Torta.

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"Che succede Jimin, hai smesso di parlare?" ridacchiò Lisa guardandolo.

Quando tutti ebbero finito di mangiare i ragazzi si spostarono nella sala ricreativa della villa, dove c'era il tavolo da biliardo, dei divanetti al centro della stanza e un angolo bar.

Effettivamente il biondo aveva smesso di parlare, di intromettersi nelle conversazioni. Al contrario di Jungkook che invece sembrava trovarsi bene con gli altri, al contrario di quello che pensava fino a qualche ora prima.

Tutti si girarono a guardare Jimin, mentre era seduto da solo sul divanetto. "Oh... no. Cioè, cosa dovrei dire?" ridacchiò nervoso.

Il corvino lo guardò tenendo tra le mani la stecca da biliardo, per poi girarsi verso Jackson dal momento in cui lo chiamò.

"Gukk, vuoi una sigaretta?" disse il ragazzo portandosi una sigaretta tra le labbra, porgendo poi il pacchetto aperto al più grande.

"Sì, grazie." disse Jungkook estraendola dal pacchetto e portandola tra le labbra.

Jimin alzò un sopracciglio guardandolo. 'Da quando fuma?' 

Quando il corvino accese la sua sigaretta, immediatamente tossì leggermente. Non era abituato a fumare dal momento in cui non lo faceva mai.

"Amico, tutto bene?" chiese Jackson guardandolo preoccupato.

Il biondo a quella scena non potette che ridere. 

"Fumo di rado, quindi è normale che mi venga da tossire." disse buttando fuori il fumo per poi girarsi nuovamente verso il suo fidanzato. "Ride bene chi ride ultimo, Jimin." gli fece un sorriso finto.

Jimin sgranò gli occhi guardandolo. Aveva percepito il suo sarcasmo dietro quella frase.

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Dopo che i due salutarono gli altri e li ringraziarono per la bella serata, iniziarono a camminare e, quando furono abbastanza distanti, il biondo prese parola.

"Jungkook, mi dispiace, avrei dovuto parlartene prima" lo guardò dispiaciuto. "Mi prendo le mie responsabilità."

"Perfetto, prenditele." fece spallucce il corvino continuando a guardare davanti a sé.

"Sei arrabbiato? Pensavo non fossi il tipo che si arrabbia solo perché il mio ex e io siamo in buoni rapporti." Jimin si fermò guardandolo. 

"Stai peggiorando le cose" sbuffò. "Fai un respiro profondo prima di parlare." si fermò anche lui e incrociò le braccia al petto guardandolo.

"Non parlarmi così Jungkook." disse il più piccolo serrando la mascella. "Senti, non litighiamo, non ho proprio voglia." 

"Ah beh certo, quando invece tu ne hai voglia litighiamo anche per le più stupide cazzate" lo guardò dritto negli occhi.

"Mi dici perché sei così arrabbiato? Ti ho già detto che mi dispiace e che avrei dovuto parlartene prima!" 

"Tu non puoi fare quello che vuoi tu. Capisci che io vengo a sapere le cose tue o perché le capisco da solo o da altri! Sai benissimo, e me lo hai anche detto adesso, che per me non c'era nessun problema per Jackson, perché non me l'hai detto? Chissà quante altre cose mi tieni nascoste che non so" 

"Non ti nascondo proprio niente, Jungkook ma davvero fai? Non ti fidi di me?" incrociò anche lui le braccia al petto.

"Seh vabbè, adesso sviamo in un altro argomento." alzò gli occhi al cielo.

"Okay, sai che ti dico? Fanculo. Oggi a quanto pare non sei in vena di chiarire. Ti ho già detto che mi dispiace, che altro dovrei fare? Davvero, non voglio discutere di nuovo."

Maid Cafè.   {Jikook.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora