Defenceless l.s. [Italian Translation]

Forty One

"Va bene, verrò con te," disse a bassa voce. Voleva solo andarsene il prima possibile. Il dottor Brown gli fece un piccolo sorriso, "va bene, dovrò solo controllare qualche altra cosa e se tutto sembra a posto puoi andartene tra circa un'ora."

Louis si sedette in silenzio mentre il Dottore gli controllava il cuore e il polso e gli prelevano del sangue e altre cose di cui non poteva preoccuparsi. Voleva solo che i risultati uscissero positivi in ​​modo da poter lasciare questo stupido posto e dormire per una o due settimane finché non sarebbe potuto tornare a casa. Doveva chiamare Liam e spiegare cosa era successo, ma non aveva idea di cosa avrebbe detto. Non poteva dire la verità senza sconvolgerlo oltre ogni immaginazione. Forse avrebbe potuto dire che c'era una cosa di lavoro d'emergenza a cui doveva partecipare.

No, penserebbe solo di aver imbrogliato di nuovo. Si chiedeva se a Liam sarebbe mancato, diceva di sì, ma ogni volta che era via, non sembrava mai disturbato. Inoltre adesso aveva Lindsey a fargli compagnia. I suoi occhi bruciavano solo al pensiero di lei e Liam insieme, ma cosa poteva fare? Se l'è portato su di sé, se non avesse agito in modo così egoistico non lo avrebbe mai perso per qualcun altro. Poteva solo immaginarli insieme, tutti rannicchiati sotto la coperta a parlare senza cervello di qualunque cosa, proprio come facevano una volta. E poi lui la baciava e le diceva "Ti amo", e lei rideva con quella risata da strega tremendamente acuta che Louis non capiva come qualcuno potesse mai trovare accattivante.

E poi si sarebbero baciati ancora un po' e avrebbero riso di quanto Louis fosse stato un completo idiota per sempre pensando che qualcuno come Liam avrebbe mai potuto amare qualcuno come lui. Poi l'avrebbe portata nella loro camera da letto e avrebbe fatto l'amore sul loro letto dove giaceva Louis. Non era stupido, sapeva cosa stava succedendo, aveva solo deciso di respingere quei pensieri perché ogni volta che gli venivano in mente sentiva la bile salire su per la gola, sentiva come se qualcuno gli avesse strappato il cuore dal petto e lo avesse tagliato dentro piccoli pezzi frammentati e sparsi sul pavimento. E non era in grado di raccoglierli e ricucirli insieme perché aveva finito il filo. Quindi ha pensato che se non ci avesse pensato, non sarebbe stato così reale.

Ma a volte non riusciva proprio a impedire alla realtà di schiantarsi su di lui come un secchio di acqua ghiacciata e avrebbe dovuto pensare a ogni piccolo errore che aveva commesso fino al momento in cui Liam si rese conto che non era abbastanza bravo. Sentì le lacrime gonfiarsi all'orlo dei suoi occhi e fece del suo meglio per farle tornare indietro prima che si riversassero. Non meritava di piangere, non meritava di sentirsi triste per questo quando avrebbe potuto impedire che tutto questo accadesse se solo si fosse sforzato un po' di più.

"Tutto fatto!" Il dottor Brown ha dichiarato con un sorriso amichevole sul volto, Louis ha fatto del suo meglio per ricambiare il gesto ma probabilmente ha finito per sembrare più una smorfia. "Grazie," uscì più in basso di quanto avrebbe voluto ma non poté farne a meno con le lacrime che gli ostruivano la gola. Tossì un po' prima di asciugarsi delicatamente gli occhi, sperando che nessuno se ne accorgesse prima di alzarsi dal letto. "Allora posso andarmene adesso?" Ha chiesto solo per essere sicuro.

"Presto, voglio solo esaminare alcune cose con te per evitare che qualcosa del genere accada di nuovo", ha spiegato il Dottore. Louis annuì e si rimise a sedere e lo ascoltò andare avanti e indietro su diete diverse e su quanto fosse importante con una dieta variata e cosa no. Louis non prestò molta attenzione a ciò che veniva detto mentre la sua mente ancora una volta iniziò a vagare e dovette impedire che un piccolo sorriso gli apparisse sul viso al pensiero di Liam che veniva a prenderlo.

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Il viaggio verso casa di Zayn fu trascorso in un silenzio pesante. Nel momento in cui erano usciti dall'ospedale, Louis aveva cercato di chiamare Liam, ma prima che ne avesse la possibilità, Zayn gli aveva strappato il telefono dalle mani, impedendogli di farlo e si era rifiutato di restituirglielo. Guardò fuori dal finestrino mentre percorrevano la strada familiare verso l'appartamento di Zayn. Era passato molto tempo dall'ultima volta che era stato lì, ma sembrava ancora familiare.

La rabbia divampava dentro di lui ogni volta che pensava a quello che aveva fatto Zayn. Non solo ha accusato Liam di fottuti abusi, ma ora non gli ha nemmeno permesso di spiegare perché non sarebbe tornato a casa. Strinse la mascella e chiuse gli occhi, cercando di spegnere il fuoco che gli bruciava nel petto prima di esplodere su Zayn. Non voleva davvero iniziare una rissa in quel momento, sapeva che Zayn voleva solo il suo meglio, ma non sembrava capire che aveva bisogno di Liam nella sua vita, come se avesse bisogno di aria nei polmoni. Non poteva funzionare proparatamente senza di lui a guidarlo. Non capiva bene perché lo odiasse così tanto, ma desiderava solo che Zayn potesse vederlo dal suo punto di vista, quindi forse avrebbe potuto aiutarlo a riconquistare il cuore di Liam.

Segni si formarono sulla sua pelle mentre le sue unghie gli affondavano nei palmi, si chiese quanto più forte avrebbe dovuto premere perché la sua pelle si rompesse e il sangue fuoriuscisse e macchiasse quei fottuti seggiolini. Voleva abbassare il finestrino per prendere un po' d'aria fresca e alleviare la spessa tensione nell'auto, ma non aveva voglia di muoversi. Il sole splendeva attraverso il vetro sui suoi occhi mentre prendevano l'uscita a destra. Tutto quello che vide fu letto mentre il calore si riversava su di lui e la sua camicia iniziò a sentire prurito, ma non si mosse. Lasciò semplicemente andare il pugno e rilassò la mascella mentre il calore consumava il suo corpo e decise di lasciare che il sonno prendesse il sopravvento per un po'.