15

296 18 3
                                    

Mi è sempre piaciuto stare da sola,mi piace la tranquillità ed il silenzio,mi piace starmene per i fatti miei,magari a leggere un libro,scrivere o ascoltare musica. Prima di stare con Austin era tutto tranquillo,le uniche cose di cui mi preoccupavo erano le interrogazioni e qualche volta le discussioni con i miei genitori. Nel mentre che stavo con lui invece,ero circondata da tante persone,c'era sempre tanto rumore e non avevo più tempo per me stessa.
Quel gruppo di persone non mi piaceva molto anche se erano abbastanza simpatici,erano tutti falsi,ma stavo con loro principalmente per Austin,poi ai miei genitori piaceva l'idea che avessi trovato degli "amici".
All'inizio sembrava che ci tenessero a me,mi dicevano che mi volevano bene e che ero simpatica e mi facevano un sacco di altri complimenti,tutto falso. Le persone che ti fanno credere di volerti bene,anche se poi vivono trattandoti come se la tua presenza non contasse niente,sono le peggiori. Ti fanno illudere di essere importante.
Dopo che è successo quel che è successo,si sono allontanati tutti,onestamente non so cosa mi aspettassi da loro.
Ma alla fine meglio così,mi mancava la tranquillità tra me e il mondo intorno,era tutto così pacifico in solitudine. Rimanere soli per lungo tempo ti crea dipendenza,una volta che vedi quanto è pacifico,non vuoi più aver a che fare con le persone.
Però c'è una bella differenza tra lo stare da soli e il sentirsi soli,la prima è una scelta e la seconda è quando dentro muori. Non puoi contare su nessuno perché non hai nessuno,hai solo te stessa e questo ti deve bastare.
Quando ci si sente soli sembra di soffocare nel silenzio della propria solitudine,inizi a pensare molto e finisci per impazzire,ti guardi allo specchio e sembri un estraneo. Poi,da sola,raccogli i tuoi stessi pezzi e cerchi di rimetterli a posto senza l'aiuto di nessuno.
È un loop.
Ma quando guardi gli altri e noti quante amicizie false abbiano,allora ridi,meglio sentirsi soli che avere false amicizie no?
La solitudine è un qualcosa che mi appartiene fin da piccola,è come un rifugio nella mia mente. Per questo fin da piccola mi sono sentita dire frasi del tipo "non sai divertirti" "sei asociale" "sei noiosa",beh hanno ragione.
Il miglior momento per stare soli con i propri pensieri è nel bel mezzo della notte,quando non riesci più a dormire e resti sveglio immaginando un sacco di cose nel buio della stanza,è tutto tranquillo e niente può disturbarti. C'è talmente tanto silenzio che appena ti muovi,si sente il rumore tre volte di più rispetto a come si sente di giorno.
Volevo vivere quella bellissima solitudine con lei,ma chiedevo troppo.
Allungai il braccio per prendere il telefono dal comodino,cercando di fare il meno rumore possibile. Fui accecata dalla luminosità del telefono e gli occhi iniziarono a lacrimare praticamente subito,in fretta l'abbassai prima che potessi diventare ceca. Andai direttamente su whatsapp,non ci stavo quasi mai se non per scrivere a Shawn ma la maggior parte delle volte ci chiamavamo,poi avevo silenziato dei gruppi per la scuola dove c'erano numeri di persone che neanche avevo registrato, chiedevano sempre spiegazioni o compiti.
C'era ancora la chat con Austin e non avrei sprecato l'intera notte a leggere tutti i nostri messaggi,come avevo fatto altre notti in cui non riuscivo a dormire.
Scrissi il suo nome sulla barra della ricerca e mi apparse subito,c'erano dei vecchi messaggi per le ripetizioni e basta,pensare che tutto è iniziato da là faceva strano.
Il suo ultimo accesso era alle 3.24 e in quel momento erano le 3.37,se fosse ancora sveglia?
Le scrissi direttamente un "sei sveglia?" e inviai senza pensarci due volte,forse stavo prendendo un po' troppa confidenza con lei.
Fissai la chat per almeno un paio di minuti iniziando a pensare che avrei dovuto eliminare il messaggio,quando finalmente vidi che ritornò online e lo visualizzò. In quel silenzio si potevano benissimo sentire i miei battiti del cuore rimbombare nella stanza.
Leggere "sta scrivendo..." iniziava a crearmi ansia senza un motivo apparente,da una parte era bello ma dall'altra sembrava che stessi per avere un infarto.
In meno di due secondi mi rispose con un
"si,è tutto apposto?",nella mia mente viaggiarono un sacco di risposte diverse e dovevo sceglierne una abbastanza velocemente,ne scelsi una semplice "si,solo che non riesco a dormire..". Volevo continuare con un "mi dispiace se ti ho disturbata ma sei la prima persona che mi è venuta in mente a cui scrivere". Avrei voluto scriverle questo perché sapevo che non sarei stata in grado di dirglielo a voce,la scena sarebbe stata una me che si blocca ad ogni parola è diventa balbuziente e una Lauren che non capirebbe un cazzo.
Ma prima che potessi mandarle quel messaggio,me ne arrivò un altro suo
"vuoi scappare dalla realtà?",mi fece sorridere quel messaggio. "e come?" le chiesi,appena lo visualizzò iniziò subito a scrivere e dopo un paio di secondi mi arrivò:"Arrivo tra una decina di minuti,tieniti pronta".
Restai talmente sorpresa che per un'attimo pensai che stesse scherzando,ma non aggiunse nient'altro e comparì l'ultimo accesso di quell'ora.
Spensi il telefono e lo lasciai sul letto,lei sarebbe arrivata fra dieci minuti circa,erano le tre e mezza di notte,i miei dormivano e se mi avessero scoperta mi avrebbero uccisa,l'unico lato positivo è che hanno un sonno più o meno pesante.
Mi alzai facendo scricchiolare un po' il letto,presi solo dei pantaloni neri di una tuta perché stavo già indossando la felpa di Lolo,mi ero presa l'abitudine di usarla come pigiama. Per un'attimo pensai all'idea di scendere dalla finestra,ma probabilmente avrebbe fatto molto più rumore e poi non saprei come risalire. Perciò presi un paio di scarpe nike che avrei messo al piano di sotto e,in punta di piedi,attraversai il corridoio illuminandolo con lo schermo del telefono. La parte peggiore arrivò quando,dopo aver messo le scarpe,dovevo aprire la porta. Decisi di prendere con tutta la mano il mazzo di chiavi e far girare il più possibile il polso,in questo modo non avrebbe dovuto far tanto rumore. Presi le chiavi con me e lentamente aprii la porta,feci molta cautela nel chiuderla e pregai che i miei non avessero sentito nulla.
Appena fuori dalla porta,rabbrividì per il vento fresco che mi passava tra i capelli,forse avrei dovuto prendermi un giubbotto ma non sarei tornata dentro.
Mi misi seduta sul marciapiede,avevo molto freddo e per questo tenevo le mani nella tasca della felpa,mi guardavo intorno ed era bello non vedere nessuno per strada,non sentire rumori,non veder passare macchine e motorini.
Tirai fuori dalla tasca il telefono per vedere se mi avesse scritto qualcos'altro,ma invece niente.
Dopo un paio di minuti vidi in lontananza due fari bianchi,il tempo di alzarmi e lei era già arrivata.
Aprii la portiera e non appena la vidi cercai di nascondere un sorriso,pure lei mi sorrideva e potei notare un luccichio passare nei suoi occhi.
<dove andiamo?>chiesi entrando
<lo vedrai,è da un po' che non ci vado>
Lauren andava abbastanza veloce,tanto in giro non c'era nessuno,faceva uno strano effetto girare in macchina di notte con le strade vuote.
Stava succedendo davvero?
Era venuta a prendermi alle tre e qualcosa di notte solo perché non riuscivo a dormire? Io mi sarei aspettata che ci avremmo scritto tutta la notte ma neanche,non che sarebbe venuta a prendermi.
<e i tuoi?>le chiesi
<non sono a casa,oggi è sabato e di solito partono da qualche parte o vanno a trovare il resto della famiglia,ed io puntualmente non ci voglio andare>spiegò
<come mai?>
<non ne ho voglia più che altro,poi mi piace avere casa libera>rispose
Dopo un paio di minuti,svoltò l'angolo percorrendo un altro po' di metri,e si fermò davanti ad un palazzo buio.
Uscimmo dalla macchina e guardai il palazzo,avevo le vertigini solo guardandolo da giù,mi dava un senso di vuoto e creava ansia.
<che ci facciamo qui?>le chiesi
<vedrai..>
Lei si incamminò all'entrata,si accese la luce automatica che illuminò la porta,Lauren tirò fuori dalla tasca una chiave e con quella aprì la porta.
<perché hai le chiavi di questo posto?>le chiesi
<è stata la prima casa dei miei genitori,è rimasta una copia delle chiavi e me la sono presa io,non credo lo sappiano però>rispose
La seguii fino ad arrivare all'ascensore,era spazioso ed aveva uno specchio al suo interno,Lauren premette il tasto del decimo piano e già avevo in mente cosa volesse fare.
