Cap. 11 - "Troppe domande"

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Seoul. Quartiere Residenziale di Mapo-Gu

I raggi del sole illuminavano la stanza del piccolo appartamento nel quartiere periferico di Seoul. Ormai l'estate era entrata nel vivo ed iniziava a fare davvero tanto caldo. Yuhnee stava ancora dormendo avvolta solo dal lenzuolo, ancora vestita come la sera precedente. In quel turbinio di strane emozioni si era addormentata tra le lacrime con quella vecchia foto tra le mani. Quel ragazzo, che in passato le aveva fatto vivere una relazione così unica ma che le aveva fatto così tanto male, era tornato così prepotentemente nella sua vita ed era riuscito a smontare tutta quella calma interiore che era riuscita a crearsi in quegli anni d'assenza.

Quando Yuhnee si svegliò il suo cuscino era ancora pieno di lacrime e quella piccola foto era rimasta appoggiata di fianco a lei. Controllò l'ora sul telefono e si alzò per prepararsi ad andare al lavoro cercando, quasi, di rimanere indifferente a quello che era successo la sera precedente. Dopo aver riposto la foto nella scatola ed averla nuovamente messa in fondo al cassetto, si era messa a fissare la sua immagine scomposta allo specchio. "Ora vai al lavoro, parli con il direttore e rifiuti il lavoro per la SM. Semplice!" mentre si guardava ripeteva tra sè queste parole. Per la sua sanità mentale, rinunciare a quel lavoro, era la cosa migliore da fare. Si sarebbe nuovamente allontanata dagli Exo e soprattutto da quel Park Chanyeol ed avrebbe potuto riprendere in mano la sua vita, in piena tranquillità. Sembrava semplice come soluzione, in fondo dove semplicemente dire di no e tornare a preparare i soliti articoli noiosi di cui solitamente si occupava.

Dopo essersi preparata ed aver evitato nuovamente le domande della sua coinquilina, aveva preso l'autobus per raggiungere il suo ufficio in centro città

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Dopo essersi preparata ed aver evitato nuovamente le domande della sua coinquilina, aveva preso l'autobus per raggiungere il suo ufficio in centro città. Era difficile capire come si sentiva dentro di lei, più volte durante il tragitto avevo trovato la forza di andare a ricercare qualche informazione in più su quel ragazzo che non aveva mai dimenticato, ma ogni volta si bloccava dopo aver digitato il suo nome. Il suo stato d'animo era completamente instabile "Basta pensarlo Yuhnee, ti ha fatto male e non merita la tua attenzione e poi, sarai una delle tante per lui..." si ripeteva dentro di sè quelle parole così severe e pungenti per cercare di far credere anche a se stessa che la cosa migliore era quella di star lontano da quel Park Chanyeol.

"Allora com'è andato il tuo incontro con il grande Ceo della SM?" non aveva nemmeno fatto in tempo ad entrare in ufficio che Yuhnee era stata invasa dalle domande del suo collega Yejoon. Ovviamente, le voci che era stata scelta dal direttore per andare a collaborare con il tuor degli Exo girate davvero velocemente in ufficio. "Normale... niente di che, in fondo!" la risposta scocciata della giovane giornalista lascia grande perplessità nel ragazzo dai capelli scuri davanti a lei. "Ma come niente di che? Insomma, hai un'opportunità pazzesca e rispondi così? La gente farebbe follie per essere al tuo posto!" le parole di Yejoon non facevano altro che provocare un'enorme fastidio in Yuhnee. "E allora vacci tu visto che sei così entusiasta!" il suo tono freddo e arrogante aveva gelato all'improvviso il povero collega che guardava la ragazza senza capire. Le parole di Mihno non erano così sbagliate, lavorare per la SM poteva essere un ottimo modo per farsi strada nel giornalismo ma per la giovane il contatto con il suo ex avrebbe provocato solo che tanta sofferenza. Ormai si era decisa a rinunciare, avrebbe solo aspettato che arrivava il suo capo per spiegarle che quel lavoro proprio non se la sentiva di farlo.

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