questo per lei poteva essere un vantaggio perché così la lasciavano in pace e non la disturbavano.