Nessuno nota la tua tristezza,nessuno nota le tue lacrime,nessuno nota il tuo dolore ma tutti notano i tuoi errori.
È strano come la gente inizi ad interessarsi e a parlare di te sebbene non ti conosca,dopo che hai fatto un solo errore,come se quell'unico errore definisse la persona che sei.
Sono Camila Karla Cabello Estrabao,il mio errore? Aver inviato un "nudes" ad Austin,ormai il mio ex ragazzo.
Lui ha inviato la mia foto ai suoi amici,e in un'attimo la mia foto è arrivata a tutta la scuola e chissà a chi altri.
Sinceramente non credo nemmeno sia stata tutta colpa mia,io e lui stavamo insieme e se gli mando una foto un po' "spinta" non deve mostrarla a nessuno,ne durante una relazione e ne dopo,è una questione di rispetto e privacy. Ma forse lui è troppo stupido per capirlo e io troppo cogliona per essermi messa con uno come lui.
Se prima avevo poche amicizie,alla fine false,ora non avevo niente,ero completamente sola.
I miei genitori appeno lo hanno saputo erano incazzati,sia con me che con Austin.Mi hanno detto di tutto e di più e credo proprio che abbiano ragione,sono stata davvero cogliona ma la colpa è di Austin.
Ogni volta che vado da qualche parte e qualcuno mi guarda,provo una vergogna assurda e vorrei solo sotterrarmi,vorrei non esistere in quei momenti.
Almeno nella foto indossavo l'intimo,ma questo è completamente irrilevante alla fine.
Mi faccio schifo.
Oggi sarei pure dovuta rientrare a scuola dopo ciò che è successo,e dovrò affrontare tutto da sola,come al solito.
Prima di questa storia ero solo una brava ragazza fidanzata con uno dei "popolari"della scuola,tipo classica coppia dei film americani,banale...
<vuoi che ti diamo un passaggio noi?>chiese mia madre entrando in camera
<no>risposi solo
<va bene,sei già pronta?>
<si>sospirai
<inizia ad andare allora>disse e poi se ne andò
Sbuffai e mi alzai dal letto,presi lo zaino e prima di andarmene salutai i miei genitori.
Appena fuori casa,alzai il cappuccio della felpa,misi gli auricolari e misi "Hope" di Lucidious.
Ho una paura tremenda di entrare a scuola.
Sò che dovrei pensare "ma che me ne frega" ma non ci riesco,mi vergogno troppo,in più non ho molta autostima e il giorno che ne ho avuta un po' ho fatto una grandissima cazzata.
Dopo una decina di minuti arrivai davanti alla mia più grande paura del momento.
Vidi tutti che iniziarono ad entrare,ma io aspettai prima un paio di minuti,avevo un'ansia assurda e volevo sotterrarmi.
Mi feci coraggio e iniziai ad incamminarmi,all'entrata c'era la segreteria dalla quale presi il fogliettino degli orari e poi mi toccò attraversare i corridoi. C'era ancora gente,alcuni iniziarono a fissarmi,certi sussurravano qualcosa a sottovoce,certi ridevano ed altri mi squadravano e basta.
Abbassai lo sguardo immediatamente e mi diressi nell'aula di scienze. Appena entrai,il prof mi guardò in modo davvero imbarazzato,credo abbia visto la foto anche lui.
La mia scuola non si curava di queste cose e perciò non avevano preso provvedimenti per Austin
<buongiorno>dissi e andai a sedermi nel banco infondo senza badare a chi avevo in classe.
Nemmeno il tempo di prendere il quaderno che un tipo davanti a me,mi passò un bigliettino.Lo aprii e c'era un disegnino:la ragazza inginocchiata e il ragazzo in piedi davanti a lui con i pantaloni calati,e si,avete capito di che disegnino si trattava
<coglione>gli dissi strappando il bigliettino
<Austin mi ha detto cosa facevate nello spogliatoio,e ora che sei libera,perché non farlo con me eh?>
<con Austin non ho mai fatto nulla,e non farei mai nulla con te,pervertito di merda>
<ragazzi,smettetela di parlare>ci riprese il prof,non mi sono nemmeno accorta che avesse iniziato a parlare
Il ragazzo si girò finalmente dalla sua parte,e io mi lasciai andare sul banco non ascoltando nulla di ciò che stava dicendo il prof,è solo la prima ora e io voglio già sparire.-
Attraversare un corridoio sembrava una cosa così semplice,ma non quando le persone intorno a te ti guardano con uno sguardo schifato o malizioso
<hey Mila,non mi saluti?>
Mi si gelò il sangue a sentire quella voce,quella merda di voce,mi girai ritrovandomi la persona che mi ha rovinato l'adolescenza
<cosa vuoi?>chiesi
<nulla,solo chiarire>
<Austin,possiamo chiarire dopo?>
<ah vuoi dire in privato eh? Hai l'intimo nero in pizzo come nella foto? No perché mi piace molto sai?>disse e nel mentre gli altri intorno iniziarono a ridere
<senti vaffanculo non c'è un cazzo da chiarire,sei solo un pezzo di merda>
Mi girai e aumentai il passo facendomi spazio tra tutti quei ragazzi
<e tu sei la mia troietta>sentii dire da dietro,non mi fermai per rispondergli,era completamente inutile,qualunque cosa gli avrei detto lui avrebbe tirato fuori questa cosa dandomi della troia.
Non capisco come potesse piacermi uno così,all'inizio non mi chiamava troia,all'inizio era simpatico e si insomma,mi sembrava un bravo ragazzo,e invece col cazzo.
Sentivo gli occhi inumidirsi sempre di più,non volevo scoppiare a piangere davanti agli altri perciò mi diressi nel primo bagno che trovai.
Appena entrai c'erano delle ragazzine più piccole di me,saranno state delle primine,quando mi videro se ne andarono bisbigliando e ridendo,alla faccia della solidarietà femminile.
Poi c'era anche un'altra ragazza che si stava lavando le mani,era un po' più alta di me,capelli corvini e la pelle candida.
Era Lauren Jauregui,una delle ragazze più popolari qui.
La osservai dallo specchio,forse ero rimasta troppo tempo a guardarla là in piedi
<beh? Che hai da guardare?>disse d'un tratto
<s-scusa>balbettai
Una volta asciugatesi le mani,si girò e si avvicinò a me squadrandomi da capo a piedi,aveva quei occhi color smeraldo che ti mettevano in soggezione appena li guardavi
<allora,come ci si sente ad essere la troietta della scuola?>disse facendomi venire ancora più voglia di piangere,infatti mi scappò una lacrima che,però,asciugai subito
<ti metti pure a piangere? Avanti Cabello,mostra un po' di palle>
<fanculo Lauren!>le urlai spingendola
<vedi di darti una calmata e smetti di piangere,non mostrati così vulnerabile>disse quasi con tono menefreghista e poi se ne andò
Ma perché nessuno mi capisce? Soprattutto una ragazza dovrebbe capire,capire e sostenere in una situazione del genere e non chiamarmi troia.
Mi guardai un'attimo allo specchio,avevo gli occhi lucidi e rossi,le guance leggermente arrossate e i segni delle lacrime passate.
Mi sciacquai il viso con dell'acqua calda,poi mi riguardai allo specchio e feci un gran respiro,devo fregarmene di loro.
Pensai al fatto che Lauren mi aveva detto
"non mostrati così vulnerabile" e aveva ragione su quello,mi ripresi un po' e mi decisi ad andare a lezione.
-
Avevo tranquillamente fatto un'ora di inglese e un'ora di matematica,nessuno in quelle due ore mi aveva insultato,ricevevo solo i soliti sguardi e basta.
Ora dovevo andare a mensa,ma ovviamente io non ci andavo là dentro,io andavo a pranzare fuori da scuola con il pranzo a sacco.
Di solito a pranzo mi mettevo sempre al tavolo di Austin a parlare con i suoi amici,mi stavano simpatici pure loro,che illusa. Mentre ora sono seduta sotto un'albero a mangiare un panino da sola,e non c'è nemmeno il sole,anzi,credo che si metterà pure a piovere tra un po'.
Adesso che ci penso,dopo avrò motoria,ma come si fa a mettere educazione fisica dopo pranzo? Cioè io vomito.
Per fare qualcosa presi il mio quadernino e la penna dallo zaino,di solito scrivo molte cose qua ma disegno anche,la maggior parte sono pezzi di canzoni che inizio o che prendo da canzoni che mi attirano particolarmente.
Sinceramente non sapevo cosa scrivere e da dove iniziare,ma avevo voglia di farci qualcosa.
La prima cosa che mi venne in mente era lo sguardo di Lauren,non so perché ma mi era rimasto impresso nella mente.
Inizia a fare la bozza degli occhi e poi ad evidenziare le parti giuste,aggiunsi le ombre,le ciglia e colorai le pupille di un verde chiaro sfumandolo con quello scuro.
Non venne uguale al suo sguardo reale ma gli si avvicinava,era uno sguardo particolare.
A distrarmi dai miei pensieri fu una gocciolina che mi cadde sulla punta del naso,ecco,l'avevo detto che si sarebbe messo a piovere.
Misi velocemente la penna e il panino mezzo mangiato nello zaino mentre mi tenni il quadernino in mano,e velocemente rientrai dentro la scuola,è stato abbastanza inutile cercare di far tutto velocemente dato che due secondi dopo da quella goccia si era messo a diluviare.
Avevo i capelli e i vestiti un po' bagnati,non avevo un cambio e non conoscevo nessuno che mi potesse prestare qualcosa,cazzo.
Lasciai perdere dato che la campanella era suonata,e mi diressi direttamente negli spogliatoi della palestra.
Appena entrai sentii le voci di Lauren,Normani e un'altra ragazza,stavano ridendo e parlando ma non capivo di cosa.
Appena le vidi,cioè,appena vidi e sentii Lauren ridere era come se le mie ossa si rilassassero tutto d'un tratto,rendendomi molle e di conseguenza mi cadde il quadernino. Attirai la loro attenzione e lo sguardo di Lauren si concentrò immediatamente su di me.
<ma da dove sei uscita?>disse Normani con un'espressione un po' disgustata,beh ero fradicia anche io al suo posto avrei avuto la stessa reazione
<ero fuori e ha cominciato a piovere>risposi a bassa voce e guardando per terra
<che hai detto?>chiese l'altra ragazza
<non si capisce un cazzo quando parla questa,eppure ha il coraggio di mandare nudes>sentii poi dire sempre dalla stessa ragazza,risero entrambe,cosa che mi ferii molto.
<vuoi una felpa Cabello?>
Sentii la voce roca di Lauren e subito mi vennero dei brividi,rialzai immediatamente lo sguardo a quella domanda piuttosto inaspettata da parte sua
<se..se per te va bene,si>balbettai
<ragazze andate dentro,vi raggiungo tra un po'>disse Lauren alle altre,loro annuirono,mi rivolsero un ultimo sguardo e se ne andarono.
Rimanemmo solo io e lei.
Dall'armadietto prese una felpa e si avvicinò troppo velocemente a me.
<però,cara Camila Cabello,voglio una cosa in cambio>disse
<ovvero?>chiesi avendo un po' paura della risposta
<dovrai farmi tutti i compiti,senza lamentarti>disse decisa
<...va bene>sospirai
<davvero? Solo perché ti presto una felpa?>disse sorpresa
<si,tanto non...non ho nulla da fare>balbettai mentre la guardavo negli occhi,mi metteva in soggezione il suo sguardo
<giusto,ora che tu e Austin vi siete lasciati non ti serve più fare i nudes e mandarglieli,oppure hai tempo anche per quello però lo mandi ad altre persone?>
Okay,mi voleva solo provocare,volevo risponderle a modo come avrei fatto con Austin,ma con lei non ci riuscivo,almeno non come avrei voluto,sotto i suoi occhi sembravo solo una bambina indifesa
<senti lascia stare per la felpa troverò qualcun altro>dissi esausta,non avevo voglia nemmeno di risponderle,ero stanca di tutto,feci per andarmene ma lei mi prese l'avambraccio prima che mi potessi girare,sentii subito dei brividi e guardai la sua mano a contatto con la mia pelle,poi la guardai negli occhi e la tolse
<tieni>disse porgendomi subito dopo la felpa
<è tutta tua,per ora>continuò appena la presi
<grazie>
<se vuoi ti lego anche i capelli dopo,così non sembreranno tanto bagnati>disse,mi stupii del suo cambiamento d'umore di tipo un secondo
<...va bene>accettai
Lei si mise seduta sulla panca,tirando fuori dal suo zaino il telefono,non mi guardava perciò mi tolsi velocemente la felpa bagnata e misi la sua.
