22

254 16 5
                                    

Mi svegliai sentendo un leggero peso sul petto,era Lauren,dormiva abbracciata a me.
Neanche il tempo di svegliarmi che già mi assillava il pensiero di non vederla più.
Ma non era una cosa importante al momento,piuttosto dovevo pensare a come avrei fatto a farla uscire di casa senza che i miei la vedessero.
<Lolo>bisbigliai scuotendola
<mh?>
<dovrai uscire presto se non vuoi che i miei ti vedano>
<che ore sono?>
<le sette meno venti più o meno>
Chiuse gli occhi,sospirò e poi si alzò dal letto.
Andò a guardarsi allo specchio come prima cosa,mi alzai anche io e mi venne naturale mettermi dietro di lei per abbracciarla.
Guardando quel riflesso di noi mi dimenticai che effettivamente non stavamo insieme,lei mi faceva vivere una bellissima illusione quando stava con me. Potevo baciarla e farle altro quando volevo,potevo dirle tutto quello che mi veniva in mente,in poche parole trattarla come se fosse la mia ragazza
<stiamo bene insieme,non credi?>
<no,non credo>
Potevo fare tutto questo ma lei non provava nulla per me,si divertiva e basta,le piaceva la mia compagnia..ma non nel senso che avrei voluto io.
Mi allontanai per spogliarmi dato che dovevo farmi la doccia,diciamo che ero un po' triste e allo stesso tempo arrabbiata con lei,ma dal modo in cui mi guardava pensai di approfittarne
<vado a farmi una doccia,per caso..vuoi..>
<cosa?>
<lo sai>
La presi per mano,aprii la porta di camera mia e guardai a destra e a sinistra come se dovessimo attraversare una strada.
La portai in bagno e chiusi la porta a chiave,poi feci partire il getto d'acqua e subito dopo mi fiondai su Lauren,lei dovette fare qualche passo indietro per non farci cadere.
Le tolsi la felpa e il reggiseno,lei tolse il mio e dopo di che mi fece indietreggiare fino ad arrivare alla doccia,sentii l'acqua bollente ma quando toccai il muro mi si ghiacciò la schiena.
Mi fece girare e mi spostò i capelli da un lato baciandomi il collo e le spalle mentre con le mani andava a toccarmi il seno portandomi verso di se. Mi mordeva il collo e la clavicola con più aggressività,non era esagerato,era un dolore piacevole.
Incominciavo a non capirci più niente,avevo il respiro affannato e non si riusciva a respirare per il troppo vapore intorno a noi.
Mi rigirai e ribaltai la situazione mettendo lei contro il muro,la palpavo da per tutto,facevo scorrere le mani lungo la sua schiena sicuramente lasciandole dei lunghi graffi,spingevo i suoi fianchi contro i miei con più forza,mi eccitava sentire il suo corpo che strusciava contro il mio.
<sei mia>sussurrai mettendole una mano al collo,le piaceva quando lo facevo
<fammi sentire qualcosa e sarà così>
Sentirla ansimare al mio orecchio mentre diceva questo mi faceva venire ancora più voglia di lei.
Sapeva quel che faceva,sapeva che lo faceva bene e questo significava avere il controllo.
Avrebbe potuto ribaltare la situazione in un'attimo,per quel che mi riguardava,io ero già andata e mi sarei lasciata fare di tutto da lei.
Feci scendere la mano fino alla sua intimità,lei fece lo stesso e nello stesso momento iniziammo a stimolarci a vicenda,toccandoci il clitoride. Lei spostò le dita verso l'entrata e feci la stessa cosa,entrammo nello stesso momento,seguivo i suoi movimenti andando allo stesso ritmo.
La sentivo ansimare e gemere,speravo che il rumore dell'acqua ricopriva almeno un po' quei suoni.
Iniziammo ad andare più veloce,sentivo che stava per arrivare,Lauren mi tappò la bocca per quanto forte stavo iniziando a gemere,avrei dovuto fare la stessa cosa con lei ma non ci stavo capendo un cazzo.
<brava..così>ansimò
Avevo la mano ancora poggiata sul suo collo e sentii il bisogno di stringere qualcosa per non urlare il suo nome,finii per graffiarle il collo scendendo fino al petto.
Sentii le dita stringersi,Lauren inarcò la schiena e fu letteralmente come un esplosione di colori per entrambe,lei si lasciò sfuggire un urlo e sentii sulle dita un liquido caldo che si mescolò subito dopo con l'acqua bollente.
Entrambe non riuscivamo a respirare,ma io provai comunque a baciarla,mi bruciavano anche le labbra ormai.
<mija! tutto bene là dentro?>
Mi venne un infarto sentendo mia madre,guardai Lauren,aveva uno sguardo divertito e stanco allo stesso tempo.
<si,ora esco!>
Mi appoggiai al suo petto per un paio di secondi,mi girava la testa e non mi sentivo le gambe,mi sembrava di essere fatta.
<forse non è stata una buona idea>le dissi
<già ma non mi dispiacerebbe continuare>
<anche a me ma non possiamo,quindi devi uscire,in quell'armadio ci sono degli asciugamani>
Quando lei aprì le ante della doccia entrò dell'aria fredda che mi aiutò a riprendermi un po',lei uscì e io mi lavai velocemente corpo e capelli.
Perché ogni cosa che facevo doveva finire col pentirmene,ero incazzata con lei perché sapeva che si sarebbe trasferita anche se non era ancora certo e non me lo aveva detto,in più sembra che non gliene freghi un cazzo.
Uscii dalla doccia e guardandomi allo specchio notai i graffi che mi aveva lasciato e un segno all'inizio del collo,non immagino quanti segni le avrò lasciato io dato che ci ero andata più pesante.
Mi asciugai i capelli e misi un asciugamano intorno al corpo,cercai di coprire il più possibile il segno con del fondotinta e andai in camera mia dove trovai Lauren che si guardava un po' in giro,guardava foto,libri,poster...Come se fosse la prima volta che si trovava là.
Notai,infatti,i due segni che le avevo lasciato sul collo insieme a dei graffi rossi che partivano appena sotto la mascella e scendevano a nascondersi sotto la felpa che indossava.
<vuoi qualcosa per coprirli?>le chiesi
<no e poi sarebbe abbastanza difficile coprirli>rispose capendo subito di cosa stessi parlando
<come vuoi,dovresti asciugarti i capelli>
<ora vado>
Mi tolsi l'asciugamano e mi vestii mettendomi una felpa col cappuccio per cercare di coprire ancora di più il segno.
Non so,mi aspettavo che Lauren venisse per provocarmi nel mentre,ma invece no,ci rimasi un po' male...Anche se l'avrei respinta comunque perché mi dava fastidio.
Lei si asciugò i capelli in pochi minuti ed io l'aspettai in camera perché giù non potevo scendere dato che c'erano i miei.
<sai che mi devi aspettare più o meno mezz'ora in macchina,non preferisci andare subito?>
<tanto non ho niente da fare comunque,ti aspetto,fai con calma>
<va bene,allora andiamo giù e ti dico quando andare>
Quindi,scendemmo giù arrivando nell'atrio,intravedevo mia madre in cucina mentre mio padre non c'era.
Feci segno a Lauren di andare,la vidi uscire dalla porta senza fare troppo rumore
<Camila?>
Mi girai di scatto sentendo la voce profonda di mio padre
<va tutto bene?>
<si sì,stavo..andando giusto a mangiare>
<ah..e come mai sei già pronta? di solito ti svegli un po' più tardi>
<non avevo molto sonno>risposi
Andai a tavola accompagnata da mio padre,sentivo che sospettava qualcosa dal modo in cui mi guardava,mi metteva ansia.
<devi dirci qualcosa?>domandò mia madre mettendo i patti in tavola
<no..perché?>
<così,per chiedere,come va con Shawn? È da un po' che non ci parli di lui>
<abbiamo avuto una piccola discussione>
Vidi mio padre irrigidirsi con uno sguardo omicida
<ti ha fatto qualcosa?>chiese lui
<no no,non è niente di grave poi,ci vorrà solo un po' di tempo e si risolverà tutto>
Avevo un sorriso poco convinto in faccia,come il resto dei miei sorrisi che gli rivolgevo,ma ai miei genitori bastava questo tipo per rassicurarli e togliersi un peso di dosso
<ti sei fatta male nella doccia?>chiese mia madre
<si,ho sbattuto..cioè,mi sono fatta male sbattendo la testa contro il muro>inventai
<chissà che gonfiore che ti verrà allora>
<eh già...>
Mangiai poco ma lentamente,giusto per prendere un po' di tempo dato che ero già pronta,poi mi lavai i denti e andai in camera mia per prendere quello che mi serviva.
Notai che Lauren si era scordata il telefono sul comodino,perciò lo presi e vidi una notifica da parte di Lucy, "buongiorno Laur<3".
"Laur"..È così che la chiamava,chissà se Lauren chiamasse Lucy in un modo diverso.
Non mi infastidì quel messaggio...Okay,forse un po',ma pensavo al fatto che lei aveva scritto quel messaggio mentre Lauren ed io lo facevamo nella doccia,quindi era tutto apposto.
Uscii di casa trovando la macchina di Lauren già in moto che mi stava aspettando
<ti sei dimenticata il telefono e ti ha scritto Lucy,comunque>
Le passai il telefono e andò sulla loro chat,dovevo farmi i cazzi miei ma leggere qualche loro messaggio per distruggermi e pensare che non sarò mai abbastanza per lei,mi sembrava molto meglio.
Come prima cosa notai l'orario in cui si erano scritte gli ultimi messaggi
<vi siete scritte anche di notte?>chiesi
<si..tu dormivi>
Giusto,mi sembra giusto,io ieri mi sono addormentata mentre piangevo abbracciata a lei e lei scriveva alla sua ex. Giustissimo.
<perché le hai lasciato il visualizzato?>
Le chiesi riferendomi al fatto che l'ultimo messaggio di Lucy,prima del buongiorno,fu un "mi manchi".
<lo ha scritto quando mi sembrò che stessi per piangere di nuovo,quindi non le ho risposto subito e mi sono dimenticata..ti ricordi che stavi sognando?>
<no,strano>
Partimmo e nel mentre cercai di pensare a cosa avevo sognato ma non mi veniva in mente nulla,chissà perché non ci ricordiamo nessun sogno o tendiamo a dimenticarlo in fretta.
<potevi risponderle>le dissi
<non mi va di mentirle>
<non ti manca?>
<no e poi ci dobbiamo vedere dopo,le devo dire che mi trasferisco,beh..dovrei dirlo a tutti in realtà>
<sono l'unica che lo sa?>
<per ora>
Arrivammo davanti alla scuola giusto un paio di minuti prima che suonasse la campanella.
Mentre camminavamo le nostre mani si toccarono e mi imbarazzai subito,non so perché,comunque decisi di prenderla per mano e lei me lo permise.
Era una bella sensazione,solo che passando davanti a tutte quelle persone mi veniva l'ansia.
Sentivo che tutti ci guardavano anche se non era così,mi sentivo a disagio e provai le stesse cose che provavo all'inizio. Ero pronta?
Solo quattro persone sapevano che mi piacciono anche le ragazze,compresa Lauren. Erano persone che conoscevo e sapevo che non mi avrebbero giudicato per questo,tranne Austin ma lui è un caso a parte.
Ma che lo venissero a sapere tutti,compreso i miei genitori,mi faceva mancare il respiro.
Non interessava a nessuno ma ero sicura che avrebbero avuto qualcosa da dire,solo per colpa di quella foto mi consideravano una puttana e se poi gireranno voci su me e Lauren,sentirò frasi come "ha cambiato sponda ora" oppure "è proprio una troia,si fa tutti quella".
Dopo tanto tempo,risentii di nuovo un peso sul petto e un nodo alla gola dall'ansia.
No,non ero pronta.
Abbassai lo sguardo e fissai le nostre mani che si tenevano,era questo quel che volevo,e allora perché mi sentivo così strana e sbagliata?
No,forse non avevo imparato ad accettarmi.
<hey Lauren>
Rialzai lo sguardo accorgendomi che davanti a noi c'era Normani,la sua amica,guardò anche me col sorriso,il che era strano dato che l'ultima volta che mi ha rivolto la parola era schifata
<poco fa Lucy mi ha chiesto di te>disse entusiasta dopo
<Lolo,io vado>l'avvisai prima che la sua amica potesse continuare
<ci vediamo dopo,se vuoi>
Io annuii,rivolsi un ultimo sguardo pure a Normani,non sapevo se salutarla o no,credo che sarebbe stato strano perciò non lo feci.
Detto sinceramente,non mi interessava che si dovevano vedere,tanto sarebbe partita.
Però,ora che ci pensavo,avevo solo paura che appena Lucy lo saprà,vorrà passare tutto il tempo con Lauren.
Più ci pensavo e più mi convincevo che dovevo farmi da parte.
Stavo camminando e mi fermai giusto in tempo per non andare a sbattere contro qualcuno,o meglio,contro Shawn. Questo mi ricordò la prima volta in cui ci siamo incontrati.
<ciao Shawn..possiamo parlarne?>chiesi approfittando del momento
<devo andare in classe>
<per favore>
<fammi indovinare,ti dispiace,ti fa stare bene e non è colpa tua,vero?>
<e ti voglio bene>aggiunsi
<sono le solite cazzate e poi non sembra che ti dispiaccia,ti ha lasciato un bel regalino la ragazza eh?>disse indicando il collo
Coprii il segno con la mano,pensavo che non si notasse dato che era nascosto dalla felpa
<non cambiare argomento>
<senti..lasciami stare>
Se ne andò e non feci nulla per fermarlo,non sapevo che altro dirgli,stavo diventando patetica nel ripetergli sempre le stesse cose.
Farà i salti di gioia quando saprà che Lauren se ne andrà per sempre,e solo in quel momento riprenderà a parlarmi,ne ero certa.

-

Diciamo che la giornata poteva anche andare meglio,l'ultima ora avevo fatto una verifica di letteratura e,dato che stavo pensando completamente ad altro,sono sicura che sia andata una merda.
Camminavo lungo il corridoio mentre guardavo il telefono,Dinah mi scrisse se mi andava di uscire stasera ed io accettai.
Sentii due mani appoggiarsi sui miei fianchi perciò mi fermai,era lei,Lauren,c'erano poche persone e stavano tutte andando verso l'uscita,tranne noi.
Non riuscivo a vederla senza pensare che se ne sarebbe andata,mentre a lei non gliene fotteva un cazzo evidentemente
<Lauren puoi starmi lontano?>
Mi guardò in modo strano
<perché? ieri volevi..>
<so quel che ho detto e grazie,ma credo sia meglio che tu vada da Lucy prima di partire per sempre,così creerai problemi a lei e non a me>
Avevo parlato senza pensare,solo dopo mi resi conto di ciò che avevo detto,ma a primo impatto non m'interessava
<ah..okay,come vuoi>
Lo faceva apposta,per forza,mi faceva incazzare apposta se no non me lo saprei spiegare il perché si comportasse in questo modo
<a te non frega un cazzo vero?>
<ma non sto dicendo nulla>
<appunto,a te non frega mai un cazzo,tu parti Lauren e a te dispiace solo che dovrai ricominciare tutto da capo,non te ne frega un cazzo di me,Lucy o i tuoi amici>
<senti pensala come vuoi>
<ti odio Lauren,te lo giuro,ti odio con tutta me stessa e non vedo l'ora che tu te ne vada>
Alzai la voce,non riuscivo più a capire cosa fosse giusto o sbagliato,sentivo solo un nodo alla gola e speravo di non mettermi a piangere
<c'è altro?>
<sei una stronza insensibile e menefreghista che non sa lasciarsi andare e ha paura dei suoi stessi sentimenti,sei fredda,vuota,indifferente e incapace di provare qualcosa>
D'altronde,quando si è arrabbiati è molto più facile esprimersi e dire la verità.
Estrasse dalla tasca una piccola busta trasparente e me la porse,dentro vedevo una piccola collana che aveva come ciondolo un piccolo sole
<questa è per te,ti ho pensata quando l'ho vista e a quel nostro discorso sul palazzo,del sole e della luna...Mi ero quasi dimenticata di averle prese,capisco se non la vorrai mettere,ma almeno tienila>
Guardai quella collana e mi sentii tremendamente in colpa.
Lei avrebbe dovuto insultarmi,avrebbe dovuto dirmi che mi odia,doveva farlo dopo tutto quello che le ho detto.
Quelle furono le sue ultime parole prima che se ne andasse e beh...Stava a me decidere se quella sarebbe stata la nostra ultima conversazione,stava a me decidere perché sapevamo entrambe che lei mi avrebbe lasciato stare,mi avrebbe dato spazio,troppo spazio.
Ero sola in mezzo al corridoio con una collana in mano e i sensi di colpa per averle detto tutte quelle cose,che bene o male,erano vere.

angel of deathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora