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Ci svegliammo molto presto per ripartire, caricando i cavalli ed i carri con gli oggetti e le attrezzature necessarie, ed una volta pronti, partimmo.
-Gabi, scusami per il calcio- Affermò Jean facendomi confondere; calcio?
-Tranquillo, è tutto apposto!- Esclamò Gabi sorridendogli leggermente.
-Con te non mi scuso invece- Continuò lui voltandosi verso Reiner.
-Si, come ti pare-
Ma che succedeva?
-Ieri sera mentre eri con Levi hanno avuto una piccola discussione, ma ora è tutto risolto, o quasi- Sussurrò Gabi notando la mia evidente confusione.
-Oh, capisco...Grazie-
-Potremo fidarci degli Azumabito?- Chiese successivamente il comandante Magath.
-Non abbiamo altra scelta- Rispose Jean sospirando leggermente.
La famiglia Azumabito era una famiglia influente che discendeva dall'ex clan Shogun di Hizuru, e pareva che fosse dalla nostra parte, ma nessuno di noi era certo delle loro reali intenzioni.
-Ehi! Il soma!- Avvertì Connie mentre guidava un cavallo.
-Fermi! Pare sia successo qualcosa!- Avvertì il comandante Magath facendo così fermare i carri ed i cavalli.
Notammo Pieck uscire dalla collottola del gigante. -..I-il porto...È stato occupato dagli Jaegeristi.- Affermò lei facendoci sconcertare.
-Saranno sicuramente arrivati primi con il treno a vapore, inoltre ho notato che ci sono svariati soldati armati e muniti del dispositivo tridimensionale.-
Questa non ci voleva!
-Credo abbiano capito che vogliamo fermare la marcia, ed ora vogliono affrontarci.- Concluse Pieck con tono basso e leggermente adirato.
-Scendiamo- Ordinò Hanji preparandosi a scendere, seguita da tutti noi.
Quest'ultima ed il comandante Magath si avviarono verso le rocce, dove dietro di esse vi era il porto.
-Che cosa facciamo?- Domandò Jean confuso.
-Utilizzeremo il potere dei titani, così come le vostre armi...Nessun problema, vero?- Chiese Annie puntando il suo sguardo su Mikasa, Connie, Armin e Jean.
-Se attaccassimo il porto finiremo per attaccare anche gli Azumabito!- Esclamò Mikasa guardando la bionda con sguardo basso.
-Magari per te sono parenti alla lontana, ma per noi sono nemici- Continuò Annie.
-Se gli Azumabito morissero sarebbe un problema anche per noi, Annie.- Rispose Pieck intromettendosi nella discussione.
In quel momento, con un altro cavallo, arrivarono pure Yelena ed Onyankopon, i quali erano rimasti indietro per accertarsi di non essere seguiti da nessuno.
Non avevo ancora parlato con mia sorella, non sapevo più cosa le passasse per la mente, ero arrivata anche a pensare che magari non mi volesse poi così tanto bene.
-Ehi! Non ho potuto che non sentirvi parlare...Pieck ha ragione, ci servono loro per far partire gli idrovolanti...Da quello che ho capito, devono essere portati nell'Hangar, e da lì possono essere mandate in volo.- Affermò Onyankopon una volta arrivato di fronte a noi.
Guardai mia sorella la quale aveva uno sguardo malinconico e deluso.
-In pratica...Dobbiamo guadagnare del tempo per preparare le navi mentre proteggiamo gli idrovolanti e gli Azumabito...E per giunta, non possiamo attaccare nessun Jaegerista perché era semplicemente un vostro compagno in addestramento, neanche se ci attaccano, dico bene?- Chiese la bionda con tono disprezzante.
Nessuno di loro sapeva cosa dire, Annie aveva detto quello che avremmo fatto, nonostante fosse complicato e azzardato.
-Dimmi Armin, avete un piano?- Domandò successivamente.
-Non ne abbiamo uno- Rispose Pieck al posto suo, con tono basso. -O sistemiamo le cose qui ed ora, o perdiamo gli idrovolanti- Aggiunse in seguito.
Nonostante volessimo salvare la gente, eravamo finiti nel distruggere le persone di quest'isola...Com'è potuto succedere?
Probabilmente, quel giorno, loro avrebbero agito in modo diverso dal nostro, sicuramente non avrebbero distrutto le mura, non sarebbero arrivati a tanto.
Alzai lo sguardo verso Reiner, il quale stava forse pensando alle mie stesse cose.
Lui più di tutti soffriva, si era sempre sentito in colpa nonostante si facesse vedere forte.
-Rimanete qui, osservate da un luogo sicuro assieme a Gabi, Falco e Nora...Cercate di non interferire-
Affermò Reiner facendosi avanti.
-Ci stai dicendo di guardare mentre vi massacrate...?- Domandò retoricamente Connie, abbassando lo sguardo.
Era davvero un problema che si poteva risolvere solo tra titani?
Quei pochi secondi di silenzio furono interrotti da Hanji, la quale stava scendendo dalle rocce per raggiungerci.
-Io non ho nessuna intenzione di stare a guardare, abbiamo comunque già ucciso quattro Jaegeristi, e soprattutto, non c'è più tempo per l'umanità!- Affermò lei sicura di se.
