"Io sono Hanji, e spero che possiate trovarvi a vostro agio! Prego, venite pure a prendervi un buon thè!"
Esclamò quella donna dai capelli castani in modo "amichevole".
In quel momento, avvicinò a sé un ragazzo, affermando che gli era diventata amica, ma ero sicura che fosse un bluff; non conoscevo quel ragazzo, ma intuì che era un eldiano venuto qui prima di noi.
"Comandante! Spari a tutti questi demoni senza badare a me!" Urlò quest'ultimo dandomi così la conferma che era dalla nostra parte.
"Ascoltatemi maledetti demoni! Non ho nessuna intenzione di fare il vostro gioco, ne tantomeno di abbassarmi ai vostri stessi livelli!" Esclamò il comandante puntando il fucile ad Hanji.
"Cooosa?! Sei sicuro di volerci insultare in questo modo? Forse non riesci a vedere il gigante che sta dietro di voi!"
In quel momento, tutti si voltarono in direzione di quel gigante; anch'io lo feci.
Era davvero alto, ed era anche la prima volta che vidi un gigante dal vivo.
Il comandante, non rispose più di se, difatti corse sulla barca avvicinandosi verso quella donna, puntandole nuovamente il fucile, pronto a spararle.
Pensai a tante cose, a come fosse sbagliato attaccare senza neanche parlare, a come fosse ingiusto questo mondo. In verità, non è questo mondo ad essere sbagliato, ma siamo noi umani che ci viviamo, ad essere sbagliati.(C'è del discorso in questo Tokyo Ghoul)
E così, ecco che il colpo partì, ma l'unica persona a cadere era il comandante.
Aggrottai la fronte non capendo quello che fosse appena successo, e fu solo in quel momento che vidi Yelena con una pistola in mano.
"Che cosa significa Yelena?" Chiese uno di loro a mia sorella. "Abbassate quelle armi" Ordinò successivamente lei accompagnata da Onyankopon.
Che stava succedendo?
Lei da quale parte stava?
"Hanji giusto? Grazie per il tuo invito, prendiamo pure un thè!" Esclamò lei in modo tranquillo aprendo le braccia.
Notai gli sguardi sorpresi e confusi da parte di tutti, non che io non lo fossi.
In quel momento, Yelena e Onyankopon scesero dalla flotta accompagnati da Hanji, ed altri soldati andarono a recuperare gli altri eldiani sulla barca.
Indovinate chi è nella merda?
Un ragazzo dalla bassa statura e dai capelli corvini mi guardò con uno sguardo di noia, rilasciando poi un suono di fastidio.
"Allontanati subito!" Esclamai io indietreggiando, ma finì per sbattere contro qualcuno.
Mi voltai e vidi uno di loro.
"Non muoverti" Affermò sempre quell'uomo basso per poi ammanettarmi e portarmi fuori dalla barca.
Lo so che sicuramente non era il momento adatto, ma in quel momento mi venne in mente di pensare che faccia avrebbe fatto Yelena nel vedermi lì.
Poco a poco mi portò assieme agli altri, e vidi Yelena che però era impegnata a parlare con Hanji.
"Potevate evitare di portare mocciosi" Esclamò il nano non appena passò da dietro Yelena, guidandomi assieme agli altri prigionieri, facendo successivamente girare mia sorella verso di noi.
Mi si formò un nodo in gola.
"..Nora...Aspetta!" Esclamò lei raggiungendoci subito dopo.
"Che diavolo ci fai qui?!" Chiese lei confusa portandosi alla mia altezza.
"Volevi abbandonarmi..?"
Chiesi io con tono triste e confuso.
"Ma certo che no stupida" Affermò lei dolcemente guardandomi con tenerezza.
Potei percepire che si sentiva preoccupata ed angosciata.
"Che cosa intendi fare?" Chiese il nano guardando mia sorella impaziente.
"È solo una bambina, mi prendo io la sua responsabilità, vi pregherei di lasciarla a me" Chiese lei rialzandosi guardando poi Hanji e quell'uomo.
"Per me va bene, non credi anche tu che valga la pena fidarsi, Levi?" Chiese quella donna sorridendo.
"Tsk" Sospirò leggermente liberandomi le mani, dopodiché ci guidarono portandoci da diverse tende.
Feci per entrare ma Yelena mi fermò.
"Nora tu aspetta fuori, parlerò con loro e gli spiegherò le mie intenzioni" Affermò lei guardandomi. "Yelena anche io vorrei sapere le tue intenzioni" Replicai guardandola in modo confuso. "Ti dirò tutto, te lo prometto, ma per adesso resta qui va bene?" Chiese lei in modo supplichevole, ed io acconsentì. "menomale che eri prudente eh" Rispose lei alludendo alla frase detta da me stamattina; io in risposta sorrisi leggermente divertita.
Ero sempre stata una testa calda, ho sempre agito di impulsivo, senza pensare alle conseguenze.
Non appena entrarono nella tenda, camminai verso un piccolo muretto sedendomici sopra. Mi portai le ginocchia attaccate al petto, circondandole poi con le mie braccia.
Yelena che stai combinando?
"Quella ragazza è tua amica?"
Chiese una ragazza dai capelli castani, sedendosi poi accanto a me mentre mangiava un pezzo di mela.
"È mia sorella" Affermai io con tono basso.
"Dici sul serio? Eppure sembrate così diverse" Esclamò lei incredula.
"Non è mia sorella di sangue, ha deciso lei di prendermi e crescermi quando ero solo una neonata" Affermai io alzando leggermente l'angolo della bocca.
"E i tuoi genitori?"
A quella domanda, mi strinsi a me.
"Sono stati uccisi durante una guerra contro una nazione che Marley riuscì a conquistare..." Affermai io con tono triste, avevo sempre sognato di poterci parlare, oppure di poterli semplicemente abbracciare.
Ricordo di quando Yelena me ne aveva parlato.
Nonostante la sua nazione avesse perso, si sentì in colpa abbandonare una bambina la quale aveva appena perso i suoi genitori, ecco perché decise di portarmi con se e di crescermi, nonostante tutto.
"Mi dispiace tanto" Affermò quella ragazza; non so il motivo, ma sentì che fosse realmente dispiaciuta.
"Adesso sto bene, Yelena per me è tutto e sono felice di averla con me!"
Esclamai io ribaltando il tono e l'atmosfera.
"Come ti chiami?" Mi chiese successivamente.
"Nora" Affermai io tranquillamente.
"Beh, piacere di conoscerti, il mio nome è Sasha!" Replicò lei sorridente.
Non ho mai pensato che fossero dei demoni, anzi. Purtroppo però, ho sempre dovuto tenere per me questi pensieri, chissà cosa avrebbero fatto a me e ad Yelena se avessi solo osato dire che li consideravo come noi, perché si, nonostante fossi piccola, ho sempre pensato che entrambi avessimo sia torto che ragione e che non era colpa di nessuno.
Sfortunatamente viviamo in un mondo in cui se pensi una cosa diversa da qualcuno, automaticamente diventi un nemico.Dopo qualche minuto, vidi Yelena e gli altri uscire dalla tenda, così corsi verso mia sorella.
"Yelena! Allora?" Chiesi io impaziente di sapere cosa avesse in mente.
"Nora ascoltami, so che è ancora tutto confuso per te, ma cerca di fare quello che ti verrà chiesto e non ti succederà nulla. Ci sono tante cose in gioco, ma ti chiedo solo di avere pazienza"
Affermò lei guardandomi.
"Yelena, mi fiderò sempre di te"Spazio Autrice:
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Last War
FanfictionCOMPLETATA! [Premetto che ci saranno gli spoiler per quanto riguarda alla seconda parte di aot4 e premetto anche che molte cose sono di mia pura fantasia] Nora è una bambina eldiana, nata e cresciuta a Marley assieme ai suoi amici Gabi, Falco, Udo e...