Era morbida,calda,larga e profumava di lei.
Si stava bene con la sua felpa addosso.
Ad un certo punto sentii una mano che prendeva i miei capelli,ebbi subito paura e mi girai immediatamente,anche Lauren si spaventò per il mio movimento improvviso.
Avevo paura di essere toccata da tutte le parti,soprattutto così senza preavviso,mi ricordava quando Austin voleva approfondire i nostri momenti diciamo così,e non era una cosa che mi piaceva.
<scusa,non pensavo ti spaventassi così facilmente>disse con una voce che mi fece tranquillizzare subito
<fa niente>dissi
<porta indietro la testa>disse,ed io lo feci
Mi raccolse i capelli,aveva un tocco davvero delicato,me li portò in sù e li legò con un elastico e ne prese un altro per "arrotolare" la coda fino a formare una cipolla.
Andai a guardarmi allo specchio,e devo dire che i capelli non sembravano poi tanto bagnati,la cipolla mi stava pure bene
<grazie>dissi girandomi nella sua direzione
<di niente,dopo ti passo i compiti,non sono tanti>
<okay>sospirai,non avevo altra scelta..
<andiamo?>chiese ed io annuii
Uscimmo dallo spogliatoio ritrovandoci subito in palestra,notai immediatamente Austin che scherzava con dei suoi amici mentre il prof spiegava qualcosa di incomprensibile,non so per quale motivo ma mi girai per cercare sicurezza negli occhi di Lauren,ma lei era già andata dalle sue amiche.
<quindi,per iniziare fate tutti cinque giri di campo>disse il prof e si sentii subito un lamento da parte di tutti
<sbrigatevi>aggiunse poi
Iniziarono tutti a correre,compresa me,feci a malapena mezzo giro ed ero già morta,probabilmente perché fin ad ora avevo dato solo un morso ad un panino.
Finiti i cinque giri,il prof decise che dovevamo giocare tutti a basket solamente perché c'erano Austin e Nick che giocavano nella squadra della scuola e quindi li voleva vedere giocare,bah.
Austin e Nick erano i capitani,e ognuno sceglieva chi volesse in squadra,io fui chiamata da Austin e non ci volevo credere.
Disse esattamente "scelgo la mia Camila" quel "mia" mi dette veramente fastidio,io non sono di nessuno e non appartengo a nessuno.
Alcuni rimasero in panchina,il prof aveva detto loro che avrebbero giocato,ma sapevamo tutti che non sarebbe fatto così,meglio per loro.
Nella mia squadra c'erano Austin,Normani e altri due ragazzi,mentre nell'altra Nick,Lauren,l'amica di Lauren che mi pare si chiamasse Katy da quanto avevo sentito prima,e un'altro ragazzo.
Il prof lanciò la palla in aria e sia Nick che Austin saltarono per prenderla,alla fine la prese Nick e da lì iniziò il gioco.
Lui passò la palla al ragazzo che cercò di avanzare lanciando poi la palla di nuovo a Nick,che si ritrovò di fronte ad Austin,lui in un'attimo gliela prese subito e cercò di lanciarla a me,prima che la potessi prendere Lauren saltò e la prese al volo correndo subito verso il canestro,passò la palla a Nick e lui fece canestro.
Passò così un'ora,una lunga e noiosissima ora in cui dovevamo lanciare la palla per fare canestro.
Io ero esausta e avrei chiesto al prof una pausa prima o poi,gli altri non sembravano così tanto stanchi nonostante avessero corso decisamente più di me. Avevo troppo mal di testa e un vuoto nello stomaco per cercare di correre ancora,quindi me ne stavo in un lato aspettando che mi passassero la palla per poi lanciarla ad Austin e lui faceva canestro,e questa cosa funzionava.
Lauren passò la palla al ragazzo che cercò di avanzare ma Normani,non so come,gliela rubò subito lanciandola ad Austin che anche lui cercò di avanzare verso il loro canestro,Nick gli si mise davanti cercando di rubargli la palla,Austin non fece attenzione a Lauren che gli arrivò da dietro e in un secondo gli rubò la palla,non pensavo fosse così brava
<corri!>mi sentii urlare da Austin
Lauren stava correndo verso il canestro,e ad un certo punto tutto rallentò,vidi tutti correre da una parte all'altra del campo mentre Lauren stava già arrivando al canestro.Mi convinsi di poterla fermare quindi corsi il
più velocemente possibile,stavo quasi per arrivare ma rallentai,mi girava la testa e mi sentii debole tutto d'un tratto,iniziai a vedere dei puntini fino a non vedere e sentire più nulla.
-
Sentii una mano poggiata sulla mia fronte,e lentamente aprii gli occhi,vidi sfocata l'infermiera della scuola
<tesoro ti sei svegliata finalmente>disse con tono gentile,non capivo assolutamente nulla e cercai di alzarmi
<ei tranquilla>sentii riconoscendo subito quella voce
<ma..c-che è successo?>chiesi rimettendomi sdraiata
<sei svenuta per un po',hai avuto un calo di zuccheri>rispose l'infermiera
<devi mangiare qualcosa>aggiunse
<per forza?>chiesi
<direi di si>rispose Lauren
<ti vado a prendere qualcosa alla machinetta>disse l'infermiera ed uscii,lasciando me e Lauren da sole
<tu che ci fai qui?>chiesi girandomi dalla sua parte
<quando sei svenuta il prof aveva detto ad Austin di portarti in infermeria,ma non mi sembrava il caso lasciarlo andare da solo con te così,quindi ti ho portata io e non ho voglia di rientrare in palestra>spiegò
<grazie>le dissi,lei mi sorrise guardandomi negli occhi e sentii dei brividi improvvisi.
L'infermiera entrò subito dopo con dei biscotti e dell'acqua,mi misi seduta portandomi la mano sulla tempia per il mal di testa
<ecco qua tesoro,ti sentirai meglio dopo>disse l'infermiera appoggiando tutto sopra il lettino affianco a me,lei andò a sedersi nella sua scrivania controllando dei fogli,mentre io iniziai a mangiare i biscotti e Lauren stava al telefono.
Mi chiedevo per quale motivo restasse ancora qui,e sopratutto perché sembrasse così gentile con me,sta mattina mi ha chiamata troia e le sono sempre stata antipatica,come tutti del resto.
Però oggi quando mi ha prestato la felpa e mi ha legato i capelli,aveva dei modi di fare gentili,diversi dal solito. Forse era così solo perché mi toccava fare i suoi compiti...
<ma il prof di motoria sa che siamo ancora qui? O almeno,è passato a vedere la situazione?>chiesi e lei fece una risatina
<a quello non gli interessa,figurati se passa a vedere la situazione>rispose e non aveva tutti i torti
<senti,perché mi hai aiutata? Sta mattina mi hai chiamata troia>
<preferivi essere aiutata da Austin?>
<no...Grazie>risposi così anche se non ottenni una risposta valida alla mia domanda,ma vabbè,ero esausta.
<ti lascio i miei compiti qui,domani me li devi ridare prima della seconda ora nell'aula di matematica,devo andare Cabello>disse appoggiandoli affianco a me
<ciao Lauren>la salutò l'infermiera
<ciao>disse,io la guardai andarsene e piano piano richiusi gli occhi,tra un po' sarebbero venuti a prendermi i miei,oggi è stata una giornata di merda.