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<tesoro oggi ci puoi andare alla festa ma dovrai tornare massimo entro mezzanotte e mezza dato che domani hai scuola>disse mia madre
<grazie>sorrisi
<e ti dobbiamo dire anche un'altra cosa>disse mio padre guardando mia madre
<questo venerdì partiremo a San Francisco per lavoro,ritorneremo il lunedì sera,vuoi che ti portiamo dalla zia e dallo zio?>continuò
<non ho 10 anni,posso stare a casa per tre giorni>
<come vuoi tesoro>disse mia madre
Per il resto non parlammo più di tanto,solo di come fosse andata a scuola e del loro lavoro.
Mi avevano chiesto delle ripetizioni ed io avevo risposto che erano andate bene,loro iniziavano a pensare che stessi facendo amicizia ma ero ben lontana dal fare amicizia con Lauren.
Poi mandai un messaggio a Shawn scusandomi per la risposta in ritardo e lui mi rispose che sarebbe venuto a prendermi verso le 22,quindi andai a farmi la doccia e mi asciugai i capelli.
Misi quello che avevo scelto questo pomeriggio e mi truccai un po',misi solo un lucida labbra e un po' di mascara,non ero una ragazza che amava truccarsi.
Dopo un po' che fui pronta,Shawn si presentò alla porta con il suo solito sorriso a 32 denti.
<pronta?>chiese appena mi vide
<beh sì>risposi ricambiando il sorriso
<tu devi essere Shawn giusto? Io sono il padre di Camila>s'intromise lui
<piacere signor Cabello>disse stringendogli la mano
<ascoltami ragazzo,vedi di trattare bene mia figlia se no..>
<okay Alejandro smettila,scusalo è troppo protettivo,comunque piacere>disse pure mia madre
<piacere mio>disse Shawn sorridente ma credo che dentro stesse morendo di imbarazzo
<ora andiamo>dissi uscendo prima che la situazione si faccia più imbarazzante
<Shawn controllarla per favore,ciao ragazzi>disse ancora mia madre
<lo farò,arrivederci>
Appena entrammo nella sua macchina scoppiai a ridere
<non ridere,tuo padre ha una presa fortissima>disse Shawn massaggiandosi la mano
<piacere signor Cabello,piacere mio,lo farò arrivederci>lo imitai per prenderlo in giro
<che cosa imbarazzante>commentò
Mise in moto e partimmo,realizzai che stavo per andare ad una festa ed io odiavo andare alle feste ma lo facevo solo perché dovevo cercarmi qualche distrazione,era normale? No,non nel mio caso almeno.
<ci sarà tanta gente?>gli chiesi
<direi di sì,vengono persone da tutte le scuole di solito anche se domani si va a scuola,la cosa importante è non restare fino alle 3 di notte perché iniziano a rimanere i fattoni e gli ubriachi>
<sembra che ci vai spesso>
<beh prima nella mia città sì,sono arrivato da poco ma penso valga la stessa cosa per qua>rispose non distogliendo lo sguardo dalla strada
Dopo un paio di minuti arrivammo alla casa...Meglio dire enorme casa.
Gente che beveva in giardino,musica fin troppo alta,si vedevano le luci lampeggiare già da fuori,odiavo già stare là.
Quel posto non era molto lontano da casa mia a dire il vero,ci mettemmo si e no dieci minuti per fortuna.
<pronta ad avere contatto con altri esseri umani?>scherzò lui
<ha ha divertente>risposi sarcastica
Appena entrammo ci vennero incontro quelli che penso siano due amici di Shawn,stavano più che altro urlando e si stavano presentando ma per la musica troppo alta non stavo capendo nulla e annuivo sorridendo e basta.
Ci portarono in una stanza dove c'erano divani e poltrone,in quella stanza c'era poca gente e nessuno era interessato a me e Shawn
<volete qualcosa da bene?>chiese uno dei due
<io no grazie>risposi per me
<io solo una birra per ora>rispose invece Shawn,il ragazzo andò a prendere dal tavolo una bottiglia a caso dato che era pieno.
Loro si erano messi a parlare delle loro cose,di come andasse a scuola e di altri amici loro. Da quanto ho capito Shawn non era da molto qui ma aveva già fatto un sacco di conoscenze pure con ragazzi di altre scuole,mi servirebbe un tutorial a me.
<e quella ragazza che ti piace?>chiese uno dei due suoi amici,mi girai di scatto verso di lui,perché non mi aveva detto che aveva già una ragazza che le piaceva?
<non so se ricambia>rispose Shawn
<tu Camila che ne pensi?>mi chiese
<non lo so,Shawn non mi ha parlato di nessuna ragazza>
<è solo che mi vergogno>si giustificò lui
<ovvio..c'è qualcosa da mangiare in questo posto?>chiesi cambiando argomento
<qua c'è solo da bere,se vai in cucina troverai qualcosa>rispose uno
<okay,grazie>
Mi toccò infilarmi in mezzo alla gente che ballava per andare a prendermi del cibo,stare in mezzo a loro era un qualcosa di schifoso ed imbarazzante allo stesso tempo. Persone che ballavano mentre urlavano a squarciagola,i ragazzi senza maglietta sudati,tutti che si spingevano,un casino insomma.
Arrivai alla cucina dove trovai due persone a limonare,mi uscii un'espressione disgustata naturale,lasciai perdere e incominciai a frugare negli scaffali.
Trovai dei salatini,delle patatine e dei popcorn,alla fine presi le patatine e cercai anche una bottiglietta d'acqua perché non volevo bere alcolici.
<trovato qualcosa?>
<uhm ho trovato questi>risposi a Shawn
<bene...senti per il fatto che c'è una ragazza che mi piace ci sei rimasta male?>chiese e non me lo aspettavo
<non mi devi dire tutto,se tu vuoi tenere delle cose per te a me va bene>risposi
<e non vuoi sapere chi è?>
<va bene Shawn..chi è?>domandai
<sento un filo di gelosia nella tua voce>rise lui
<ma non sono gelosa>dissi sincera
<oh si che lo sei,guardati>continuò a ridere e venne da ridere anche a me in quel momento
<seriamente,non sono gelosa,perché dovrei esserlo?>
<se non lo sai tu..>rispose
Stavo per controbattere quando alle sue spalle vidi quei capelli corvini leggermente ondulati scuotersi da una parte e dall'altra,come se fosse una scena a rallentatore. Lei stava ballando con una ragazza dai capelli scuri,non le avevo mai viste insieme e non penso fossero amiche
<ci sei?>mi richiamò Shawn
<eh? Si si,ci sono,non ho motivo per essere gelosa e non lo sono>dissi prendendo la roba e iniziando ad andare nella stanza dove eravamo prima
<come vuoi ma io so la verità>insisté
Ci risedemmo sul divano e loro ricominciarono a parlare mentre io mangiavo e facevo finta di ascoltare la loro conversazione ridendo a delle battute.
La mia mente non poté non pensare a quella ragazza,stava ballando con un'altra in modo...beh sì in quel modo,erano vicine,troppo vicine e mi dava fastidio il fatto che qualcun'altra potesse avere così poca distanza con lei senza preoccuparsi,senza sentirsi in soggezione o in imbarazzo,senza abbassare lo sguardo e senza sentirsi paralizzata.
È vero che non sapevo cosa stesse provando,ma se anche lei si sentisse così sotto il suo sguardo non capivo come potesse far finta di niente,come se quella gabbia non la catturasse.
Io stavo seriamente pensando a quel piccolo attimo durato tre secondi al posto del discorso che avevamo fatto pochi minuti fa io e Shawn,dove lui pensava che io fossi gelosa.
Non so da dove gli sia partita questa idea e non mi interessava,non m'interessava se pensava che io fossi gelosa,non avrei nemmeno motivo di esserlo.
Passai un'intera ora e mezza a pensare a questa cosa e a guardare il vuoto,volevo andarmene da là e in più era quasi mezzanotte
<scusa Shawn,non è che mi potresti accompagnare a casa ora che non mi sento tanto bene?>chiesi
<si sì,aspetta un'attimo che finiamo di parlare di una cosa>rispose in fretta
Da quel "aspetta un'attimo" passò circa un quarto d'ora ed io iniziavo veramente a stancarmi di stare là. Quindi,visto che loro stavano parlando e ridendo,mi alzai e in mezzo a tutta quella folla cercai di andarmene,non m'importava cosa avrebbe pensato Shawn,se si fosse preoccupato o no,io volevo solo ritornare a casa.
Ero quasi riuscita a passare tra tutta quella gente,quando uno all'ultimo mi diede uno spintone ed io caddi in avanti addosso a qualcuno
<atte...Camila?>
Nel vedere quegli occhi verdi dopo questo pomeriggio restai immobile,non sapevo che dire o fare
<scusa...mi hanno spinto e non ti ho vista>dissi allontanandomi subito
<dove stai andando?>
<a casa>risposi ovvia
<da sola?>
<beh..si>
<non eri arrivata con qualcuno?>chiese guardando dietro di me
Mi aveva vista? Cioè in mezzo a tutta quella gente mi aveva vista entrare?
<si ma ora è..impegnato>
<andiamo>disse prendendomi per mano
Non capivo perché mi stesse aiutando dato la nostra discussione questo pomeriggio,anzi,non capivo perché mi stesse aiutando in generale
<posso ritornare a casa anche da sola>dissi
<non ti lascio tornare da sola a quest'ora>
Era come se con una frase mi sentissi protetta ed era una bella sensazione.
Lasciammo l'enorme casa,e la musica assordante,man mano che camminavamo,si sentiva sempre meno.
<non sono venuta con la macchina quindi ci toccherà camminare>
<tanto non è così lontano,e poi c'è una bella luna oggi>dissi osservandola,era così bella
<ogni notte sembra che risplenda sempre di più>disse guardandola
Non pensavo che osservasse anche la luna,pensavo che il fatto di osservarla fosse solo una cosa mia
<anche tu la guardi?>domandai
<sembrerà stupido ma delle volte ci parlo anche>disse ridendo
<non è stupido,penso sia liberatorio>
<si,decisamente>
Per almeno un'altro paio di minuti restai con un lieve sorriso stampato in faccia,era bello sapere che c'era qualcuno come me,che la guardasse come facevo io.
Sentii una goccia cadermi sul viso,rabbrividì per il freddo che quella goccia mi trasmesse. Da quella goccia se ne susseguirono molte altre finché non iniziò a diluviare
<lo sapevo che si sarebbe messo a piovere>dissi
Lauren si fermò e si tolse la giacca nera da football che indossava
<prendila>disse
<ma che fai,tienila tu è tua>dissi
<hai la felpa più leggera della mia,prendila>insisté
<..okay grazie>
La Lauren di ora era diversa rispetto a quella di questo pomeriggio,lei doveva essere arrabbiata con me per quello che le avevo detto e invece mi stava aiutando.
Continuammo a camminare nella lunga strada vuota e illuminata solo dai lampioni,mentre la pioggia cadeva su di noi e ci bagnava i capelli e i vestiti.
A me piaceva la pioggia ma odiavo i temporali per via del rumore dei tuoni e dei fulmini,mi mettevano parecchia ansia.
Ma la pioggia,solo la pioggia,era bellissima.
<a te piace la pioggia?>chiesi a Lauren per conversare un po'
<a me piace l'odore della pioggia,la mattina presto o la notte,ma in casi come questo non molto>rispose
Iniziai a salterellare e correre lungo la strada,mi sentivo libera,era bellissimo stare sotto la pioggia di notte a saltare come Heidi.
Avevo iniziato completamente a caso e non m'interessava se Lauren pensasse che fossi strana e fuori di testa,questo era un mio momento di libertà.
Sembrava così banale e ridicolo dire che correre e saltare sotto la pioggia era bellissimo.
In molti lo avrebbero definito una cosa imbarazzante,da bambini e noiosa ma io mi sentivo per la prima volta libera e spensierata in quel momento.
Iniziavo ad avere il capogiro e il fiatone,mi fermai a guardare la luna e le stelle,avevo un sorriso da ebete stampato in faccia mentre guardavo il mio paradiso.
Mi voltai verso Lauren,camminava con le mani nelle tasche,i capelli corvini erano tutti zuppi,aveva un piccolo sorriso mentre mi guardava e i suoi smeraldi risplendevano nel buio...era semplicemente bellissima.
<com'è sentirsi liberi?>chiese raggiungendomi
<vorrei sentirmi per sempre così>risposi
<sembravi una bambina mentre saltavi e correvi>
<si lo so,imbarazzante vero?>
<no,mi hai ricordato i bambini piccoli,spensierati e felici che provano un sacco di emozioni belle e si sentono liberi e grandi,è bello vedere qualcuno così>
<osservi troppo Jauregui>dissi facendola sorridere
<me lo dico spesso anche io>
<tu non dirai nulla di me che mi metto a correre a caso sotto la pioggia sembrando una ragazza da manicomio vero?>
<non dirò nulla solo se mi dici che fine ha fatto il principe che ti ha accompagnata>
<ti interessa?>domandai
<voglio solo sapere perché ti ha lasciata sola>
<in realtà l'ho lasciato io solo,lui stava parlando con dei suoi amici e io mi stavo sentendo male a stare là dentro,avevo chiesto di accompagnarmi e lui mi aveva detto di aspettare che finisse di parlare con i suoi amici,dopo un quarto d'ora mi sono stancata e me ne sono andata,non penso se ne sia accorto>risposi con velo di tristezza
<non ne trovi uno giusto eh?>
<ma io non lo vedo in quel modo,non voglio avere nessuno ora..Non dopo Austin>
<posso chiederti come ti trattava?>chiese
<all'inizio bene,mi sentivo tanto importante e speciale per lui e me lo diceva ogni giorno,poi ha iniziato a cambiare e voleva sempre di più..lui..lui delle volte mi..mi toccava ed io non volevo così si arrabbiava con me e mi lasciava sola>
Mi ricordai le sue mani che mi toccavano da per tutto,io che ripetevo di allontanarsi e lui si arrabbiava,mi odiavo per questo
<perché non lo hai lasciato prima?>
<credevo che sarebbe tornato tutto alla normalità,che si sarebbe scusato e avrebbe capito che mi ha fatto male,credevo che mi amasse..a modo suo ma comunque mi amasse>risposi
Sono stata così stupida nel credere che mi amasse,lui aveva finto così bene che tutte avrebbero pensato la stessa cosa
<come ti sentivi in quel periodo?>
<mi sentivo sbagliata,uno schifo,non avevo voglia di fare nulla ma cercavo comunque di fare più cose possibili per non pensarci troppo>risposi
Sentii come se un peso si fosse tolto da sopra il mio petto,parlarne con qualcuno era liberatorio
<e ora invece? Come stai?>
<ora bene>
<intendevo dire come stai veramente>
<non lo so,non riesco a capirmi,mi sento sola ma allo stesso tempo non voglio avere nessuno intorno>sospirai
Era così strano avere queste conversazioni con Lauren,non sono mai stata una ragazza che si confidava subito con gli altri ma con lei era tutt'altra storia. Era come se mi capisse,come se sentisse le stesse identiche cose che sentivo io quando le raccontavo tutto
<mi stai facendo da psicologa per caso?>dissi facendola ridere
<secondo me non sono male come psicologa...Ma a parte gli scherzi volevo capire come ti sentivi e perché hai fatto quel che hai fatto,a te piaceva il modo in cui ti trattava all'inizio vero? A te non piaceva Austin,a te piaceva stare con lui,sono due cose diverse.
A te piaceva ricevere solo le sue attenzioni perché erano particolari,a te piaceva l'idea che un ragazzo come lui stesse con una ragazza come te,a te piaceva il fatto che si comportasse in maniera diversa con te rispetto agli altri e allo stesso tempo volevi che anche a lui piacessero le tue attenzioni,tu volevi creargli una sorta di dipendenza ma alla fine quello che l'ha creata è stato lui e neanche te ne sei accorta>
Quel suo discorso mi fece rabbrividire,solo ora pensai al fatto che a me non piaceva Austin ma mi piaceva stare con lui. Lauren ci era arrivata prima di me,indovinando tutto,dalla prima all'ultima cosa.
Mi stava spaventando,osservava troppo,riusciva a capirmi più lei di quanto riuscissi a farlo io.
Il solo pensiero di avere una ragazza al tuo fianco che riuscisse a leggerti come un semplice libro,mi fece sentire d'un tratto scoperta e non più al sicuro
<Lauren smettila>dissi allontanandomi
<addirittura?>disse ridendo
Si avvicinò a me e io mi allontanai di nuovo,si stava divertendo così e alla fine anche io.
Ci ritrovammo a rincorrerci nell'oscurità di quella strada,in mezzo al freddo e alla pioggia che ancora scendeva forte,qualche macchina poteva venirci addosso ma a noi non importava.
Sarei già dovuta rientrare a casa da qualche minuto ma non importava,i miei genitori mi avrebbero ritrovata in uno stato pietoso e chissà che cosa avranno da dire,ma in qualunque caso ne è valsa la pena.
Lauren mi stava raggiungendo,cercai di correre più veloce ma presi un sasso in pieno,mi vedevo già con la faccia per terra ma Lauren riuscii a prendermi prima. Successe tutto in un millesimo di secondo e io avevo sia il fiatone che il cuore accelerato
<attenta>disse con una lieve risata
Aveva entrambe le braccia intorno alla mia vita,il suo mento era appoggiato sulla mia spalla e di conseguenza sentivo il suo respiro caldo sul collo.
Mi aveva solo presa prima che potessi cadere,era normale che mi avesse presa così eppure mi sembrò un qualcosa di assurdo il fatto che mi stesse tenendo in quel modo.
Non pensate che quel momento sia durato chissà quanti secondi perché ne sarà durato massimo due prima che si staccasse.
Non sapevo che dire,la stavo solo guardando e lei stava solo guardando me con un'espressione divertita,si mise le mani in tasca e riprese a camminare.
Prima che si allontanasse troppo la raggiunsi,e continuavo a chiedermi cosa cazzo fosse successo.
Si,sono caduta e lei mi ha presa,ma quel contatto...Il suo respiro sul mio collo,le sue braccia intorno alla vita che mi stringevano a sé,la sua leggera risata,il modo in cui aveva detto "attenta"...
C'era di più e non sapevo cosa fosse.
Ormai stavamo quasi per arrivare a casa,so che avevo detto che Lauren mi infastidiva delle volte e che non le avrei mai più parlato per via di quelle strane sensazioni,ma le nostre conversazioni non mi dispiacevano.
Non avevo mai parlato a nessuno in questo modo,avrei voluto parlare con lei di molte cose,davvero molte ma sarei risultata noiosa come mi aveva detto Austin una volta.
<beh siamo arrivate,è stato bello parlare con te>mi disse una volta arrivate davanti al portone di casa mia
Non so il perché,ma volevo abbracciarla solo che già sapevo che le avrebbe dato fastidio,quindi cercai di reprimere quella voglia
<scusa ancora per questo pomeriggio,non dovevo comportarmi in quel modo>
<tranquilla,buonanotte Cabello>disse con un mezzo sorriso
<buonanotte Jauregui>riposi sempre sorridendole
Stavo quasi per entrare in casa ma mi girai per guardarla,si stava allontanando e d'istinto incominciai a correre,non fece in tempo a girarsi che l'abbracciai da dietro.
La strinsi forte a me,sentivo come se stessi per scoppiare a piangere senza motivo,avere il suo corpo al contatto col mio era una delle sensazioni più belle mai provate.
<grazie>sussurrai
Mi staccai di colpo e rientrai a casa correndo,non mi voltai,se lo avessi fatto sarei ritornata indietro.
<Camila sei rientrata tardi>disse mia madre appena mi vide arrivare nel soggiorno
<lo so,solo che c'era casino e si è messo pure a diluviare>risposi con il fiatone
<perché sei ridotta così se Shawn ha la macchina? E poi di chi è quel giubotto?> domandò mio padre
<non c'era parcheggio e ha parcheggiato lontano,stava già diluviando quando stavamo tornando e la giacca me l'ha data lui>mentii
<ma non aveva quella giacca prima>disse sempre mio padre
<lo so,se l'era lasciata in macchina,vado a farmi una doccia e poi vado a dormire>dissi agitata per le cazzate che stavo raccontando
<mh..va bene,buonanotte mija>
<buonanotte tesoro>
<notte>
Solo mentre salivo le scale mi resi conto di quanto fossero distrutte le mie gambe,domani avrei avuto l'acido l'attico alle stelle.
Misi il giubotto di Lauren sulla mia sedia e poi presi il pigiama e andai in bagno,peccato che avevo lavato i capelli oggi e ora mi toccava rilavarli,in più ero stanchissima e quasi non mi reggevo in piedi.
Ci misi una decina di minuti per lavarmi i capelli e il corpo,non volevo starci troppo tempo in quel pensatoio.
Mi asciugai i capelli lasciando alcune ciocche ancora bagnate perché ero troppo stanca,e poi ebbi la fantastica idea di portarmi il phon in camera per riscaldarmi il letto.
Appena spensi le luci mi aspettai di addormentarmi subito,invece mi ritrovai a fissare il giubotto di Lauren nel buio,qualche macchina passava e per un'attimo la luce dei fari entrava nella mia stanza illuminando anche il suo giubotto.
Starà ancora ritornando a casa,nel buio,nel freddo,in mezzo alla pioggia,da sola...
E domani dovrebbe avere quella verifica,se andrà male sarà anche colpa mia.
Quei momenti passati con lei sembravano così irrealistici e magici che solo pensandoci mi spuntava un sorriso.
Riusciva a capirmi più di quanto io capisca me stessa,mi aveva detto quella cosa di Austin indovinando tutto eppure io non avevo nemmeno il coraggio di ammetterlo a me stessa.
Volevo sapere di più da lei,volevo che mi parlasse di più,volevo sapere i suoi pensieri,volevo essere dentro la sua testa...Sapevo che quei discorsi non li faceva con chiunque e non so perché li stesse facendo con me,forse si fidava di me come io mi fidavo di lei. Non so da dove arrivasse la fiducia nei suoi confronti,solo...Sapevo che non avrebbe detto niente a nessuno.
E pensare che stamattina non volevo aver nulla a che fare con lei,non volevo che mi toccasse o che mi sfiorasse,non volevo che mi stesse troppo vicina. Ora invece vorrei che mi stringesse come aveva fatto prima,volevo risentire la sua leggera risata,volevo averla talmente vicina da sentire il suo respiro sul mio.
È vero che quelle sensazioni mi mettevano a disagio e delle volte mi sentivo scoperta e nuda sotto al suo sguardo,ma iniziavo ad essere sempre più curiosa e magari un giorno non mi sarei più sentita così.
Volevo solo essere sua amica.

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