Erano passate settimane da quel sogno,quello di cui non riuscivo a capirne il significato. Quasi me n'ero dimenticata.
Sta volta non ero su un burrone però,ero sul palazzo dove mi aveva portata Lauren. Attorno a me c'era solo il buio,eppure guardavo giù anche se non si vedeva niente.
Tutto quel buio e vuoto mi dava una sensazione di infinto,come la prima volta che l'ho sognato.
Fissavo il vuoto che c'era giù dal palazzo quando sentii qualcuno fissarmi,sapevo chi mi avrei trovato alle spalle. Non c'era niente da fare,la sua figura confusionaria continuava a mettermi paura. Lei spuntava all'improvviso col suo sguardo ipnotico,mi stava analizzando da cima a fondo come la prima volta,percepiva tutto ciò che provavo io.
La figura sembrava una nuvola di fumo nera,con gli occhi che sembravano piccoli fuochi verdi e come camminava lasciava una scia nera dietro di se che dopo un po' spariva.
Quella figura si avvicinò e si mise a fianco a me,guardò per una volta quell'abisso e dopodiché mi tese una mano.
"Prendere o lasciare?" Sembrava che lei volesse dirmi questo,ma riguardo a cosa?
Tutto quello doveva aver un significato dietro.
Non mi aveva lasciato tempo per decidere,si buttò da sola,un'altra volta. E mi svegliai sempre dopo quella scena,di soprassalto,col nodo alla gola e il cuore a mille,per uno stupido sogno. Odiavo quel sogno,non capivo nulla.
Eppure era semplice: io che guardavo giù dal palazzo,lei che appariva d'un tratto e mi guardava,mi tendeva una mano,io non la prendevo e lei si buttava. Chissà dove finiva.
Continuavo ad avere così tante domande a riguardo,per esempio,cosa sarebbe successo se mi fossi buttata prima io?
Dentro al sogno sapevo che niente era reale e che stavo dormendo sul mio letto,ma tutte le sensazioni che sentivo erano così vere che,a momenti,mi facevano dubitare di star solo sognando.
Non capivo se fosse un sogno o un incubo.
Ad ogni modo,oggi andai a sedermi sotto l'albero per pranzare,non c'era Shawn...Beh dopo quel che è successo ieri un po' mi sembrava ovvio. Ieri sera mi ha detto che i genitori si sono incazzati con lui e con Austin e che vogliono andar a parlare con il preside della scuola,Shawn è contrario a questa cosa perché dice che non ha senso dato che non cambierà nulla,ed ha ragione.
Poi ho dovuto raccontare questo ai miei genitori e si sono preoccupati,hanno pensato che magari potevamo invitare la sua famiglia a cena,per conoscerli meglio,e mi è sembrata una buona idea tutto sommato.
Però non gli ho raccontato di cosa stavamo parlando io ed Austin,me l'hanno chiesto ma io ho risposto che non me lo ricordavo perché non lo stavo neanche ascoltando.
Passai tutta la notte a pensarci,lui si era accorto di come la guardavo,non doveva essere così evidente. Se sé n'è accorto lui,potrebbe accorgersene anche Shawn.
Finii di pranzare appena in tempo,rientrai passando per la mensa che ormai era vuota,tutti se ne stavano andando nelle loro classi dato che era suonata la campanella.
Io affrettai il passo per raggiungere la mia,ma nel mentre incontrai Lauren. Mi passò a fianco senza neanche guardarmi,forse era una mia impressione ma era strana,sembrava che non si fosse neanche accorta che mi era passata accanto. Aveva qualcosa che non andava.
Sperai che il prof non mi mettesse un ritardo e ritornai indietro da Lauren
<hey Lolo>dissi camminandole dietro
Lei si girò,e no,non stava bene. Aveva decisamente qualcosa che non andava,la vedevo più spenta e pensierosa
<dimmi>
<dove stai andando?>le chiesi
<nello spogliatoio,non mi va di andare a lezione quindi vado là,vuoi venire per caso?>
Se prima mi preoccupavo per un eventuale ritardo,ora mi dovevo preoccupare per un'assenza. Me ne sarei pentita,ma come dico io,quello sarebbe stato un problema per dopo.
Accettai e riprendemmo a camminare,lei teneva il cellulare in mano e le arrivò una notifica illuminandole schermo,ma non mi soffermai su quello. Mi soffermai sul suo polso,aveva dei lividi,pure nell'altro li aveva.
Non si vedevano molto a dire il vero,aveva dei piccoli punti dove erano più evidenti e poi non era un livido continuo che le girava il polso.
Quando arrivammo nello spogliatoio,c'erano delle felpe e dei pantaloni su delle panche,e si sentivano i fischi e le urla dalla palestra.
<Lauren,che ti è successo ai polsi?>le chiesi
<nulla>rispose vaga
Cercai di prenderle la mano ma lei si spostò,andò ad appoggiarsi sugli armadietti e controllò il cellulare,sembrava nervosa.
Ormai quando le arrivava un messaggio diventava nervosa,non capivo cosa le stesse succedendo in questi giorni.
<chi è stato?>chiesi avvicinandomi
<lascia stare>disse,cercò di andarsene ma non la lasciai passare
<dimmi cosa ti è successo>
<ti ricordi il ragazzo di cui ti ho parlato? Quello che i miei genitori mi volevano far conoscere?>
<è stato lui?>
<è un tipo un po'...Violento in certe cose,capito che intendo dire?>
<e tu eri consenziente?>
<all'inizio ci stava pure,avevo bevuto e l'ho provocato io,poi è diventando un po' più violento e pesante e gli ho detto di fermarsi,ma...Non si è fermato>
Poi si alzò un po' la felpa,mostrandomi dei segni violastri sui fianchi,non sapevo che dire.
Sentii l'odio per quel tipo crescermi dentro,mi immaginavo la scena: lui che la toccava,che faceva forza,che pretendeva di più e Lauren che lo sentiva pesante e che cercava di fermarlo. Sapevo cosa provava Lauren,mi succedeva la stessa cosa con Austin,solo che lui non era arrivato a quel punto.
<perché non vai a denunciarlo?>
<non posso rovinare i piani dei miei genitori per questo,e poi anche se potessi non gli farebbero niente,i genitori sono ricchi e farebbero in modo che Tyrone non ne paghi le conseguenze e che non lo venga a sapere nessuno...Direbbe che l'ho provocato io,che avevamo bevuto e questo è vero alla fine>
Era stato così anche con me ed Austin,i miei hanno provato a denunciarlo per la foto ma con scarsi risultati,a nessuno frega un cazzo.
Non ci potevo credere,questo poteva capitare più volte,che avrei dovuto fare ora? Non potevo fare niente,non potevo aiutare in nessun modo.
L'abbracciai senza stringerla per non farle male,quasi mi veniva da piangere,sembrava che importasse più a me che a lei.
Lo raccontava come se fosse un qualcosa di tutti i giorni,io al suo posto non sarei andata neanche a scuola.
Mi allontanai di poco per guardarla negli occhi,quegli occhi spenti e stanchi,era odioso e triste vederla così. Lei mi mise una ciocca di capelli dietro all'orecchio per poi andare ad accarezzarmi la guancia. Mi avvicinai di più,arrivandole così vicina al viso da poter sentire il suo respiro caldo. Le passai il pollice sulle labbra,pensando che quel ragazzo aveva avuto la fortuna di baciarla.
La baciai,sentire di nuovo le sue labbra a contatto con le mie mi faceva rivivere,mi faceva stare meglio e speravo che fosse lo stesso anche per lei. Un bacio,però,non poteva risolvere quello che ha subito e ne tantomeno farglielo dimenticare.
Sentimmo un rumore,non ci feci neanche caso in realtà,pensai che fosse caduto qualcosa da qualche panca. Neanche Lauren ci fece caso.
Nel momento in cui ci staccammo per riprendere fiato,sentimmo dei passi farsi sempre più vicini,finché non si fermarono.
Mi allontanai del tutto da lei,ero presa dal panico quando vidi Austin,gli era spuntato un sorrisino mentre passava gli occhi da me a lei.
<che ci fate qui?>domandò
<nulla,è lo spogliatoio delle ragazze,quindi tu che ci fai qui?> gli chiesi
<il prof mi ha mandato a prendere una cosa e ho sentito delle voci>
<ora te ne puoi anche andare>disse Lauren
Lui non disse nient'altro e se ne andò,sembrava infastidito anche se aveva quel sorrisino,ed io sapevo che quel sorriso non avrebbe portato niente di buono. Non credo che ci abbia viste mentre ci baciavamo,ma eravamo vicine,molto vicine,quindi penso che ci sia arrivato.
Da lontano,guardai Austin uscire dallo spogliatoio per poter parlare in tranquillità
<se dirà qualcosa a Shawn?>le dissi
Andavo avanti e indietro,ero veramente tanto ansiosa perché questo non lo doveva scoprire nessuno,sopratutto lui.
<basta dire che ha visto male e che ci stavamo solo abbracciando>
<ma se non ci crede? E se lo racconta ai suoi amici e si spargono le voci?>
<senti,a nessuno frega un cazzo di quello che succede,poi qualunque cosa dirai a Shawn lui ci crederà,magari avrà dei dubbi,ma alla fine si fiderà di te>
<ma a te non darebbe fastidio?>
<beh no,per me non significa niente questo,immagino che sia lo stesso per te,la differenza è che tu hai paura di ferire Shawn>
<si è così>concordai,cercando di non sembrare delusa dalle sue parole,dovevo smetterla di illudermi,lo sapevo benissimo che non avrebbe mai funzionato e in un modo o nell'altro le stavo ancora dietro,patetica.
<non voglio più stare qui,me ne vado a lezione>le dissi
Non m'interessava quello che aveva da dire,o se avrebbe detto qualcosa,me ne andai via di fretta. Non potevo piangere in sua presenza,non potevo farle capire quello che provavo,non potevo fare niente.
Cercai di asciugarmi in fretta le lacrime e di non singhiozzare,ma più cercavo di farlo e meno ci riuscivo. Ma dove sono arrivata?
A ridurmi così,in lacrime e a pezzi,per una ragazza che non mi vorrà mai nel modo in cui la voglio io? Ma sul serio?
Che poi me lo ripeto sempre,ci sono sempre quei pensieri che mi dicono di smetterla,di allontanarmi e di non soffrire più per lei. Ma poi succede qualcosa quando la vedo,sento la sua risata o ricordo un momento che mi fa dimenticare di quei pensieri,e mi dico "non voglio avere rimpianti".
Ma alla fine,se le sto lontano o no,ci resto male comunque,bella fregatura eh?
Mi viene da pensare che il problema sono io,ma che cos'ho che non va? Sarà il mio aspetto fisico o caratteriale?
Forse nessuno dei due,non le piaccio e basta,non ci dev'essere un motivo preciso.
La cosa che mi illudeva di più,era il fatto che non mi spostava quando provavo a baciarla,lei si lasciava andare quanto me. Da quanto ho capito,lei pensa che non significhi niente per me eppure è evidente,l'ha notato pure Austin mentre la stavo solo guardando da lontano.
Quindi non è possibile che lei non l'abbia notato,essendo una ragazza che osserva e che capisce in fretta. E beh,se è così,se veramente l'ha notato,sapeva che mi stava facendo male ma perché continuava ad illudermi?
Certo non mi sorprenderei se fosse solo per divertimento,infondo è solo una 17enne stanca di tutto che cerca delle distrazioni.
Ma proprio ora non potevo allontanarmi da lei,è stata violentata e non credo che vada a dirlo a chiunque,non voglio lasciarla sola in questo momento. Anche se la mia non presenza o presenza non le avrebbe cambiato nulla,probabilmente.-
Suonò la campanella della fine della scuola,ero ancora immersa nei miei pensieri e ci misi un po' a sistemare tutto.
Il prof,prima di andarmene,mi ha fermata e mi ha detto che non sto più attenta come prima e che sto calando un po' nelle verifiche,risposi semplicemente che non era un bel periodo per me e che avrei cercato di migliorare. Ed era la verità alla fine,solo che non capivo,a me sembrava che andasse tutto come sempre.
Forse era la mia aria stanca e assonata,non dormivo nulla la notte e alla fine mi ritrovavo addormentata o sul divano o sul mio letto dopo aver pranzato.
Mi venne in mente di fermare Lauren e chiederle scusa perché me ne sono andata in fretta e senza darle spiegazioni.
Ma quando,fuori da scuola,la rividi entrare nella range rover del ragazzo,mi rassegnai.
Le avrebbe fatto del male,di nuovo,ed io non potevo impedirglielo e questo mi faceva stare ancora peggio,la guardavo andare via con un ragazzo che l'aveva stuprata.
<lo dirai tu a Shawn o lo farò io?>
Se avessi avuto un coltello in quel momento,senza pensarci due volte,lo avrei affondando nella gola di Austin
<non è successo niente nello spogliatoio,sei talmente pervertito che vedi altre cose>
<per un'attimo ho creduto di aver visto male io,ma poi ripensandoci non era così e non so se quel pensiero mi eccita o mi fa schifo,tu che stai con Lauren,io..>
<non stiamo insieme,quello che è successo nello spogliatoio non significa niente>
<non significa niente per te o per Lauren?>
Era già tutto un casino,mi sembrava inutile cercare di risistemare,lasciai che il silenzio parlasse al posto mio
<cazzo ora ho capito>disse ridendo
Prese una sigaretta e un accendino dalla tasca del giubbotto,aveva una risata fastidiosa e mi chiedevo cosa ci facessi ancora là anziché andarmene a casa
<provi qualcosa per lei ma lei non ricambia,vero? Infondo so cosa si prova,è la stessa cosa con me e te se ci pensi...Anzi no,è anche la stessa cosa con te e Shawn,sarebbe un peccato se lo venisse a sapere,e sai cosa? Mi chiedo come reagirebbe Lauren se sapesse che provi di più per lei>
<ti prego Austin,non dire nulla>
Aveva uno sguardo di sfida e un sorriso di chi sapeva già come sarebbe andata.
Inspirò dalla sigaretta e mi buttò il fumo in faccia facendomi tossire
<sei fottuta,Camila>