<e con Shawn?>domandò
<va tutto più o meno bene,è convinto che ci sia un'altra persona e sta facendo di tutto per attirare le mie attenzioni>dissi
Dopo la nostra litigata di qualche giorno fa,lui si era scusato un sacco di volte per il suo comportamento,ed io lo avevo perdonato perché non volevo rovinare il nostro rapporto,ma continuava comunque a darmi fastidio il fatto che abbia letto le mie cose e visto i miei disegni. Lui continuava a credere che ci fosse qualcun altro quindi faceva di tutto per attirare le mie attenzioni,cercava più affetto e mi chiedeva più spesso come stavo. S'ingelosiva subito quando magari guardavo qualcuno,e questa cosa era nuova perché non lo aveva mai fatto.
Non mi lasciava spazio ed era spesso invasivo,ma un po' capivo perché faceva così.
<è così? C'è qualcun altro?>chiese
In quel ascensore di quel palazzo buio,ci fu un silenzio tombale,si sentiva solo il ticchettio di quando si superava un piano.
<no,non c'è nessuno>mentii <quante volte vieni qui?>le chiesi cambiando argomento
<poche,in questo periodo sono stata impegnata con Lucy quindi non ci sono andata,stanotte ne avevo voglia e poi mi hai scritto tu,quindi eccoci>
<avresti preferito andarci da sola,vero?>
<se avessi preferito andarci da sola non ti avrei neanche risposto>
Le porte dell'ascensore si aprirono,era tutto buio e Lauren schiacciò l'interruttore della luce,era molto inquietante.
La luce opaca illuminava il breve corridoio dove si trovavano due porte,una sul lato destro e l'altra infondo alla cima di una breve rampa di scale.
Lauren si diresse infondo,avevo il batticuore perché già sapevo cosa avrei trovato al di fuori di quella porta.
La aprì e arrivò una folata di vento,incominciò ad andare mentre io rimasi per un po' sulla soglia della porta a guardarmi intorno.
Lauren si girò e aveva un'espressione divertita,ritornò da me e mi prese per mano,come se fossi una bambina impaurita
<non avere paura>mi disse
Feci un respiro profondo e mi convinsi ad andare,può sembrare stupido immaginare di aver paura di questo,ma quando ti ritrovi sul tetto di un palazzo di dieci piani,è già tanto che non svieni.
Arrivammo alla fine del tetto,d'istinto guardai giù e sentii la stessa identica sensazione di quando cadi nel vuoto in un sogno.
Lauren si sedette sul bordo,continuando a tenermi la mano,probabilmente per convincermi a sedermi a fianco a lei.
<non credo sia una buona idea>le dissi
<non succederà nulla,fidati>
Facendo attenzione,mi sedetti al suo fianco,avevo le gambe a penzoloni,mi sporsi un'altra volta in avanti e mi venne il capogiro da quanto era alto quel posto.
Ero talmente spaventata che mi concentrai solo su quanto fosse alto,e non alla bellezza di quella piccola città di notte.
Era molto illuminata,nella zona del centro si vedevano delle macchine girare,erano talmente piccole viste da là che se non fosse stato per i fari non le avrei neanche viste. C'erano delle discoteche aperte e le luci colorate provenivano da quelle. Sembrava di stare sulla giostra più alta di un lunapark e ammirare tutto da lassù,mentre sentivi l'adrenalina scorrere in tutto il corpo e respiravi l'aria fresca.
Ma la città non era niente in confronto al cielo,era stellato più del solito e in mezzo a tutte quelle stelle luminose si poteva notare la costellazione di Orione. Per la prima volta,le stelle mi facevano sentire piccola e priva di significato.
Poi c'era lei,la luna,era bellissima,come sempre. Era piena,luminosa e si vedevano i crateri,da piccola ci vedevo un volto se la osservavo bene,ma funzionava solo quando c'era la mezza luna.
<ti piace?>domandò
<si,ma non hai paura di cadere?>
<beh..Ti lasci andare mentre guardi le stelle,per un'attimo ti giri ad ammirare le luci della città,ti senti libera e leggera,hai il cuore a mille e i brividi lungo la schiena,sarebbe davvero così male cadere?>
Rabbrividì al suo discorso,una parte di me sapeva che Lauren avrebbe voluto farlo,cadere da quell'altezza rivolta al cielo,ma l'altra parte la credeva una cosa impossibile e fuori di testa.
<no,in effetti non sarebbe così male cadere>concordai,lasciando stare quei pensieri

angel of deathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora