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Ero rimasta leggermente turbata e confusa quando Yelena mi aveva confessata che avrebbe cambiato il mondo.
Non avevo ben chiaro quello che intendesse fare, ne come, ma comunque andassero le cose, l'avrei sicuramente seguita, con o senza il suo volere.
Yelena è sempre stata una ragazza imprevedibile, seguiva sempre i suoi ideali ed ha sempre combattuto per quello in cui credeva, l'ammiravo tantissimo, speravo un giorno di diventare esattamente come lei, una ragazza pronta a tutto, una ragazza intrepida, coraggiosa ed anche intelligente.
"Ehi ma mi ascolti?" Chiese Yelena scuotendo il capo con un piccolo sorriso.
"Sto ancora dormendo.." Affermai io nonostante mi fossi alzata ormai da dieci minuti. "Ti conviene muoverti se non vuoi fare tardi agli allenamenti" Sospirai appena; mi piaceva esercitarmi, dico davvero, ma alle volte avrei tanto voluto passare un'intera giornata a divertirmi con i miei amici o con mia sorella, senza preoccuparmi di niente e di nessuno.
"Che mi stavi dicendo prima?" Chiesi stropicciandomi l'occhio ancora stanco bevendo successivamente un sorso d'acqua. "Niente di che, solo, non fare nulla di azzardato intesi?" Mi guardò aspettando una mia risposta, ma ero rimasta a guardarla; cosa intendeva?
"Io sono molto prudente" Risposi io continuando a guardare mia sorella.
"Ma se non ci credi neanche tu!" Mi portò giocosamente la mano tra i capelli spettinandomeli ancora di più.
"Adesso io vado, mi raccomando, comportati bene e non metterti nei casini come al tuo solito, intesi?" Ripresi a guardarla, accennandole un sorriso; subito dopo si alzò dalla tavola mettendosi la sua solita giacca bianca; prima di uscire si voltò verso di me sorridendomi leggermente.
"Ti voglio bene, ragno"
La guardai leggermente sorpresa; non me lo diceva quasi mai, anzi, a dire il vero non ricordo neanche se me lo avesse mai detto prima d'ora.
Yelena non era il tipo di ragazza che esternava quello che provava dicendotelo semplicemente, preferiva di gran lunga i fatti.
Nonostante questo, sentirsi dire quelle parole da lei, mi faceva sentire al settimo cielo, sapendo già comunque il suo amore nei miei confronti.
Appena uscì di casa, sospirai leggermente.
Mi alzai dal tavolo facendo velocemente ordine, mi preparai e corsi agli allenamenti, dove già c'erano i miei compagni.
"Pensavo che dovessi andarti a cercare e a svegliare" Rispose Udo ironicamente non appena li raggiunsi.
"Non oggi!" Affermai io fiera non essendo in ritardo come spesso accadeva.
"Il comandante ha detto che dobbiamo fare un giro di corsa, andiamo?" Chiese Zofia finendo di allacciarsi le scarpe, subito dopo iniziammo a correre.
In quel momento, mi tornò in mente la scena di stamattina con Yelena, di quando mi ha detto che mi voleva bene; c'era qualcosa che non capivo, per quale motivo me lo aveva detto proprio oggi?
Di tutti i momenti, me lo ha detto oggi, perché? Infondo ho sempre saputo che mi voleva bene, era evidente.
"Nora, tutto bene?" Domandò Falco correndo al mio fianco, risvegliandomi così dai miei pensieri.
"Credo di si, stavo solo pensando.."
Affermai io continuando a correre.
"Sembri confusa, sicuro sia tutto apposto?" Sorrisi alla sua domanda, Falco si preoccupava sempre per tutti.
"Non capisco mia sorella, stamattina mi ha detto che mi voleva bene, e sai anche tu che lei non dice mai cose di questo genere, a meno che.." Mi bloccai, facendo così fermare anche Falco, il quale mi guardò in modo perplesso.
"Nora, che succede?" Chiese lui guardandomi confuso.
Solo in quel momento mi tornò alla mente il discorso di Yelena di ieri sera; di come mi aveva confessato che avrebbe cambiato il mondo e che sarebbe andata nell'isola di Paradis.
"Ho capito una cosa, grazie Falco!"
Esclamai io con tono alto allontanandomi dal posto degli allenamenti, uscendo in modo veloce.
Fortuna che il comandante Magath non era presente in quel momento.
Corsi il più velocemente possibile.
Finalmente avevo capito che cosa avesse in mente di fare quella stupida di mia sorella.
Gli ufficiali di Marley avevano annunciato che avrebbero mandato per la prima volta una flotta nell'isola di Paradis, ma non pensavo che Yelena volesse andarci sul serio.
Mentre continuai a correre verso il porto, mi scontrai con qualcuno. "Ahi.." Mi lamentai portandomi la mano sulla spalla. "Nora! Non ti avevo visto scusami...Ma non dovresti essere agli allenamenti?" Alzai lo sguardo capendo dalla voce chi fosse. "Ciao Colt, si lo so ma devo raggiungere mia sorella velocemente!" Esclamai io leggermente agitata. "Si l'ho vista poco fa salire sulla flotta, comunque hai saputo?" Mi chiese all'improvviso.
Aggrottai la fronte non capendo.
"Saputo di che cosa?" Chiesi io guardandolo. "Del ritorno di Reiner"
Spalancai occhi e bocca. Reiner era tornato?!? "Dici sul serio?!?" Chiesi io incredula, con un ampio sorriso sul volto.
"Si! Ora sta parlando con il comandante Magath e gli altri ufficiali di quello che ha visto e scoperto nell'isola di Paradis, e poi spunterà per fare una sorpresa a Gabi, quindi tu non dirle nulla intesi?" Chiese lui guardandomi in modo felice.
"Ma certo stai tranquillo!" Risposi io sorridendo ancora felice per il suo ritorno.
"Adesso vado, ciao Colt!" Dissi io riprendendo così a correre verso il porto, raggiungendolo dopo qualche minuto.
Furtivamente salì sulla barca, e non solo c'era mia sorella, ma c'era anche Onyankopon e la signorina Pieck, ma sapevo benissimo che era lì solo per controllare, non doveva partire con loro.
Oltre a quei soldati, vi erano altre persone di cui però non conoscevo il nome.
Mi nascosi in una piccola stanza, la quale sembrava essere un piccolo sgabuzzino; al suo interno vi era una piccola grata da cui potevo vedere e sentire quello che succedeva.
Finalmente, dopo svariati minuti, arrivò il comandante Magath.
"Vi annuncio che solo Reiner e Zeke sono tornati. Purtroppo abbiamo perso sia il femmina che il corazzato, ed inoltre a guidare il mascella è una ragazza che da gigante normale ha divorato Marcel" Affermò lui guardando i soldati.
Che cosa? Stava forse dicendo che Annie, Bertholdt e Marcel erano morti?
Non li conoscevo benissimo, ma Gabi mi aveva detto che Reiner era particolarmente legato a loro, ed inoltre so che Porco teneva moltissimo a suo fratello.
Subito dopo, il comandante Magath scese dalla flotta, annunciando che sarebbero partiti in quel momento, difatti, non appena scese, la barca partì.
Non mi importava se poi mia sorella si sarebbe arrabbiata con me, qualsiasi cosa facesse o pensava, sarei comunque rimasta sempre dalla sua parte.

Qualche ora dopo...

Il viaggio durò qualche ora, fortunatamente nessuno si era accorto della mia presenza.
Riuscì a sentire un soldato annunciare che riusciva ad intravedere l'isola di Paradis.
Mi alzai da terra pronta a vedere il posto per quanto la grata me lo permettesse.
In quel momento, mi ritrovai per terra addosso a qualche vecchia scatola; non riuscivo a capire fin quando un soldato non urlò. "Quello è un demone!" Fu in quell'istante che realizzai che un gigante aveva preso la nostra barca portandola successivamente a riva. Non appena la posò, una scatola vuota mi cadde in testa.
"Ahi! Che botta..." Sussurrai io massaggiandomi il punto dolorante.
"Eeeehi! Amici di Marley!"
Chi era? Chi stava parlando?
Sfruttai quel momento in cui tutti erano distratti per uscire da quella stanza, notando successivamente tanti eldiani guardarci uno a uno.
Il mio sguardo cadde su una donna, la quale era quella più vicina a noi.
"Benvenuti nell'isola di Paradis!"


Spazio Autrice:

Hanji in questa scena mi fa morire

Last WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora