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《Hey piccola》mi sussurra Joe dolcemente mentre con una mano mi accarezza la schiena.
Alzo il mio sguardo che si perde nel suo.
《Dimmi》la mia voce è spezzata da piccoli singhiozzi.
《Troveremo una soluzione. Ora respira profondamente e rilassati. Pensiamo a noi per il momento. È la nostra serata》la sua mano si sposta ad asciugarmi le lacrime che mi bagnano le guance.
《Sì. Scusami》torno a sedermi al mio posto quasi irrigidendomi allo schienale della sua auto.
Lui si sporge per baciarmi la guancia e mi accarezzava la mano con il suo pollice.
《Andrà tutto bene. Risolveremo anche questo disguido. Te lo prometto. E torna a sorridermi che quando lo fai impazzisco》sorride cercando di contagiarmi e ci riesce molto bene.
Ha ragione. Ora concentriamoci su questo appuntamento e poi sistemeremo la questione Beatrice e Nick.
Metto la cintura e Joe parte verso chissà quale meta sconosciuta.
Il mio sguardo si perde fuori dal finestrino ammirando il paesaggio sotto la luce del sole che tramonta.
La macchina rallenta e vedo un ristorante con vista sul mare. È bellissimo.
Joe mi aiuta a scendere e mi posiziona con li sguardo verso il mare, proprio in quel momento in cui il sole sparisce dietro la linea infinita dell'acqua.
《Grazie per avermelo fatto vedere. È bellissimo》il mio sguardo è ancora perso verso l'orizzonte.
Sento le sue braccia avvolgermi da dietro in un caldo abbraccio.
《È la seconda cosa più bella che vedo oggi》mi stringe la mano destra.
Mi volto verso di lui e il suo volto è illuminato dalla luna appena nata.
《Qual è la prima?》chiedo curiosa.
《Sei tu》in pochi secondi mi avvicina a se e posa le sue morbide labbra sulle mie. È tutto così perfetto, così giusto.
Sono con la persona che amo di più al mondo e sono felice.
Mi prende la mano e mi invita ad entrare nel ristorante assicurandosi di avermi aperto la porta.
Andiamo verso la zona d'attesa  e veniamo accolti da un cameriere.
Lui dice il cognome con la quale ha prenotato il tavolo e il cameriere ci fa strada.
Il tavolino si trova su un terrazzo,il pavimento è in legno ed è l'unico tavolino lì fuori.
《Come mai ci sta solo un tavolo qui?》dovrebbe essere pieno come dentro il locale.
Joe mi sposta la sedia e mi aiuta avvicinando poi la sedia al tavolo.
《Ho chiesto io un trattamento speciale》sorride sedendosi davanti a me.
《Ti sarà costato tanto》non mi sento a mio agio sapendo quanto può aver speso per un ristorante così di lusso.
《Tranquilla. È il ristorante di un amico di famiglia. Lo ha fatto con piacere》mi prende la mano e cerca di tranquillizzarmi.
Ormai mi conosce così bene.
Non dobbiamo nemmeno consultare il menu ha deciso tutto lui.
Cosi mi alzo e vado vicino la ringhiera per ammirare il mare.
Mi piace lasciarmi cullare dal rumore delle onde del mare  cercando di tenere la mente libera da ogni pensiero.
Ma in un attimo inizio a sentirmi mancare aria, mi sembra di cadere da un momento all'altro. Sto avendo un attacco di panico e non so nemmeno il motivo.
《Hey hey. Tranquilla sono qui》Joe mi abbraccia forte.
Il battito del suo cuore riesce a calmarmi un po'.
《Scusami》mi sento cosi debole e vulnerabile.
《Non ti scusare. Vuoi tornare a casa?》mi guarda attentamente.
Mi volto a guardare il tavolo e poi di nuovo l'orizzonte.
Non voglio perdere un momento del genere, mi sentirei in colpa.
《No no》abbasso lo sguardo per non far capire che penso veramente.
Sarei più tranquilla a casa, a mio agio.
《Non aggiungere altro》mi prende la mano e mi accompagna verso la porta del ristorante.
Saluta rapidamente quello che deduco che sia il cuoco e torniamo in macchina.
Mi lascio scappare un sospiro di sollievo appena mi siedo in auto.
《Non devi preoccuparti a dirmi quello che pensi. Voglio che tu stia bene ma probabilmente ancora non sei pronta per tutte queste emozioni per via del tuo incidente. Hai preso le medicine oggi?》Joe inizia a guidare la macchina.
Le medicine. Non ricordo se le ho prese sta mattina oppure no. Ho il vuoto di memoria.
《Non lo ricordo》sussurro appena.
Mi sento cosi stupida, come posso dimenticare una cosa così importante.
《Hai dimenticato di prenderle?》il suo tono di voce diventa più arrabbiato, come dargli torto.
Da quando mia mamma se ne è andata ho sempre pensato di doverlo fare anche io.
Non sono così forte come lei, non ho la capacità di affrontare tutto questo. Ma ho sempre cercato di andare avanti soprattutto avendo Nick accanto. E ora non è qui con me, sono in macchina con il fratello che ha fatto sesso con chiunque respiri.
Quasi non riconosco più la mia vita.
Per tutto il resto del breve tragitto nessuno dei proferisce parola.
Corro in casa e cerco la confezione con le medicine. Sono sul tavolo da pranzo. Le lascio sempre li dopo che le ho prese.
《Joe. Io le ho prese》mi avvicino lentamente a lui con la paura della sua reazione.
Mi abbraccia forte e inizia a ripetere tante volte 《scusa》per aver alzato la voce con me.
《No hai ragione ad arrabbiarti》mi siedo sul tavolo e lui si avvicina a me.
《Ora tu cerchi un film Disney da guardare insieme e io preparo la cena. D'accordo?》mi bacia la fronte.
Annuisco e mi dirigo sul divano aprendo Disney + alla ricerca di un bel classico.
Più volte mi volto a guardarlo mentre è di spalle che cucina.
Che ho fatto per meritarlo?
Dopo qualche minuto mi raggiunge con due piatti. 
《Ho preparato del pollo con patate. Sì non è un menu da 5 stelle》ma non riesce a finire il suo discorso che lo zittisco baciandolo.
《È perfetto》sorrido e premo play alla tv.
Ho scelto La principessa e il ranocchio  proprio per come lei insegue i suoi sogni e fa di tutto per realizzarli. E il suo principe le sta accanto anche da ranocchi.
《Ho sentito Nick prima. E ha chiesto se ti va un'uscita a 4. Cosi da conoscere meglio Bea. Ti va?》mi stringe a se.
Bella domanda. Mi va? Dopo tutto ciò che è successo stamattina. Dovrei far finta di nulla?
《Sì. Magari non è cosi male come penso》sorrido. Voglio essere positiva per una volta.

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