-Ho visto i titani avanzare lasciandosi dietro un'enorme cortina a vapore, sono in mare aperto, ormai avranno raggiunto il continente di Marley...Scommetto che hanno già sterminato la città nel nord-est di Marley...Se non ci diamo una mossa, chissà quanta altra gente morirà.- Aggiunse Hanji con tono alto.
In quel momento, il comandante Magath si precipitò verso Yelena, portando la sua mano sulla sua faccia, facendola cadere successivamente a terra.
-Dicci subito dove si trova Eren Jaeger! O ti spezzerò tutte le giunture del braccio finché non parlerai!- Urlò il comandante facendomi rabbrividire; normalmente sarei intervenuta ma sapevo anche che non c'era più tempo.
Notai Gabi stringermi leggermente la mano; sorrisi a quel suo gesto.
-Magath!- Intervenne Hanji.
-Ho cambiato idea, non voglio morire senza sapere cosa succederà...Se mi portaste con voi, potrei forse dirvi dove si trovi Eren- Rispose Yelena facendo uscire una lacrima.
Yelena, davvero per tutto questo tempo, pensavo di conoscerti?
-Allora, Connie e Armin, voi andate e procedete con il piano, intesi?- Domandò successivamente Hanji, facendo capire a loro due cosa dovessero fare.
Essi avevano il compito di convincere Floch a far usare gli idrovolanti; fortunatamente, lui pensava che loro due stessero dalla sua parte, e così, con una scusa ci inventammo questo.
Il resto invece, avevano il compito di introdursi all'interno dell'edificio per portare in salvo la signora Kiyomi.
Nel frattempo, io ero rimasta qui assieme a Gabi, Falco, Levi, Yelena, Pieck ed Onyankopon.
Spero che vada tutto per il meglio.
Notammo che successivamente si erano trasformati Reiner ed Annie, come programmato.
Pieck ritornò nella sua forma da gigante, ordinandoci di metterci sopra di lei per fare più veloce.
-Eh?! Maledizione, quei bastardi stanno mirando alla nave adesso!- Sbraitò Onyankopon. -Di questo passo, quei due non resisteranno fino alla fine della partenza della nave..- Aggiunse poi, riferendosi a Reiner ed Annie, i quali stavano appunto proteggendo la nave dai numerosi colpi causati con le lance del tuono.
-Anche io devo combattere!- Esclamò di punto in bianco Falco. -Con il potere del titano mascella-
Fu però interrotto da Pieck. -Non puoi. La prima trasformazione non va mai a buon fine...Lascia fare a me, mi unirò alla battaglia una volta che vi avrò portati in salvo- Esclamò Pieck attraverso il gigante.
Nonostante le sue parole, non sembravano aver smosso il ragazzo nell'agire comunque.
-Falco!- Urlammo io e Gabi con tono preoccupato, non appena il biondo scese da Pieck iniziando a correre.
-Andremo prima verso la nave!- Esclamò Pieck successivamente, così iniziò ad avanzare, raggiungendolo dopo pochi minuti.
-Comandante Magath!- Esclamò Pieck facendoci poi scendere.
-Coraggio salite sulla nave!- Ordinò successivamente il comandante.
-Adesso vado ad aiutarli, Falco vuole combattere ed è partito- Avvertì Pieck per poi raggiungere gli altri.
Salimmo sulla nave sentendo poi un esplosione, seguita da una scintilla.
Che fosse Falco?
-Gabi! Ti affido la postazione!- Urlò Magath avvertendo la ragazza, la quale andò subito davanti all'arma usata precedentemente dal Comandante.
-Attenzione ne sta arrivando uno!- Avvertí io alla mia amica, dopodiché sparò un colpo prima che potesse attaccare la nave.
-Ottima mira!- Esclamai io.
-Possiamo lasciare il porto, presto salite a bordo!- Urlò Onyankopon.
Non appena stavano per salire, Falco, all'interno del gigante, colpì Pieck; probabilmente aveva perso il controllo.
Il comandante Magath scese subito dalla nave per raggiungerla.
-..Cosa?- Chiese Gabi con occhi spalancati.
Fortunatamente, il comandante Magath riuscì a tirare fuori Falco, sano e salvo.
-Ce l'abbiamo fatta!- Esclamai io felice, facendomi poi abbracciare da Gabi, la quale era sollevata per Falco.
A momenti sarebbero saliti anche gli altri, difatti arrivarono subito.
Fecero sdraiare Falco su una coperta bianca essendo ancora privo di sensi.
-Il comandante Magath ha fatto tornare umano Falco..- sussurrò Gabi portandosi al fianco del ragazzo.
-Dove si trova adesso?- domandò successivamente rivolgendosi a Pieck, la quale aveva portato Falco qui.
-È rimasto a difenderci..- Aggiunse lei con tono dispiaciuto, facendo alzare sia me che Gabi.
-Che cosa?!- Domandò Gabi incredula, ma purtroppo, quel comandante che tanto faceva finta di avere un cuore di ghiaccio, si era sacrificato per guardarci le spalle.
Grazie comandante, grazie per tutto.

Spazio Autrice.

Magath è sempre stato sottone per Falco e Gabi, change my mind🏃‍♀️

Last WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora