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Passò una settimana,come previsto non avevo più parlato con Lauren dopo quella notte.
Almeno,però,ho conosciuto ancora di più Dinah...Mi sono anche sfogata con lei. Mi sono lasciata andare perché tenevo tutto dentro da troppo tempo e non mi andava di pararne con Lauren,perché avrei rischiato di dirle tutto,proprio tutto.
Le avevo detto che vedevo Shawn solo come un amico,che non capivo più niente di quel che stava succedendo,le avevo addirittura raccontato di me e Austin. Lei mi aveva tranquillizzata e non aveva chiesto spiegazioni o altro,mi ha lasciata sfogare e basta.
La differenza di come mi sfogavo con Lauren e con Dinah era evidente. Con Dinah ho pianto tutto il tempo,non riuscivo a trattenermi,mi ha vista in condizioni pessime e lei era preoccupata,gentile e dolce con me.
Mentre con Lauren cercavo di trattenermi nel piangere,non volevo che pensasse che fossi debole o che fossi così tanto sensibile,lei con me era calma,seria e quasi indifferente. Credo che mi comportassi in questo modo con Lauren perché volevo dimostrarle qualcosa,per esempio di saper mantenere il controllo.
Comunque,i miei genitori hanno conosciuto Dinah,la considerano una tipa stravagante e molto estroversa,credo che la trovino simpatica ma mi hanno detto di non farmi influenzare da lei,di continuare ad essere seria e concentrata.
Peccato che abita un po' lontano da casa mia,infatti va in un'altra scuola vicino a casa sua. Mi ha raccontato che ha un gruppetto ristretto di amici,perché la maggior parte lì dentro le sta antipatico,e che un giorno me li presenterà.
Iniziavo a fidarmi tanto di lei,ma non ancora al punto di dirle chi mi interessa davvero,temevo che avrebbe potuto dirlo a Shawn. Non per farmi un dispetto o roba simile,ma perché tra loro due c'era un bel rapporto anche se si insultavano spesso a vicenda. Si fidavano tanto l'un l'altro ed è per questo che se avessi detto a Dinah che sono interessata a Lauren,lei glielo avrebbe detto.
Mi sedetti in un tavolo in attesa di Shawn,oggi a mensa c'era meno gente rispetto al solito. Mi sentii osservata,mi guardai attorno per capire chi mi stesse guardando e notai una figura incappucciata che mi fissava.
Era Austin,quando si accorse che lo stavo guardando anche io,si alzò e si diresse verso di me,lasciando i suoi amici senza spiegazioni.
Non avevo paura di lui,non più.
Lui si sedette davanti a me con entrambi i gomiti appoggiati sul tavolo,aveva gli occhi spenti,le occhiaie,le labbra secche e un ciuffo di capelli che gli spuntava dal cappuccio della felpa verde scuro che indossava.
Vederlo in quello stato mi faceva quasi pena,ma si meritava di peggio per quel che mi ha fatto
<ti serve qualcosa?>gli domandai
<mi manchi Camila>sospirò lui
Non feci neanche caso alle parole di Austin,due occhi verdi catturarono la mia attenzione.
Lauren mi stava guardando,cioè,ci stava guardando e sembrava abbastanza attenta e sveglia in quel momento.
Si girò anche Austin a guardarla,io giuro che non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso,continuavo a ripetermi "ancora per un millesimo di secondo" come quando tua madre ti sveglia e tu le dici "ancora 5 minuti".
Mi ipnotizzava,mi piaceva vederla con quell'espressione infastidita e seria
<Camila?>mi richiamò
<si?>
<hai sentito quello che ho detto?>
<no e non mi interessa>risposi schietta
<ti prego Camila,sono cambiato...>
<ma perché non ti trovi qualcun'altra?>chiesi esausta,era sempre la stessa storia,le stesse frasi,le stesse domande,le stesse risposte...Era noioso,patetico e ripetitivo,ma nel rispondergli diventavo anche io così
<perché sei diversa,per me>
<prima che arrivi Shawn,vattene>
<ne riparleremo>disse innervosito
Secondo me doveva aver bevuto o fumato qualcosa,puzzava un po' d'alcol e aveva gli occhi leggermente rossi. Che schifo.
Quando Austin si allontanò,Lauren smise di guardarmi,lo stava tenendo d'occhio.
Lui ultimamente mi sembrava innocuo,non faceva casino,quando lo vedevo non parlava mai con i suoi amici come di solito faceva,non rideva e scherzava più per delle cose banali...Forse era cambiato veramente.
Le persone possono cambiare per qualcuno?
Secondo me possono solo cercare di migliorarsi,ma niente di più,non credo nel cambiamento delle persone.
Vidi Lauren alzarsi e per un'attimo credetti che andasse incontro ad Austin,ma invece si limitò a guardarlo con una freddezza unica.
<che ti ha detto?>mi domandò appena arrivata al tavolo
<nulla,le solite cose>risposi
<che ci fai qui Lauren?>
Ci girammo entrambe,era Shawn,a lui non piaceva la compagnia di Lauren e questo si poteva benissimo notare dal suo sguardo
<fatti i cazzi tuoi>gli rispose lei
<sempre gentile vedo>disse ironico
<dimmi se ti fa o dice qualcosa di male>mi disse prima di ritornare al suo tavolo
<che intendeva dire?>chiese Shawn
<niente..è una cosa tra noi>
<dimmi la verità>
<Austin è venuto qui prima a dirmi le solite cose e poi Lauren si è avvicinata per sapere se mi ha detto qualcosa di male>sospirai
Non mi piaceva raccontargli certe cose,ma non mi piaceva neanche mentirgli perché sarebbe stato peggio
<e che ti ha detto?>
<che gli manco,che è cambiato,che sono diversa dalle altre...Le solite cazzate>
<tu dillo a me se ti fa qualcosa,non a Lauren,lei non saprebbe che fare,va bene?>
<va bene>dissi sorridendogli
Sorrisi per non scoppiare a ridere,sembrava un cucciolo che cercava di difendere il padrone da un cane enorme,faceva tenerezza.
Probabilmente se Austin dovesse farmi del male in qualche modo non lo direi a nessuno dei due,non andrei a piagnucolare da Lauren o da Shawn,starei nella mia stanza e basta.
Lauren si accorgerebbe che c'è qualcosa che non va e quindi finirei per raccontarle tutto dopo un po',ma con Shawn non riuscivo a sfogarmi spontaneamente. Mi sentivo forzata a raccontagli delle cose a volte,solo perché lui voleva a tutti i costi ascoltarmi e cercare di aiutarmi,ma diventava fastidioso così.
Lauren non mi forzava a raccontare i miei problemi e i miei pensieri,io glieli dicevo perché mi andava e lei mi ascoltava. Magari diceva come la pensava lei,con delle frasi che mettevano i brividi per quanto erano profonde.
Ma non cercava di tirarmi su di morale,di essere positiva o di cercare di risolvere un mio
problema come faceva Shawn. Non faceva queste cose perché sapeva che non mi aiutavano e che non m'interessavano.
Era un suo dono questo di saper ascoltare le persone senza essere curiosa e intromettersi negli affari degli altri. Lei stava in silenzio e io mi lasciavo andare,forse perché non mi metteva pressione o ansia ma rispettava i miei tempi. Li rispettava perché non era interessata a saperli,o forse era solo una mia sensazione.
È vero che avrei dovuto parlare di questo con Shawn,che mi sento un po' obbligata a sfogarmi con lui,ma ero esausta di tutto ormai.
Lasciavo che si comportasse come se stessimo insieme perché tanto a me non fregava nulla e sapevo che prima o poi sarebbe finita.
Non mi allontanavo da lui quando magari mi voleva tenere la mano,baciarmi o abbracciarmi,non mi cambiava niente. Più che altro,se a Lauren avesse dato fastidio,mi sarei allontanata da lui per non rovinare il rapporto tra me e lei. Ma a Lauren non dava fastidio,non sembrava gelosa o infastidita quando ci guardava,aveva di meglio da fare.
A lei dava fastidio solo quando mi si avvicinava Austin,ma penso che se qualcun'altra fosse stata nella mia situazione,si sarebbe comportata allo stesso modo.
