Era inevitabile che anche Liberio, la nostra patria venisse distrutta.
Nonostante me ne fossi andata, sapere che non esisteva più, faceva male.
Annie scoppiò in lacrime, lei più di tutti non voleva accettare il fatto che Liberio non esistesse più.
-Non ho più motivo di combattere io...- Sussurrò lei con voce spezzata, portandosi con le ginocchia a terra. -Io ho chiuso.- Concluse lei con sguardo basso.
-Annie, Magath si è sacrificato per darci una possibilità di salvare più gente possibile, anche se saranno degli sconosciuti!- Si intromise Mikasa affiancando la bionda.
-Dimmi Mikasa, saresti in grado di uccidere Eren?- Domandò Annie con tono basso. -Sono stanca, io non voglio più lottare contro di te Mikasa, ne contro tutti voi, e neanche contro Eren!- Affermò nuovamente Annie alzando lo sguardo, mostrandoci i suoi occhi lucidi.
Nel mentre, eravamo diretti a Libidah; non appena arrivammo, notammo che non vi era alcuna presenza dei cittadini; probabilmente erano fuggiti verso sud.
Prima che i titani colossali sorpassassero le montagne, fecero in modo di far partire l'idrovolante.
-Gabi, ehi Gabi...Falco sta per svegliarsi- Sussurrai io non appena vidi Falco strizzare gli occhi.
Gabi si alzò raggiungendolo successivamente.
Falco iniziò ad urlare mentre si era messo seduto sul letto.
-Non può essere! Sono già morti t-tutti?!?- Chiese lui con svariate lacrime agli occhi. -Il comandante Magath, Liberio...Perfino i miei genitori!- Continuò ad urlare e a piangere disperatamente.
-La marcia dei titani colossali ha ormai travolto la maggior parte dei continenti- Affermai io con tono basso.
-E allora...Che dovremmo fare?!- Chiese lui agitato.
Alzai lo sguardo verso Pieck, ma anche lei sembrava non sapere che cosa fare.
-Non ne ho idea- Aggiunse lei con tono dispiaciuto.
Gabi rimase con Falco a consolarlo, e Pieck rimase con loro essendo ancora ferita a causa dell'attaco del gigante di Falco; io decisi di cambiare aria, avevo assolutamente bisogno di distrarmi per quanto mi fosse possibile.
Camminai senza una meta precisa pensando a Yelena, cercando in qualche modo di capire il suo atteggiamento, ma i miei pensieri furono interrotti dalla presenza di Levi, il quale cercava di camminare sostenendosi grazie alle pareti della nave.
-Levi! Non esagerare, devi ancora riposarti!- Esclamai io avanzo verso di lui.
-Riposare? Ancora un po e vi dimenticate della mia esistenza- Borbottò lui cercando di proseguire.
Testardo di un nano.
-Piuttosto, tua sorella...È viva?- Domandò lui cambiando tono della voce.
-..Sì, deve dirci dove si trova Eren- Esclamai io stando attenta ai suoi movimenti.
In quel momento, vidi in lontananza Pieck, la quale ci raggiunse poco dopo.
-Lasciate che venga anche io, non ho nulla da fare- Esclamò lei successivamente.
Con fatica, raggiungemmo la stanza dove vi erano Hanji, Kiyoma e Yelena, la quale era su un letto per via delle sue ossa rotte.
Fortunatamente ci rivelò la prossima destinazione di Eren, ovvero il forte di Salta.
-Andrà lì per distruggere gli idrovolanti- Rispose Yelena con tono basso e flebile.
-Allora dobbiamo partire adesso!- Eaclamai io alzandomi dalla sedia.
-Nora, volevo chiederti, se potessi partire tramite la nave con Gabi e Falco, è sicuramente la via più sicura- Esclamò Pieck voltandosi verso di me.
-Eh? Ma Gabi e Falco non saranno d'accordo!- Esclamai io confusa.
-Lo so, infatti li ho chiusi nella cabina prima che uscissi- Aggiunse lei successivamente.
-Lo so che il dirigibile non è il mezzo più sicuro, ma vi prego, lasciate che Nora venga con me, devo darle un sacco di spiegazioni- Affermò Yelena sorprendendo tutti, me compresa.
-Ci penserò io a badare a quei due bambini- Aggiunse la signora Kyiomi, convincendo Pieck.
Successivamente, scesimo per prepararci con le attrezzature per il decollo, salutando poi Annie, la quale anche lei sarebbe stata con Falco e Gabi.
Neanche il tempo di prepararci tranquillamente che si sentí uno sparo.
Non ci credo, ancora Floch?!
Fortunatamente non aveva colpito nessuno; Mikasa per difendere tutti, ferì il ragazzo facendolo cadere.
-Floch?! Non dirmi che ti sei ancorato alla nave e ci hai seguiti sino a qui!- Esclamò Hanji raggiungendolo.
-Hanji! Ci sono dei fori nel serbatoio- Avvertí Onyankopon facendoci allarmare tutti. -Così non possiamo decollare!- Aggiunse in seguito.
-Non è ancora detto! Possiamo rattoppare i buchi!- Uno degli Azurabiteku si fece avanti. -Controllate il motore! Basterà questa lastra di latta, ci vorrà solo un'ora..- Affermò lui cercando poi di prendere un'attrezzatura, ma in quel momento, si sentí quel rumore, quel rumore a noi familiare; i passi pesanti dei titani colossali.
-Questo rumore..- Sussurrò Hanji incredula. -La marcia dei titani è qui!- Aggiunse in seguito.
Corsi subito per aiutare gli altri con il motore, ma non appena alzai lo sguardo verso il mare, numerosi titani erano ormai davanti ai nostri occhi.
