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Che cosa?
Gabi e Falco erano fuggiti?
"Quando è successo?!" Chiesi io alzando leggermente il tono della voce.
"Intorno a ieri mattina...Hanno ucciso la guardia e sono scappati.." Affermò Jean serrando leggermente i denti non appena pronunciò che lo avessero ucciso.
"E cosa succederà quando li troveranno?" Chiesi io preoccupata, nonostante avessero ucciso un altro dei nostri, non potevo non preoccuparmi.
"Non ne ho idea, spero solo che considerino il fatto che siano solo dei bambini" Rispose lui stringendo leggermente le mani sulle sue.
"Non possiamo farci nulla, ma per ora aiuta il nostro caro Niccolo a cucinare, mi raccomando sono ospiti importanti!" Esclamò Connie cambiando completamente l'atmosfera.
"Giusto! Vedrai ti farò fare un figurone!" Esclamai io accennandogli un sorriso.
Pochi secondi dopo, Jean e Connie uscirono dalla stanza, ed io cominciai a preparare tutte le posate e il necessario da passare al cameriere, servendoli così al tavolo.
Sapevo che Niccolo mi aveva chiesto una mano non per le mie "doti" di cucina, ma per distrarmi dal fatto di Yelena, lo sapevo benissimo, e gli ero grata di questo.
"Sono arrivati!" Esclamò Niccolo ritornando in cucina assieme a tutti noi.
"Siate veloci perché sono davvero tanti"
Continuò lui iniziando a cucinare; io nel frattempo tolsi le bottiglie d'acqua dal frigo dandole poi al cameriere, facendolo andare verso i clienti.
Andammo avanti per circa qualche minuto, e nonostante volessi andare a salutarli, il lavoro me lo impediva, vorrà dire che li saluterò alla fine.
"Ehi Niccolo! Chiedono di te!" Esclamò un suo collega. "Eh? Adesso?!"
"Tranquillo Niccolo, ci penso io a girare qui, tu intanto vai!" Avvisai io prendendo poi il mestolo girandolo come lui faceva.
"Grazie, torno subito!" E così si avviò fuori dalla cucina.
Certo che fare il cuoco era davvero complicato, a maggior ragiona se i clienti erano importanti.
Non stavi fermo un attimo, eri sempre in movimento, e tutti svolgevano un compito preciso.
Dopo qualche minuto, Niccolo tornò in cucina leggermente agitato; notai che in mano aveva una bottiglia di vino.
"Ehi dove vai?" Chiesi io vedendo che stava scendendo giù in cantina. "Arrivo" Ignorai il suo atteggiamento continuando a girare con il mestolo.
Non appena sentì che era pronto, versai il tutto in diversi piatti, stando attenta alle porzioni e a non sporcare troppi i bordi del piatto.
Dopo qualche altro minuto, sentì dalla sala una leggera confusione, così senza pensarci mi avviai in essa, trovando tra le braccia di Niccolo Falco; abbassai lo sguardo e vidi che c'era anche Gabi sdraiata a terra, come se l'avessero buttata.
"Niccolo!" Lo chiamai io raggiungendolo.
"Che succede??!" Chiese il padre di Sasha non capendoci niente.
"Questi due, sono quelli che hanno ucciso Sasha, vostra figlia!" Urlò lui in modo adirato, stringendo la presa di Falco; egli aveva perso i sensi, e perdeva sangue dalla tempia.
"Ti prego, lui non c'entra nulla!" Urlò Gabi cercando di fargli liberare Falco, ma Niccolo non sembrava volerle darle ascolto. "Per te questo ragazzo è così importante?! Anche per me Sasha era importante e tu me l'hai uccisa!" Urlò nuovamente lui. "L'ho uccisa perché anche lei ha ucciso delle persone! Anche io ho perso tanti dei miei amici!" Replicò lei con occhi lucidi.
"Niccolo ti prego, lascialo andare" Provai io con voce tremante, ma sembrava ignorarmi. "Signor Braus, la uccida lei o se no lo farò io." Affermò Niccolo con tono fermo e freddo, passandogli il coltello; egli lo prese e si avviò davanti a Gabi, la quale sembrava essere ancora più terrorizzata.
Sbarrai gli occhi in quel momento, non sapevo ne cosa fare ne cosa dire.
"Credo che questo sia tutto inutile...Non penso sia giusto far passare questo anche a dei bambini, quando i responsabili siamo solo noi.." Affermò il padre di Sasha passando poi il pugnale alla moglie; essa lo appoggiò sul tavolo.
Nel frattempo erano anche arrivati anche alcuni del corpo di ricerca.
"Niccolo! Posa il ragazzo!" Esclamò Hanji, ed esso, capendo forse quello che avrebbe potuto fare, posò delicatamente il ragazzo a terra; andarono subito a soccorrerlo.
Io corsi subito da Gabi, aiutandola.
"Ehi Gabi, tranquilla Falco starà bene"
Affermai io aiutandola a rialzarsi; lei si voltò verso il signor Braus ancora scioccata per la situazione. "...Voi davvero, non provate odio per me?" Chiese lei con tono incredulo e terrorizzato.
In quel momento, sentì dei passi veloci correre verso di noi; Era Kaya, la quale aveva il pugnale in mano, intenzionata infatti a pugnalare Gabi, ma fortunatamente Mikasa le bloccò i movimenti impedendole così di agire.
"..Kaya" Sussurrò Gabi realizzando quello che avrebbe voluto fare. "Maledetta! Ed io che mi fidavo di te! Ti consideravo pure mia amica! Come hai potuto?!" Gridò Kaya in modo disperato, piangendo a dirotto. Armin fece alzare Gabi, la quale sembrava dispiaciuta per la reazione della sua amica.
"Andiamocene, vieni, devi disinfettarti la ferita" Affermò Mikasa non appena i genitori di Kaya cercarono di tranquillizzare la figlia.
Assieme ad Armin, ci avviammo verso un'altra stanza, dando così tempo di far calmare le acque in quella sala.
Mi sedetti successivamente su una sedia attorno al tavolo, mentre Mikasa toglieva il sangue dal naso di Gabi.
"Perchè lo stai facendo..?" Chiese quest'ultima riferendosi al gesto di Mikasa. "Non lo so, lo faccio e basta." Rispose lei continuando il lavoro. "Non mi odiate per aver ucciso la vostra amica tanto preziosa?" Chiese lei con tono confuso. "No" Rispose la ragazza dai capelli corvini finendo di medicarla.
"...Perfavore, uccidete me ma lasciate stare Falco, lui non c'entra nulla..." Affermò Gabi guardando in basso.
"Non uccideremo nessuno...Parli sempre e solo di uccidere, mi ricordi tanto qualcuno sai?" Chiese Armin con sguardo malinconico.
Gabi non parlò, rimase in silenzio; era evidentemente ancora sconvolta e terrorizzata, ma più che altro, ero certa che fosse sorpresa nel vedere i tanto famosi "eldiani cattivi" comportarsi in questo modo con lei, dandole la grazia e trattandola come se fosse una vittima, anche se, ad essere le vittime, lo eravamo tutti.
In quel momento, entrò nella stanza qualcuno; ci voltammo per vedere chi fosse, e alla sua vista, rimasi come paralizzata.
Eren?!
Con molta tranquillità, si avviò anche lui verso il tavolo, sedendosi assieme a noi, ignorando i nostri volti sorpresi.
"...Ciao ragazzi, volevo parlarvi."


Spazio Autrice:

Finalmente sono a pari con l'anime😼
Comunque quando ho saputo di Falco ero tipo "NOO CJDKSKSJ" cioè ho sclerato malissimo.
Quanto è stato cute però nel salvare Gabi un'altra volta?🥺

Last WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora