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<...quindi Camila non far entrare nessuno in casa e fai la brava>disse mia madre
Non staranno mica pensando che potrei organizzare una festa vero? Cioè non ho una vita sociale attiva e lo sanno
<non sono piccola le so queste cose>sbuffai
<va bene,allora noi andiamo>
<ciao mija>
Abbracciai entrambi e gli sorrisi,a mia madre già le mancavo mentre a mio padre non cambiava nulla,non era un tipo sensibile quanto mia madre.
Li salutai e se ne andarono con i loro bagagli,lasciandomi casa libera per tre giorni. Questo per me significava pace e tranquillità,era una mia vacanza.
Andai a sdraiarmi sul divano e presi il telefono,Shawn mi aveva scritto:
"hey oggi vuoi andare ad una festa? Non ti lascio sola sta volta e se vuoi non ci stiamo molto"
Okay i miei genitori se n'erano andati e quindi non potevano sapere nulla,quindi perché no? Giusto un paio di orette per ballare con Shawn
"va bene,vieni alle 22?"
"si,a dopo :)"
"a dopo :))"
Io e Shawn siamo usciti il mercoledì ed il giovedì,sono stata bene e passare il tempo con lui oltre scuola era bello. Eravamo andati al parco e siamo stati al parco giochi,sembravamo due bambini insieme e mi piaceva. Non è stato imbarazzante usare gli scivoli o andare sull'altalena davanti ad altri bambini e alle loro madri che ci guardavano male e sbuffavano.
Era stato divertente.
Poi ci siamo anche baciati un paio di volte,mi è piaciuto ma...Mancava qualcosa.
Comunque sì,è stato bello.
Lui era un ragazzo semplice come me,forse anche di più. Ed era bello così,non mi facevo problemi nel capirlo,non mi facevo problemi nel guardarlo negli occhi e capire che stesse provando davvero,non sentivo nessuna sensazione strana quando stavo con lui,non creava situazioni che mi mettevano a disagio o in imbarazzo.
Nella nostra semplicità,stavamo bene insieme.
Stava iniziando ad interessarmi in quel senso ma non volevo avere nessuna relazione lo stesso,glielo avevo anche detto e per lui non c'era problema.
Avevo raccontato tutto a mia madre,a mio padre no perché sapevo già come avrebbe reagito e non mi andava di discutere. Lei aveva detto che era felice che avessi trovato qualcuno come lui.
Avevo reso felice mia madre e a me andava bene,in un certo senso ne andavo anche fiera.
Ordinai una pizza e dopo aver mangiato mi preparai per la festa,vestendomi sempre nello stesso modo.
Shawn mi scrisse quando arrivò davanti a casa,mi sistemai velocemente i capelli ed uscii di casa.
<ciao>lo salutai sorridendo
<hey>
<come va?>chiesi
<bene,te?>
<bene,i miei sono partiti oggi e ho casa libera per tre giorni>
<i tuoi non sanno che stai andando ad una festa vero?>chiese ridendo
<ovviamente no>risposi
<non ci stiamo tanto tempo alla festa vero?>chiesi poi
<no tranquilla,e non ti lascerò sola>rispose mettendomi una mano sulla coscia
Quel gesto mi creò ansia,mi dava fastidio,odiavo sentire la mano in quel punto.
Austin lo faceva spesso,con più aggressività delle volte.
Non volevo dirglielo però,lui stava sorridendo mentre guardava la strada e non volevo farlo sentire in colpa.
Dopo qualche minuto arrivammo alla festa,la casa non era tanto grande come quella dell'altra volta ma c'era comunque troppa gente.
Come prima cosa,presi per mano Shawn e lo trascinai a ballare in mezzo a tutti gli altri.
Tra tutte le persone vidi pure loro due,Lauren e Lucy. Non stavano ballando,si stavano baciando e sembrava che si stessero mangiando la faccia a vicenda,che schifo.
Ero stata così brava a non pensare a lei,a non guardarla a pranzo o per i corridoi,e ora me la ritrovavo qua a limonare con la sua ragazza.
Mi sentivo messa in disparte,ma in realtà non so nemmeno da cosa.
Trascinai Shawn il più lontano possibile da quelle due e mi concentrai solo su di noi.
Io non sapevo ballare,ma in quel momento si trattava solo di saltare,fare movimenti a caso e divertirsi. Non eravamo come gli altri che si strusciavano addosso o cercavano tanto contatto fisico.
Vedevo la spensieratezza negli occhi di Shawn,il divertimento nel sorriso e il sentirsi libero nei movimenti.
Io ero tutt'altro,solo che lui non capiva.
In quel momento mi accorsi di quanto fosse facile recitare,non ci voleva niente,un sorriso e via.
Pure in un momento così,dove tutti avrebbero pensato a divertirsi e non pensare a niente,io continuavo a pensare.
Come si poteva essere così?
Non mi godevo il momento,non ci riuscivo e più pensavo al perché e più la mia mente mi riportava ai suoi occhi.
Nel mio sorriso si nascondeva l'inferno in quel momento,se un'attimo prima ero felice di stare con Shawn ora avrei solo voluto piangere e urlare.
Continuavo a fare movimenti a caso,a saltare,a ridere ma dietro a tutto questo si nascondeva troppo. Troppe domande,troppi ricordi,troppi risentimenti,troppo di tutto.
La mia mente stava esplodendo.
Questo,però,succedeva solo quando la vedevo,le parlavo,la osservavo,la pensavo. Tutto riportava a lei.
Possibile che la trovassi una persona interessante ma odiosa allo stesso tempo?
Avevo il fiatone ormai e mi appoggiai al petto di Shawn,volevo mettermi a piangere ma non volevo farlo preoccupare.Dovevo sorridere per forza.
<stanca?>chiese urlando per via della musica troppo alta
<si,un po'>risposi
Lui mi prese per mano e mi portò in una camera da letto trasformata in un piccolo salotto con vari puff,sembrava che conoscesse la casa a memoria.
In quella stanza c'era qualche persona,due dormivano con una bottiglia di birra in mano,una stava al telefono e l'altra anche.
Shawn mi lasciò andare e si diresse da una delle due ragazze che stava seduta sul puff con il telefono in mano
<Dinah!>disse lui
La ragazza lo guardò e sorrise,si alzò per abbracciarlo e mi accorsi che era molto più alta di quanto sembrasse
<Shawn,come va?>chiese lei staccandosi
<bene,tu invece?>
<bene bene,Dinah ti presento Camila,Camila lei è Dinah>
Strinsi la mano alla ragazza alta e bionda cenere,a primo impatto sembrava simpatica
<Shawn mi ha parlato spesso di te sai?>disse sorridendo
<beh mi fa piacere>risposi guardandolo
Strano che non mi avesse riconosciuto dalla foto,forse non l'avrà vista o Shawn non glielo avrà raccontato.
Io e Dinah ci sedemmo negli unici due puff rimasti mentre Shawn si sedette per terra a gambe incrociate.
Mi raccontarono che si erano conosciuti ad una festa e che erano usciti un paio di volte con altri loro amici. Dinah aveva la mia stessa età ma andava in una scuola diversa,più lontano dalla mia.
Ero l'unica che a 16 anni era un metro e un tappo,tutte erano più alte di me,persino quelle più piccole.
Dinah era simpatica,aveva un bel senso dell'umorismo e anche un bel sorriso.
Era divertente,ogni tanto alzava la voce contro Shawn quando le ricordava un suo momento imbarazzante,il suo modo di parlare faceva ridere.
Passò poco meno di un'ora e avevo bisogno di sgranchirmi le gambe perché stavo morendo risucchiata dal quel puff.
<volete qualcosa da bere?>chiesi alzandomi
<una birra>rispose Shawn
<stronzo non pensare solo a te,anche a me grazie>disse Dinah facendoci ridere
Scesi giù e ormai non c'era molta gente che ballava,la maggior parte ondeggiava mentre beveva birra,vodka,jin...Qualunque cosa,mentre l'altra parte cercava di reggersi in piedi.
Andai in cucina e aprii direttamente il frigo ritrovandomi un sacco di lattine e di altre bottiglie. Ne presi due e cercai dell'acqua per me che alla fine non trovai.
Stavo per chiudere il frigo quando uno lo riaprì spostandomi bruscamente dall'altro lato.
Era Lauren.
La guardai prendere una bottiglia di qualunque cosa sia,si stava appoggiando al frigorifero perché non riusciva a stare neanche in piedi tra un po'.
Era ubriaca e si sentiva odore di alcool.
<Lauren? Tutto bene?>chiesi avvicinandomi
<si si>rispose aprendo la bottiglia e iniziando a bere come se niente fosse.
Le tolsi la bottiglia e finalmente la guardai negli occhi. Era distrutta.