Pensai che forse,per poter attirare la sua attenzione,dovessi ritornare a parlare con Austin così sarebbe stata più attenta a me.
Era una cosa stupida da fare,non avrei attirato solo l'attenzione di Lauren,ma soprattutto quella di Shawn e questo avrebbe portato ad un sacco di conflitti. Avrei sentito certi commenti dal resto della scuola orribili,poi non ero in buoni rapporti con gli amici di Austin quindi peggio ancora.
Ero consapevole che quell'idea era una grandissima cazzata per attirare la sua attenzione,ma era solo un'idea.
E riflettere sul fatto che per attirare le sue attenzioni dovessi ritornare a passare del tempo con Austin,mi faceva stare male.
Non so perché tendessi a distruggermi in questo modo,so che una cosa andrà male ma la faccio lo stesso,so che devo smettere di pensare a cose  che mi fanno star male ma non ne posso far a meno. È come quando qualcuno va sott'acqua e fa fatica a risalire per via della pressione dell'acqua che ti spinge giù,solo che più vai a fondo e più rischi di non tornare su.
Così,semplicemente,affoghi e muori.
Si dice che è quando tocchi il fondo che hai modo di risalire,beh...Questo detto non fa per me,io l'ho toccato da un po' il fondo e ancora non vedo il modo per risalire.
Ma poi ho davvero bisogno delle sue attenzioni? Ho davvero bisogno di ricevere attenzioni in generale? Ho davvero bisogno di sentirmi dire che sono importante?
Si,credo di si,credo di aver bisogno di questo.
Ma sembro una bambina che vuole stare al centro delle attenzioni,una di quelle che vuole tutto per se e che crede che il mondo le giri attorno. E non voglio sembrare questo.
Voglio ricevere delle attenzioni per una volta,non parlo degli abbracci di Shawn che non mi fanno sentire niente,parlo delle parole.
Voglio sentirmi dire che sono importante,ma non come fa Shawn,lui lo dice come se fosse scontato e perde il significato.
Potrei aver bisogno di questo per risalire dal mio fondo e ritornare a respirare.

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Aspettai Shawn all'uscita,ultimamente quello in ritardo ad uscire era lui.
Mi soffermai a guardare una range rover che era appena arrivata,si fermò e dall'auto scese un tipo. Era vestito con dei jeans neri un po' larghi con una catenella al fianco,una maglietta bianca e sopra di questa aveva una giacca di jeans con varie scritture. Portava delle collane,degli occhiali neri,aveva i dreadlocks dei quali certi biondi,si intravedevano dei tatuaggi spuntargli dalla maglietta ed era un ragazzo di colore. Mi intimidiva quel tipo.
Dopo un paio di secondi vidi Lauren camminare nella sua direzione,pensavo che stesse andando da Lucy dato che era lì vicino con delle sue amiche,ma invece andò dal tipo.
Salutò il ragazzo con un bacio sulle labbra,si dissero qualche cosa e lei non sorrideva affatto,così come il ragazzo.
Vedendo quella scena mi ricordai di quando Lauren mi raccontò che i genitori volevano farle conoscere un ragazzo,Tyrone se non sbaglio,suppongo che dovrebbe essere lui.
Certo che non me lo immaginavo così,vestito in quel modo e con dei tatuaggi,pensavo fosse più elegante e perfettino.
E ancora una volta,mi ritrovavo a guardarla mentre se ne andava con qualcuno che non ero io,è vero che era forzata a stare con lui,ma faceva comunque male
<perché la guardi in quel modo?>
Era Austin che mi aveva parlato,non mi girai per guardarlo,restai ferma con gli occhi puntati su Lauren e Tyrone che salivano in macchina.
<che vorresti dire?>chiesi
<sembra che ci sei affezionata,ma non vi ho mai viste parlare>
<non ci sono affezionata,è solo che non ho mai visto quel ragazzo quindi li stavo guardando>
<come vuoi>
Dopo aver detto quella frase,lo vidi scaraventarsi a terra,spinto da qualcuno e quel qualcuno era palesemente Shawn.
<devi starle lontano testa di cazzo!>gli urlò contro,Austin si rialzò appoggiato più su una gamba rispetto all'altra. Non perse tempo e gli si scagliò contro facendolo cadere all'indietro,lo prese per il colletto alzandogli la testa per poi sbatterla violentemente per terra.
<Austin lascialo andare!>gli urlai spaventata
Non avevo il coraggio per cercare di fare qualcosa,era preso dalla rabbia e avrebbe fatto del male a chiunque avesse provato a fermarlo.
Shawn non aveva la forza per toglierlo di dosso,ci provò in tutti i modi ma Austin gli diede un pugno in piena faccia facendogli sbattere di nuovo la testa a terra. Iniziò a perdere sangue dal naso e prima che gli potesse tirare un'altro pugno,due ragazzi,amici di Austin,corsero per fermalo. Gli urlarono di calmarsi mentre lo allontanarono,lui provò però a liberarsi senza riuscirci. Shawn provò ad andargli ancora contro ma un'altro ragazzo lo fermò prima.
Li allontanarono,gli amici di Austin gli parlarono ma lui non toglieva lo sguardo dagli occhi di Shawn,e viceversa.
Andai da Shawn senza curarmi del ragazzo che gli stava parlando per tranquillizzarlo,lo abbracciai forte e lui fece lo stesso. Fece un lungo respiro e sentii i suoi battiti del cuore rallentare e ritornare alla normalità.
<grazie per averlo allontanato>dissi al ragazzo
<non c'è di che>sorrise lui e se ne andò
Mi voltai verso Shawn,non solo aveva il sangue che gli scendeva dal naso,ma aveva anche un taglietto sul labbro superiore,aveva lo zigomo rosso e anche da lì usciva un po' di sangue,era ridotto male.
<perché stavi parlando con lui?>chiese
<questo non importa,era tranquillo e si vedeva,non dovevi provocarlo>
<scusa>bisbigliò
<tranquillo,l'infermiera della scuola dovrebbe essere ancora là,ti accompagno da lei>
Mentre lo accompagnavo in infermeria mi accorsi che non avevo pianto. Stavo solo guardando la scena,ero spaventata e preoccupata,ma non abbastanza da sentire il bisogno di piangere.
Non era stato come lo scontro fra Lauren ed Austin,quel giorno avevo più paura perché eravamo solo noi tre,non c'era nessun altro a cui chiedere aiuto,lui la stava strozzando e Lauren non faceva niente per fermarlo.
Sebbene era stato Austin ad averle fatto più male,chi aveva il controllo quel giorno era senza dubbio Lauren.
Mentre Shawn non controllava le sue azioni,reagiva senza pensare prima,sprecava energie per cercare di colpirlo. Poi c'erano dei ragazzi,praticamente tutti li guardavano senza fare niente e certi li riprendevano come deficienti,però per fortuna sono intervenuti quei tre ragazzi a separarli. Quindi no,non avevo paura che gli potesse succedere qualcosa di grave,se la sarebbe cavata.
Tutto questo solo perché Austin mi aveva parlato,senza avvicinarsi troppo e senza fissarmi,anche lui guardava i due vicino alla range rover.
<posso sapere di cosa stavate parlando?>mi chiese Shawn,quando arrivammo davanti alla porta dell'infermeria
<non ricordo in realtà,è successo tutto così in fretta e sono ancora spaventata>mentii
Bussai alla porta,nella speranza che Shawn non aprisse più bocca perché già quella che avevo detto era una scusa di merda,dubito che ci credesse. Ma per mia fortuna,l'infermiera aprì subito,si spaventò nel vedere Shawn così e si affrettò a farlo sedere sul lettino.
Non mi andava di lasciarlo solo,scrissi a mia madre che sarei rientrata a casa un po' più tardi e che le avrei spiegato tutto.
Shawn mi guardava come se mi volesse ancora chiedere cosa ci eravamo detti io ed Austin.
"Perché la guardi in quel modo?"
Non lo so Austin,non me ne rendo neanche conto,ma perché tu non la guardi in quel modo? Mi stupisce come quegli occhi non ti facciano effetto,la strana tra i due non sono io.
Avrei voluto rispondergli così.

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