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Sono ormai passate tre settimane dal mio arrivo a Seattle.
Ho iniziato a cercare di capire che volessi fare nella vita, non posso sempre dipendere da mio padre.
Infondo sono già maggiorenne e sto valutando l'idea di lavorare almeno per pagarmi il prossimo viaggio a Los Angeles.
Nick e Beatrice li sento tutti i giorni un po' in videochiamata e lunghe telefonate. Mi mancano un casino.
E Joe...bhe lui lo sento sempre meno ma deduco sia impegnato con la bambina.
Questa mattina  ho deciso di uscire di casa a fare una lunga passeggiata, mi è sempre piaciuto. Accompagnata dalla musica.
Fuori è una  bellissima giornata, il sole riscalda in pieno giugno e mancano solo due giorni al mio compleanno.
L'unico pensiero che mi balza nella mente è che non sarò con i miei amici con la quale sono cresciuta ed è pure il compleanno di Nick.
È il primo anno che lo passiamo lontani ed è così assurdo,quasi impossibile.
Cammino per tutta la città fino ad un bellissimo parco, adoro la natura.
Trovo una panchina libera e mi siedo per ammirare meglio il paesaggio.
Sono abituata a cogliere i dettagli e ho una memoria fotografica che mi aiuta molto.
Fisso la terra ai miei piedi e in pochi secondi mi trovo altri due piedi davanti ai miei.
Alzo lo sguardo e trovo l'ultima persona che avrei mai pensato di vedere.
《Joe》 sono senza parole.
《Sorpresa》mi sorride timidamente sentendosi un po' in imbarazzo.
《Aspetta. Che ci fai tu qui?》domando guardandolo attentamente.
Non è cambiato per nulla. Lo stesso Joe, di cui mi sono innamorata tanti anni fa.
《Ero stanco di aspettare, di stare con le mani in mano. Tu sei qui e io a Los Angeles. È tutto così sbagliato》si siede accanto a me per prendere fiato. Immagino avrà corso per raggiungermi.
《Come sapevi che ero qui?》ammetto di essere curiosa.
《Ho chiesto direttamente a tuo padre. Bhe prima ho parlato con mia mamma per farmi dire dove abitavi poi mi ha dato il numero di tuo padre. Una sera gli ho parlato a lungo di te e di ciò che io provo. Mi ha ascoltato e  capito. Ha fatto il possibile per farmi venire qui e stamattina mi ha detto che sei andata al parco. Ho iniziato a cercarti ovunque. Ma ora sei qui》mi accarezza la guancia con il palmo della mano.
《Hai fatto tutto questo per me? E Willa?》voglio sapere di più.
《Solo per te. Io ti amo. Willa è con mia mamma  puoi stare tranquilla, sta bene. Mi fermo un paio di giorni. Speravo di stare con te per il compleanno》mi guarda dolcemente.
《Ma è pure il compleanno di Nick. Dovresti stare con lui》e dovrei farlo anche io onestamente.
《Sì ma festeggiamo domenica. Invece giovedì possiamo stare insieme io e te. Anzi no già da ora. Mi manchi terribilmente》 e senza darmi il tempo di rispondere mi stringe forte a se.
Tutto questo è così assurdo,non so nemmeno darmi una spiegazione.
《Mi manchi anche tu Joe》sussurro al suo orecchio.
Ed è la verità, mi manca tremendamente. Il suo sguardo così sicuro, il suo dolcissimo sorriso, la sua voce.
Le sue braccia che mi stringono forte, le sue mani tra i miei capelli. Mi manca tutto questo.
《Allora che fai di solito qui a Seattle?》mi prende la mano e la intreccia con la sua.
《Sto cercando un lavoro》ma il mio unico pensiero è mollare tutto e tornare  a casa con lui, se solo me lo chiedesse.
《Come un lavoro? Credevo che tuo padre lavorasse》inizia a diventare preoccupato.
《No no. Lui lavora. Tranquillo. Ma voglio essere indipendente e magari usare i soldi del lavoro per ritornare a Los Angeles》sorrido convinta della mia idea.
《Vuoi veramente tornare a casa?》i suoi occhi illuminarsi.
《Sì bhe insomma, ho preso in considerazione questa opzione》è cosi bello vederlo felice.
《Davvero? È meraviglioso! Vorrei tanto che tu tornassi a casa. Insomma. non è lo stesso senza di te》vedo le guance farsi leggermente rosse.
Ho fatto arrossire Joe Jonas.
Non ci credo.
《Vuoi fare un giretto? Cosi magari mi racconti che mi sono persa》mi alzo dalla panchina e gli tendo una mano.
《Oh per esempio il viaggio di Nick e Bea a Parigi. Ho visto le foto, un posto meraviglioso. E poi Disneyland. Wow. Immenso. Sembra un sogno anche se non ci sono mai stato. Sai potremmo andarci insieme》stringe la mano e si incammina.
《Cosa?》sono senza parole.
《Sì. Tu ami la Disney e sei praticamente una principessa. Meriti di andarci》lo vedo più felice di un bambino a Natale.
《Non sono una principessa》però è bello che lui mi ritiene tale.
《Per me lo sei. Ora sua altezza, vuole tornare a casa, a Los Angeles?》si inchina leggermente davanti a me. Come si fa con le principesse o le regine.
《Joe io ci volevo pensare》non voglio dirgli di no ma non era nei miei piani andare a Los Angeles così presto.
《Ti prego. Io sto letteralmente impazzendo senza vederti. Sei la mia certezza. Sto diventando un ottimo padre grazie a te. Ma se tu mi fossi accanto sarebbe più semplice》estrae un biglietto aereo per Los Angeles.
《Ma parte stanotte》guardo attentamente la dicitura.
《Io sarò lì ad aspettarti. Se ti vedrò torneremo insieme. Altrimenti parto da solo. Ma ricordati che ti amo e che odio starti lontano》mi bacia dolcemente.
In quell'istante la testa smette di ragionare, di pensare. Sono i nostri cuori a comandare.
Avevo bisogno di tutto questo e forse ha ragione lui. Dovrei rientrare a Los Angeles.
《Ci vediamo stanotte》mi bacia la guancia e sparisce.
Controllo più volte il biglietto e mi pizzico il braccio convinta  di essermi immaginata tutto.
E invece è tutto così reale.
Torno a casa e ne discuto a lungo con mio padre, ma lui vuole la mia felicità anche se significa stare così lontani.
Il tempo sembra volare e arrivo in tempo in aeroporto con le mie valige. Trovo Joe seduto al gate e come mi vede si alza venendo verso di me.
《Grazie》mi sussurra prima di baciarmi nuovamente.

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