Capitolo 10

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18 anni di sofferenza

Era passato molto tempo dalla strage e le cose erano solo che peggiorate.
Non perché Aurora né avesse fatto altre bensì perché purtroppo erano sorte complicanze che le avevano distrutto la vita.

Con la sua famiglia angelica andava tutto abbastanza bene, si sentivano molto di meno, il Re dei demoni stava combinando dei casini e purtroppo questo richiedeva la presenza di più angeli possibili.

Con Akira la situazione era stata divertente, tradotto in l'aveva uccisa.

Si bè, Aurora era stata chiara, stai attenta, non andare là, fidati è meglio non frequentarsi con quelli. Ma Akira non l'aveva ascoltata mettendola in una brutta posizione con alcuni dei suoi amici demoni. Era stata costretta ad ucciderla, loro le avrebbero fatto molto peggio e non voleva la che la poveretta soffrisse più di quanto non si meritasse.

L'unica possibile nota positiva era che aveva rivisto più volte la sua migliore amica Die, la demone-lupo era diventata una cacciatrice abbastanza fredda, ma non per Aurora che la conosceva, che sapeva com'era fatto il suo cuore. Di una cosa era certa, Die non si meritava tanta sofferenza e sopratutto si sarebbe divertita molto quando la sua amica avrebbe trovato il suo compagno.

Belzebù e Nastia invece... C'era solo che dolore in quel racconto.

Belzebù, Nastia ed Aurora al suo quattordicesimo compleanno decisero di andare in vacanza, da un'altra parte. Uno posto magico.
In problema nacque dopo una settimana che erano li, le persone erano tante e creature soprannaturali fidate molto poche, talmente poche che morirono nel tentativo di salvare la loro amichetta.

Gli angeli l'avevano vista, sapevano che lei era con la strega ed il demone, da quando l'avevano vista non facevano altro che escogitare piani finché Michele non né trovò uno che per la sua esperienza era perfetto.

Si radunarono in un punto coperto, dove gli esseri umani non gli avrebbero visti, uccisero per l'appunto i demoni e i due angeli che tentarono di aiutare Aurora.

- Non puoi scappare Aeriel! Il tuo popolo necessita il tuo aiuto! - le urlò Michele inseguendola con la spada del destino sguainata. I tre si fermarono pronti ad attaccare, o meglio Belzebù e Nastia pronti ad attaccare, Aurora fremeva di paura continuando a chiedersi perché Gabriele, Raphael o i Troni non intervenissero. Pur conoscendo già la risposta.

Presto li circondarono, Belzebù e Nastia attaccarono gli angeli e Aurora fu presa da Michele.

- Michele ti prego lasciami! Io non voglio quella vita. - piangeva.

- Aeriel, è ciò che sei destinata di essere. - rispose semplicemente il primo Arcangelo.

Si ritrovò nuovamente ad odiare Lucifero, se solo non si fosse ribellato, lei non sarebbe lì.

Un urlo spezzò il respiro di Aurora.
Nastia era stata trafitta da una lama angelica.

- no. - uscì dalle labbra della principessa un sibilo, gli occhi ripieni di rancore e lacrime di dolore. Spalancò le ali liberandosi dalla presa stretta del Secondo Angelo correndo verso la donna.

Urlò. Talmente forte che tutti gli angeli sentirono con lei il dolore accumulato negli anni, nei momenti e situazioni difficili. Tutti si inginocchiarono sentendo il potere della principessa, facendo nascere una rabbia ceca in Michele.

Con Belzebù e il corpo di Nastia riuscì a materializzarsi da un'altra parte.

L'ultima cosa che senti era la voce di Michele urlarle: Ti troverò.

𝑳'𝒊𝒏𝒇𝒆𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑹𝒆𝒈𝒊𝒏𝒂 𝑰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora