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Un calore improvviso al centro del petto mi invade. - Tobias...mi sento strana - dico tra i gemiti - Tranquilla, è normale. Ti piace, almeno? - annuisco, stringendo i pugni. Arrivo al culmine, inarco la schiena, apro gli occhi e la bocca, ma quest'ultima viene tappata con la mano di Tobias - Shh ricorda che i tuoi fratelli potrebbero sentirci - inspiro profondamente cercando di calmarmi.

Dopo 5 minuti, il mio battito cardiaco è tornato quasi normale. Lui è sdraiato vicino a me, su un fianco, e mi tocca i capelli - Vado in bagno - dico, ma appena metto i piedi per terra, poggiandoci il mio peso sopra, le gambe iniziano a tremare, facendomi risedere sul letto - Non riesci a camminare? - sospiro - Mi sento le gambe molli - sorride - Anche questo è normale. Se vuoi ti accompagno io in bagno - non so davvero cosa potrebbe succedere se venisse in bagno con me - No, aspetto qualche minuto - si mette a sedere di fronte a me.

- Come pensi sia stato? Ti è piaciuto? - annuisco, arrossendo - A te è piaciuto? - domando, guardando in alto per l'imbarazzo - Se mi è piaciuto? È stato letteralmente fantastico, mi piace sentirmi collegato con te - lo guardo, sorridendo.
Allunga un braccio per accarezzarmi la schiena, ma finiamo abbracciati; mi sento così bene: finalmente ho trovato una persona a cui piaccio per quello che sono realmente, mi fa sentire così libera, come se non potessi mai sbagliare.

I miei pensieri sono interrotti da qualcuno che bussa alla porta. Mi sale immediatamente il panico.
Mi alzo, lancio i vesiti di Tobias sopra di lui, mentre io cerco di mettermi i miei.
- Chi è? - chiedo quasi urlando - Sono Derek, tutto bene? Posso entrare? - merda, Derek no - Si solo un secondo che...che abbiamo fatto un casino con i cuscini e stiamo mettendo in ordine - che scusa pessima - Abbiamo? Tobias non è andato a casa? - abbiamo finito di vestirci, così apro la porta - No, la sua auto ha avuto un problema e non partiva più, così gli ho detto di passare la notte qui - vedo lo sguardo di Derek squadrare la camera - Avresti potuto svegliarmi, magari potevo risolvere il suo problema - faccio una risata isterica - Vabbè è andata così. Comunque cosa volevi? - punta i suoi occhi nei miei - Vorrei parlarti un secondo - il cuore mi batte all'impazzata, così guardo Tobias, che con un sorriso riesce a rassicurarmi, facendomi sentire decisamente più calma.

Esco dalla camera, chiudendo la porta - Sorellina non sono così coglione: ho capito che avete fatto. Almeno inventati delle scuse migliori - mi paralizzo sul posto - I-io...cioè... - mi mette una mano sulla spalla - Tranquilla, è normale, non ho intenzione di prendermela con te per una cosa così. Però ricordati in futuro di inventare scuse migliori, altrimenti è troppo facile, capito? - annuisco, guardando per terra - Comunque state insieme? - spalanco gli occhi - Beh...suppongo di si - mi sorride - Va bene, va bene. L'importante è che ti faccia sentire felice - su queste parole si allontana da me.

Non mi sarei mai aspettata delle parole così, soprattutto da Derek. Questa cosa mi rende talmente tanto felice, che quandk rientro nella camera ho ancora il sorriso sul viso - Che ti ha detto? - mi chiede Tobias - L'ha presa piuttosto bene: dice che l'importante è la mia felicità - mi risiedo vicino a lui, abbracciandolo - Voglio renderti davvero felice. Senti facciamoci una promessa: se mai l'uno non dovesse più sentirsi bene con l'altra, promettiamoci di dircelo - mi prende le mani con le sue - Va bene, promesso - avvicina il suo volto al mio - Promesso - le nostre labbra si toccano, sigillando una promessa.

Chi l'avrebbe mai detto che sarei potuta arrivare ad essere così felice? Grazie.

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