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Sono trascorsi 4 lunghi anni da quella sera della nascita dei Jonas Brothers.
Mi sono laureata e ora sono una giornalista, mi è sempre piaciuto farlo sin da quando ero piccola e mia madre mi comprava tutte le mattine il giornale della città.
Con Noah sono stati anni stupendi, siamo stati molto bene insieme ma purtroppo la relazione è finita.
Io sono tornata a Los Angeles sorpresa di ritrovare mio padre con Jennifer a casa. Mi hanno assunto a Cosmopolitan e Noah andava a New York per aspirare a diventare coach di lacrosse.
È stata davvero dura la separazione ma sto cercando di andare avanti.
Sono dentro al mio ufficio,quando entra il mio capo con dei fogli in mano.
《Ciao Erica. Oggi dovrai intervistare un personaggio famoso. Sai che ogni mese ne scegliamo uno diverso. Tu ti occuperai della parte scritta poi alle 11 lo accompagni dal fotografo per il servizio. Mi raccomando conto su di te.》mi lasci i fogli sulla scrivania ed esce senza nemmeno darmi il tempo di rispondere.
Okay si può fare. Infondo è il mio lavoro e mi piace un sacco conoscere i personaggi famosi. In questo modo si scoprono un sacco di cose.
Non ho avuto modo di capire di chi si tratta perché pochi minuti dopo sento qualcuno bussare alla mia porta.
《Avanti》 deve essere quello dell'intervista.
La porta si apre ed entra l'ultima persona che avrei mai pensato di vedere. Joe Jonas.
《È qui per l'intervista? Prego si accomodi》mi alzo e gli indico la sedia davanti la mia scrivania.
Ho reagito così perché non voglio che in ufficio pensano che io lo tratti in maniera diversa. Ho una certa responsabilità da mantenere e professionalità.
《Buongiorno, grazie》fa qualche passo avanti e chiude subito la porta.
Grazie al cielo!
Se non fosse che seguo ciò che fa con i fratelli probabilmente non avrei sue notizie da anni.
Ma con Nick e Kevin questo non accade. Ci sentiamo tutti i giorni, mi rendono partecipe di tutto.
Joe indossa una camicia bianca, una cravatta blu scuro e dei jeans attillati neri. Lui è come l'aceto: più invecchia più migliora.
Credevo che quello che provassi per lui, in tutti questi anni, mi fosse passato. E invece no. Si vede che siamo destinati a ritrovarci sempre.
《Allora Joe come va?》gli chiedo appena si siede davanti a me.
《Bene. Ora che ti vedo sto molto bene》 sorride guardandomi.
《Okay. Inizio con l'intervista o preferisci parlarmi di te a getto?》prendo in mano la penna e dei fogli bianchi.
《Parlo io tranquilla》 non smette un secondo di fissarmi.
《Perfetto ti ascolto》mi preparo a scrivere  e registro tutto con il cellulare così da controllare e approfondire meglio in fase di scrittura.
《Dunque sono Joe Jonas, ho 25 anni e sono il frontman dei Jonas Brothers. Abbiamo iniziato a comporre musica per gioco e i testi ci piacevano un sacco. Cosi abbiamo tentato di cantarli e le nostre voci si armonizzano alla perfezione. Scrivere canzoni non è così semplice ma spesso è quello che cerchiamo  di fare quando non riusciamo a dire quello che abbiamo in mente. Lo scriviamo e lo rendiamo una canzone. Le nostre sono perlopiù canzoni d'amore dato che abbiamo tutti e 3 delle relazioni. Bhe la mia è più particolare. Infatti canzoni come Still in love with you, Sorry e Can't have you sono dedicate ad una persona in particolare. E spero vivamente che le siano piaciute》non sapevo di questo dettaglio.
Alzo lo sguardo e i suoi occhi si incrociano con i miei.
《Per chi sono?》gli domando.
《Per te. Io non ho mai smesso di pensarti e di ricordare quello che mi hai detto quella sera. E ho capito che quello che provo per te non lo posso nascondere o cambiare. Mi fai provare emozioni davvero forti》lui si alza e viene dietro la scrivania.
Inizia a baciarmi il collo in maniera molto delicata da farmi gemere ad ogni suo piccolo tocco.

《Joe io sono al lavoro》sussurro appena.
Ma la verità è che non me ne frega niente.
Lui mi solleva dalla sedia e mi fa appoggiare alla scrivania.
《Shhh mi eccita l'idea di farci beccare》mi prende il viso tra le mani e inizia a baciarmi.
Le sue labbra mi erano mancate e la sua lingua cerca la mia.
Mi era mancato così tanto e la verità è che tutto ciò che provo per lui non è mai cambiato.
E proprio lì sulla scrivania del mio ufficio io e Joe facciamo l'amore.
Guardo l'orologio sulla parete che segnano 10 minuti alle 11.
《Joe vestiti》mi alzo e cerco di ricomporsi.
《Aspetta vieni qui》mi tira di nuovo a se e mi bacia.
《Dai devi fare il servizio fotografico》gli bacio la guancia.
《Tu ci sarai?》intreccia le mani con le mie.
《Non posso》sorrido e gli passo la camicia.
《D'accordo. Stasera usciamo insieme?》si riveste e va verso la porta.
《Aspetta e Sophie?》lo raggiungo.
《Oh con lei è finita. Insomma mi sono assicurato che la piccola Willa stesse bene e che potevo lasciarla tranquillamente con sua mamma》mi abbraccia.
《Okay. Va bene. Finisco alle 18 qui. Vado a casa, faccio una doccia, mi cambio e ci rivediamo alle 20 qui davanti?》sorrido.
《Mi pare perfetto》mi bacia ed esce.
È successo così in fretta che non mi sono capacitata di quello che ho fatto.
Mi siedo sulla scrivania e di controllo l'intervista. Sembra così perfetto.
Insomma alla fine tutto torna come doveva essere.
Anche se ammetto di aver un po' paura che possa essere solo una cosa passeggera, almeno per lui.
Quello che so di certo è che farò il possibile per renderlo felice.
Se questo significa riprovarci? Non lo so, dipende da come andrà stasera. È vero sono stata molto male in passato per lui, ma sono cresciuta e credo anche lui.
Io ho sempre saputo che era quello giusto per me e sì fa male ma poi è davvero bellissimo. Vorrei che fosse il mio per sempre felici e contenti.

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