-Armin, hai qualche idea?- Domandò Mikasa con tono preoccupato.
-..Solo uno...Dovrò, restare qui e farvi guadagnare tempo- Sussurrò lui con occhi spalancati e terrorizzati.
-No! Ci servi per fermare Eren! Andrò io!- Urlò Reiner fermando le intenzioni del biondo, ma anche lui fu fermato.
-No, Non possiamo permetterci di perdere altro potere dei titani!- Esclamò Hanji, la quale ci aveva raggiunti.
-Sono io ad avervi condotti fino a qui, ed ho ucciso i miei commilitoni per arrivare sino a qui, me ne assumerò le responsabilità.- Affermò lei con tono serio.
Cosa intendeva dire?
-Ma Hanji!- Intervenne Armin; in quel momento, la donna fece un lieve sorriso indirizzato verso al biondo.
-Armin Arlert...Ti nomino quindicesimo comandante della legione esplorativa- Armin spalancò gli occhi a quella sua affermazione. -Un comandante deve essere sempre disposto a comprendere il prossimo, non dimenticarlo- Aggiunse Hanji guardandolo con sguardo serio. -Nessun altro è più adatto a tale ruolo di te, lascio tutto nelle tue mani!- Concluse infine lasciandoci tutti scioccati.
La donna sospirò leggermente, nessuno di noi proferì parola.
-Così è deciso, vi saluto. Oh, Levi ora è un tuo subordinato, quindi sentiti libero di sfruttarlo a dovere- Esclamò lei con tono divertito, come se non volesse che quella scena fosse triste.
-..Cos- Sussurrò Armin ancora incredulo, successivamente Hanji iniziò a camminare.
-Ehi- Levi, il quale era rimasto ad ascoltare in silenzio, si fece avanti. -Fottuta quattrocchi- Aggiunse notando che la donna non si era voltata.
Si avvicinarono nuovamente, stando vicini.
-Sai Levi, pare che...Sia giunta la mia ora! Voglio tirarmela fino infondo, quindi lasciami andare e basta- Esclamò lei con un sorriso sul volto, ma sapevo benissimo che era terrorizzata e spaventata per quello che avrebbe fatto.
Ormai non mi ero neanche accorta delle lacrime rigarmi il volto; stava accadendo per davvero?
Notai lo sguardo di Levi rattristarsi maggiormente, mi si strinse il cuore nel vedere i due.
Ad un tratto, Levi portò la sua mano sul petto di Hanji, assumendo la forma di un pugno. -Offri...il tuo cuore- Rispose lui deciso, facendo quasi commuovere la donna.
-Ah ah! Levi, è la prima volta che te lo sento dire!- Esclamò lei agitando il braccio non appena il corvino tornò verso di noi.
Tutti gli altri, malinconicamente fecero per andarsene verso il dirigibile, ma le mie gambe erano come paralizzate, non riuscivo a muoverle; l'idea di perdere Hanji mi terrorizzava.
-Coraggio Nora, andiamo- Esclamò Levi con tono serio, fermandosi al mio fianco.
-..N-no..Non voglio..- Sussurrai io notando Hanji andare verso i titani. -Io, andrò con lei!- Urlai senza pensarci, mentre svariate lacrime mi rigavano il volto. Feci un passo decisa a raggiungerla, ma Levi mi bloccò portando il suo braccio attorno al mio stomaco. -Ma non dire assurdità!- Esclamò lui con tono alto.
-Lasciami! Hanji non può farlo!- Ormai non ero lucida, non mangiavo, non dormivo da diverse ore, ero stanca, e sapere di quella notizia mi aveva travolta.
-Hanjii!!- Urlai io disperatamente, mentre Levi mi aveva presa per portarmi con forza verso il dirigibile.
-Nora calmati!- Esclamò Mikasa non appena Levi tornò da tutti loro.
Ormai non c'era nessuna speranza per lei, ormai aveva deciso di sacrificarsi per l'umanità.
Mi aggregai assieme a loro, i quali stavano osservando Hanji abbattere più titani possibili con le lance del tuono.
-Ho chiuso i fori!- Urlò un uomo che stava riparando il dirigibile. -Pompate il carburante!- Aggiunse successivamente.
-Ragazzi muoviamoci!- Urlò Jean facendo in modo che tutti noi dessimo una mano a far partire il dirigibile.
Per fortuna, riuscimmo a decollare, ma se dall'altra parte gioimmo del fatto che ci avessimo riusciti, dall'altra, non potevamo che piangere Hanji.
Vidimo la donna combattere fino all'ultimo.
-Hanjiii!- Urlarono Mikasa ed Armin, anch'essi pieni di lacrime al volto.
Mi sedetti ormai stanca, tremante e triste.
Levi mi affiancò; credo che tra tutti, anche se cercava di non farlo notare, lui fosse quello che soffrisse di più.
-Ci vediamo, Hanji- Sussurrò lui con tono spezzato.
-Lei ci guarderà da lassù, non è vero?- Chiesi io cercando di non piangere nuovamente.
-Certo che si- Rispose lui stringendomi la mano.
Pensavo che stesse cercando di consolarmi, ma forse, cercava solo di alleviare il suo di dolore.
Hanji, sei stata davvero coraggiosa, racconta a tutti di noi, e proteggici da lassù.Spazio Autrice
Non sono io quella che piange, sei tu!
No seriamente, quando ho letto il manga non riuscivo a leggere la frase successiva che tornavo a piangere🤡
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Last War
FanfictionCOMPLETATA! [Premetto che ci saranno gli spoiler per quanto riguarda alla seconda parte di aot4 e premetto anche che molte cose sono di mia pura fantasia] Nora è una bambina eldiana, nata e cresciuta a Marley assieme ai suoi amici Gabi, Falco, Udo e...