Il verde dei suoi occhi era spento,non brillava,aveva gli occhi rossi ma non da un pianto. Faceva male vederla così.
<ridammi la bottiglia>disse seria
<no,sei ridotta malissimo>
Lei annuì e riaprì il frigo,prima che potesse aprirlo del tutto,mi ci misi davanti impedendole di prendere altro.
<levati dai coglioni e lasciami in pace>
Odiavo vederla così,non ce la facevo,non volevo che si facesse del male in quel modo.
<guardati Lauren,non ti reggi neanche in piedi tra un po',hai il respiro affannato e gli occhi rossi,basta così>
<lo so>disse ridendo
Quella non era una risata per un qualcosa di divertente o la tipica risata di una ragazza ubriaca,era una risata disperata,una risata che nascondeva un sacco di cose.
<Camila perché...>
Mi girai di scatto non appena sentii la voce di Shawn,non finì la frase e il suo volto era diventato un punto interrogativo.
<che succede?>chiese poi
<Shawn dobbiamo accompagnarla a casa,non si regge neanche in piedi tra un po'>risposi
<perché? Insomma ci penserà qualcun altro a lei>
<io rimango qui>biascicò Lauren cercando di riprendere la bottiglia che tenevo
<ecco vedi? Vuole rimanere>
<non sa quello che dice,non la voglio lasciare da sola ridotta così ok? Per favore>
<senti...Va bene>sbuffò lui
<tieni le chiavi della macchina,vado a salutare Dinah e arrivo>
<salutala anche da parte mia>
Mi avvicinai a Lauren per aiutarla a camminare stabilmente ma si spostò quando provai a toccarla,sembrava infastidita dalla mia presenza,forse perché voleva rimanere ma la costringevo ad andare a casa.
Prima di uscire del tutto,lei si girò a guardare un po' tutti,sicuramente stava cercando Lucy. Chissà dov'era finita.
Entrammo in macchina,io mi misi davanti mentre lei nel sedile posteriore
<sono più alta io,dovrei mettermi davanti>disse lei appoggiando la faccia contro lo schienale
<non sei tanto più alta>risposi
<ma almeno il metro e sessanta lo supero>
<stronza>
Dopo un po' arrivò anche Shawn che mise in moto e partì,sembrava abbastanza scazzato,forse avevo rovinato una bella serata ma il motivo per cui l'avevo fatto contava di più.
Rimuginavo sul fatto che Lauren fosse sola,non c'era Lucy ed era strano. Prima stavano insieme e sembrava che si stessero divertendo,dopo neanche un'ora Lucy era sparita e Lauren era ubriaca.
Mi girai per guardarla un'attimo,si stava addormentando appoggiata alla finestra,era sfinita.
Magari per lei era una cosa normale ubriacarsi così tanto,ma io ero davvero preoccupata. Era fastidioso essere tanto preoccupati per lei,ho rovinato la serata a Shawn e avrei voluto restare di più con lui e Dinah.
Però Lauren,ridotta così,era più importante rispetto al passare del tempo con Shawn e la sua amica.
Immagino che Lauren e Lucy abbiano litigato o che Lucy se ne sia solo andata. Nel caso avessero litigato Lucy non sapeva come funzionava la sua mente. Lucy non sapeva che per Lauren era tutto un gioco mentale. Lucy non sapeva come interpretare ogni gesto o sguardo di Lauren. Lucy non sapeva gestirla.
Lucy non era in grado di prendersi cura di lei. Non sapeva fare nulla,lei non pensava.
Almeno c'ero io,se l'avessi lasciata là in mezzo a tutti gli altri ubriachi non saprei cosa sarebbe potuto accadere.
Raggiugnemmo casa mia e Shawn mi aiutò a portare Lauren dentro
<grazie Shawn,so che avresti voluto restare e so che ti scoccia questa cosa,ma lo apprezzo>
<non c'è di che,domani passo per vedere com'è la situazione e magari usciamo,per recuperare la nostra serata se vuoi>
<va bene,buonanotte Shawn>
<notte Mila>
Lui aveva preso l'abitudine di chiamarmi così,non mi dispiaceva ma non mi piaceva poi così tanto.
Andai a mettere delle lenzuola pulite nella stanza degli ospiti e ci portai Lauren. Volevo darle un qualcosa di più comodo per dormire ma lei si buttò nel letto,era già crollata e la lasciai dormire.
Domani mi dovrà spiegare perché si è ridotta così,non sono affari miei ma pretendo comunque delle spiegazioni.

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