Il resto della giornata è andato tranquillamente...a parte qualche attimo di imbarazzo nei momenti dei pasti, ma tutto sommato, sembra che Lucas se ne sua già dimenticato.
Comunque sia, oggi è il fatidico giorno. Sta mattina mi sono fatta la doccia, poi con molta attenzione ho lisciato i capelli. Successivamente mi sono vestita con una gonna lunga fino al ginocchio grigia, delle calze biqnche che mi coprono i polpacci, e un body nero con lo scollo a barca.Dall'armadio prendo anche un giacchetto di jeans, visto che potrebbe fare freddo in qualsiasi momento. Afferro le mie sneakers nere, saluto tutti, ed esco di casa. Nella borsa non ho molto: cellulare, cuffiette, fazzoletti, biro di cacao, e qualche spicciolo.
Cerco l'indirizzo di Tobias sul cellulare, e in 15 minuti circa sono arrivata. Non mi aspettavo di vedere una villa come questa...è bellissima: grande ma non eccessivamente, e per non parlare del meraviglioso giardino pieno di fiori! Che fortuna abitare qui.
Non perdo altro tempo, e suono il campanello. Poco dopo il cancello si apre, facendomi entrare. Dalla porta spunta Tobias - Che bello, sei venuta! - .si incammina verso me, ma rimango immobile - Guarda che puoi avvicinarti, mica mordo - fa un sorriso che mi mette un po' i brividi - Si...ehm...ciao anche a te - ha i capelli tirati indietro col gel, e una camicia bianca lasciata un po' sbottonata, con dei jeans blu normali.
- Prego entra, i miei stanno per andare via, vorrei farteli salutare - COSA!? Dovrei vedere i suoi genitori? Ma che cavolo, già mi sento a disagio così...figuriamoci se dovessi pure vedere i suoi genitori! Non mi lascia il tempo di ribattere, che mi afferra la mano, e mi porta dentro. Non ho molto tempo per vedere l'ingresso, ma mi sembra sia chiaro e ampio, con due scale ai lati dei muri che portano al piano di sopra.
Mi porta in soggiorno, dove trovo un uomo e una donna intenti a mettersi il giubotto e andare - Mamma, papà, lei è Eve, la ragazza di cui vi ho parlato - oh no, spero che non gli abbia raccontato di avergli rovesciato il caffè addosso - Eve, cara, che bella che sei! È un puacere conoscerti, io sono Angeline, ma chiamami pure Angela - mi si avvicina, dandomi un bacio sulla guancia, cosa che ricambio - Io sono Mark, piacere Eve - mi porge la mano, che stringo.
Angela è dabbero bellissima per la sua età: ha gli occhi verdi, e i capelli corti scuri, leggermente grigi, per non parlare del fisico poi! Suo marito invece ha i capelli grigio scuro, gli occhi azzurri, un accenno di barba e anche lui un fisico niente male.
Mi ero concentrata così tanto su di loro che non mi ero resa conto del fatto che stanno per andarsene. Gli faccio un rimido saluto con la mano, prina di vederli scomparire fuori dal cancello - Ma...cosa gli hai raccontato di preciso su di me? - i suoi occhi cadono all'improvviso su di me - Che ti ho incontrata al parco e che mi sei piaciuta parecchio - divento rossa - E per il nome? Come fai a... - mi interrompe - Mio padre sa tutto di tutti, in città, quindi non mi è stato difficile scoprirlo - i miei fratelli avevano ragione...questo qui ha così tanto potere che gli basta uno schiocco di dita per sapere qualcosa su qualcuno.
Prendo un bel respiro - Quindi adesso...che si fa? - sorride maliziosamente - Adesso siamo soli quindi se vuoi... - una vocr da dietro di me lo interrompe - Col cazzo che ti lascio da solo a casa. Mamma e papà mi hanno detto di temerti d'occhio...sai com'è non vogliono che suo figlio si porti a letto ogni ragazza della città - mi volto, e lo vedo: Edoardo.
Appena i suoi occhi mi vedono, si avvicinano - Tu? - mi gratto la testa - Che ci fai qui? - guardoverso il basso - Sai è una stoeia buffa...ho rovesciato il caffè addosso a tua fratello, e poi l'ho scambiato per te...mi trovo qui perché...beh non so come mai, però sono qui - sento Tobias ridere, dietro di me - E pensare che la causa di tutto questo...è mio fratello - rimango immobile.
Cosa dovrei fare? Mettermi a ridere anche io? Troppo tardi, Tobias ha smesso.
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Destino
RomanceCONTINUO DI "The Sister Eve". - COMPLETA - Esiste qualcosa più forte dell'amore? Si, la paura. Questa volta però, non è innescata dalla sua famiglia, ma da una sensazione che si porta dentro, e che la divora giorno dopo giorno. Ma nonostante quest...