La mia prima ed unica amica.
2 anni dopo
Mancavano ormai pochi mesi e Aeriel sarebbe diventata principessa a tutti gli effetti, non la veniva quasi mai a trovare nessuno solo qualche volta Gabriele e Raphael, e quelle rare volte in cui lei aveva chiesto di Michele loro le aveano risposto che era impegnato nonostante sapessero che era una mezogna e che lei non c'avrebbe mai creduto, infatti nei due anni passati la piccola aveva imparato abbastanza bene ad utilizzare i suoi poteri, in parte grazie anche ai ricordi di Lucifero, in parte grazie alla Corona che anche se non la indossava le apparteneva e le dava un po' di equilibrio in più. Ma c'era un'ultima cosa che aveva scoperto, un passaggio segreto per la Terra dove spesso andava a rifugiarsi, proprio come quel giorno.
Era mattina, o almeno così credeva siccome il Sole era appena entrato dalla finestra della sua stanza, andò al pozzo posto all'interno della Reggia in modo la potersi nutrire al meglio per il viaggio sulla Terra, infatti il giorno in cui era scappata due anni prima, aveva scoperto una bellissima cascata con un laghetto ben chiusa dagli alberi, con una moltitudine di creature che sentendo la sua presenza si avvicinavano curiose e così non si sentiva più sola.
Arrivò in fretta ma a differenza dell'altra volta oltre ai vari versi degli animali sentì anche un pianto di un bambino. Era pressochè stranita, non credeva che ci fosse umani nei dintorni, se fosse stato così avrebbero sicuramente deturpato quel meraviglioso posto. Si avvicinò cautamente, non sentiva presenza di umani ma solo di un'altra creatura, qualcosa di diverso, da lei mai visto o sentito, dopotutto lei era abituata alle presenze angeliche.
Salì sul ramo di un albero in modo da avere una visuale migliore.Era una bambina. Ma che ci faceva li? Per di più in lacrime. Poteva essersi persa "ma non era umana" si continuava a ripetere Aeriel come un mantra. Probabilmente sentì i miei occhi fissi su di lei e si mise in una divertente posizione che probabilmente doveva essere difensiva, non doveva conoscere bene l'arte del combattimento.
- Chi sei? Vieni fuori. Se vuoi uccidermi abbi la decenza di venire fuori. - disse la piccola sotto di me. "Ucciderla?" mi chiese Aeriel. "Perché mai qualcuno dovrebbe ucciderti? Forse è per la sua natura"
- Non voglio ucciderti. Non è nella mia natura. - Risposi semplicemente continuando a rimanere sul ramo. Non volevo spaventarla. Eppure non sapevo che fare.
Lei si voltò verso di me - Una bambina? - chiese confusa - Cosa ci fai su quell'albero? - sorrisi. Era molto carina. Probabilmente come me non doveva aver visto molte creature diverse da lei. E se quest'aura maligna che sento venisse da lei? Se per metà fosse magari un demone?
- Ci sono volata mi pare ovvio. - Scesi giù in picchiata per poi atterrare in modo elegante. - Mi chiamo Aeriel, molto piacere. -
- Piacere Aeriel. Sei un angelo per caso?- disse rimanendo in quella posta difensiva scomoda e inadatta. La vicinanza con lei mi diceva di purificarla
- Si. Tu cosa sei? E puoi smetterla di metterti in quella posizione. Se avessi voluto farti del male l'avrei già fatto, inoltre quella posizione è completamente errata. - rimasi a debita distanza dall'altra bambina, non sapevo cos'era. Poteva essere pericolosa anche se non né aveva l'aspetto... Però continuavo a sentire quella voce, quella voce che mi diceva: deve essere purificata. La piccola difronte a me si mise in una posizione più comoda e rilassata
- Sono un misto tra lupo e demone. - rispose ed io annuì pensierosa e sorpresa. Era la prima volta che vedevo tale creatura e sicuramente non sarebbe stata l'ultima. Capì che avevo ragione, c'era una presenza demoniaca in lei e se la ragione mi diceva purificala e vattene, la curiosotà mi diceva indaga... ma il mio cuore? Lui cosa diceva?
- Perché sei qui? - le chiesi diretta. Stare da sola con ricordi altrui faceva effetto.
- Sto cercando la sede dei cacciatori per unirmi a loro, ma mi sono persa. Hanno ucciso i miei genitori pochi giorni fa e sto allo stesso tempo scappando dai loro assassini che volevano prendere e uccidere anche me. Tu perchè sei qui Aeriel? - rispose lei tranquillamente ed io sospirai
- Qui vicino c'è un radura, è un posto tranquillo che mi fa sentire in pace. Lassù non è come tutti immaginano. - sorrisi lievemente mentre un scoiattolo mi saltava addosso ed io presi ad accarezzarlo.
- SCOIATTOLO CARINO. Gli animali purtroppo da me si tengono alla larga - rispose triste - Lo sai, il tuo nome qui sulla terra potresti trasformarlo in Aurora. Se non vuoi essere trovata cambiare il tuo nome può essere una manna dal cielo. - Spalancai gli occhi.
Aurora, era assai familiare quel nome... Ma non ricordavo il perchè.
- Grazie mi piace molto, ti sembrerà stupido ma... Sento che in qualche modo mi appartiene. Avvicinati, con la mia presenza non dovrebbe scappare subito.- Le dissi sorridendo lievemente prendendo tra le mani lo scoiattolino. - ASPETTA - alzai leggermente la voce - Non ti ho chiesto come ti chiami! Dannata me e i loro insegnamenti! -
Die si avvicina lentamente, ma come detto prima, lo scoiattolo scappò dalle mie mani.
- Uffa. - dice sbuffando - Mi chiamo Die- dice alla fine con voce un po' afflitta
- È un nome bello, particolare per lo meno. - Sorrisi dolcemente - Non ti preoccupare, non sarà sempre così. - Le dissi riferendomi allo scoiattolo. - Non so dove siano i cacciatori però se vuoi posso cercarli con te... E se ti servisse qualcunque cosa, anche la più scema basterà chiamarmi. -
- Mi basterebbe sapere la strada per la loro sede. - disse grata
- Aspetta un secondo. - Le dissi volando in alto e sentire le auree appartenenti alle persone in quella zona, per poi tornare da lei. - dovrebbero essere circa da quella parte - le indicai un punto ben preciso del bosco
- Grazie mille. Per te io cosa posso fare per sdebitarmi? - disse con un sorriso
- Nulla, la tua conoscenza è stata qualcosa di meraviglioso. Sai, ultimamente avevo perso la ragione ma grazie a te e uno dei miei fratelli l'ho ritrovata. Rimarrai sempre nel mio cuore Die e ti prego di chiamarmi Aurora. -le dissi sincera.
- Allora ti saluto e ti ringrazio per tutto. Spero di rivederti un giorno Aurora - il mio cuore scalpitò sentendo il mio nuovo nome, mi faceva sentire me stessa.
- Ci rivedremo Die è una promessa. - sorrisi, spalancai le ali e tornai a casa, se avessero scoperto che non c'ero mi avrebbero sicuramente uccisa.
Corsi nella mia camera e vi trovai Michele, mannaggia.
- Fratello, spero di non averti fatto attendere troppo. - gli dissi mentre con i ricordi viaggiavo e vidi che era arrivato da poco.
- Assolutamente Aeriel. Ero arrivato da pochi istanti... - rispose quasi timidamente, si vergogna.
- Qual'è il problema Michele? Forse ti vergogni per non essere venuto prima? Non preoccuparti altri hanno pensato a colmare il vuoto da te lasciato. - gli sorrisi freddamente. Non doveva essere qui non ora.
- Hai ragione. Ero qui per dirti che ci vedremo a breve, tra due mesi precisi. Io e i Troni abbiamo deciso che celebreremo insieme la tua incoronazione. - Lei annuì. Lui voleva aggungere altro ma non sapeva che dire o come dirlo, così semplicemente andò via.
- Sono - si lanciò sul letto e si tolse le scarpe - SALVA - alzò la voce, tanto era sola. Ma quella solituidine la riportava indietro al ricordo della sua prima e nuova ed un'unica amica, l'aveva fatto quasi tornare ad essere la bambina chedoveva essere, e forse la curiosità aveva fatto la sua buona parte ma... le lacrime che aveva versato le sentiva dentro di sè... Fu in quel momento che comprese: Era entrata nel suo cuore. Come nessuno aveva fatto, forse solo Michele prima e Gabriel adesso...
Ecco cosa le aveva detto il cuore : le aveva detto resta, ma lei lo comprese solo anni dopo
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𝑳'𝒊𝒏𝒇𝒆𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒏𝒂 𝑰
FantasyPer la quadrilogia "La Regina" 1° Libro Aeriel, meglio conosciuta sulla Terra come Aurora, è un piccolo angelo dai capelli argentei e i magnetici occhi azzurri, con dei straordinari poteri che la renderanno Portatrice della Corona di Venere. Michele...