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- Non ti conosco molto bene, ma mi sembri una a cui piace l'aria aperta - rompe il silenzio in macchina - In verità, si - sorride, tenendo lo sguardo dritto sulla strada - Come pensavo. E dimmi, hai un posto speciale? - stringo gli occhi, ma non mi viene in mente niente - No, diciamo che non vado molto in giro - appoggio il braccio su una sporgenza della portiera, piegandolo, per poi poggiarci la testa - Vuoi vedere il mio? - mi gratto la testa - Se non è troppo lontano, va bene - sussurra qualcosa simile a "no", per poi accellerare.

Siamo in mezzo a una stradina con delle case, non mi sembra molto sicuro correre così tanto - Perché vai così veloce? Siamo in una zona abitata - mi tengo al sedile, che passa velocemente sopra un dosso, facendomi saltare.
- Così ci stiamo più tempo - stringo gli occhi. Per i restanti 15 minuti circa, guardo le mie scarpe, fin quando un'improvvisa frenata mi fa sobbalzare.

- Siamo arrivati - è...un bosco? Ma no! È un lago! Non ci sono mai stata qui. Scendo dalla macchina, facendo attenzione a non sbattere troppo forte la portiera - Dove siamo di preciso? - mi volto verso di lui, che ha gli occhi incollati al lago - Forks Ville, a 30 minuti da casa - rido - E perché tu ce ne hai messi 15? - fa spallucce - Forse ho preso qualche multa...ma sono sicuro non sia un problema per i miei - annuisco, collegando i genitori gentili e calmi visti qualche ora fa, alla classica famiglia perfetta: devo dire che sembrano davvero uniti.

All'improvviso Tobias si avvicina, prendendomi la mano. La sua è così calda, e morbida; senza rendermene conto, punto lo sguardo nel punto in cui ci stiamo toccando, arrossendo - Scusami - interrompe subito il contatto, guardando altrove - Dunque... - mentre parla smetto di ascoltarlo. Perché ci sono rimasta male quando ha scostato la sua mano dalla mia? Che diavolo di problemi ho? È solo una mano! - Eve? Ci sei? Hai sentito cosa ho detto? - sgrano gli occhi - Ma si, certo, assolutamente - incrocia le braccia, facendo un sorriso beffardo - Quindi hai appena accetttato di fare il bagno nuda nel lago con me? - divento viola.

- COSA!? NEANCHE PER SOGNO! - mi giro dall'altra parte - Ascoltami magari quando ti parlo - mi massaggio una tempia - Si, scusa, hai ragione, stavo pensando ad altro - fa un piccolo passo più vicino a me - E a cosa? - sbuffo - Non ho intenzione di dirtelo - si acciglia - Non mi ascolti quando parlo, almeno vorrei sapere cosa ti passa in testa - incrocio le braccia. - La mano - chiudo gli occhi - Cosa la mano? - chiede - Prima...quando mi hai presa per mano. Non me l'aspettavo, ma è stato bello. Così tsnto bello, che quando l'hai tolta mi sono sentita...strana - sorride, avvicinandosi ancora di qualche centimetro, facendo sfiorsre i nostri corpi - Credevo ti desse fastidio - abbassa un po' la mano, facendola arrivare di nuovo alla mia.

Quel calore istantaneo mi riempie una parte del cuore che non credevo fosse vuota. Con due sorrisi da ebeti sul viso, ci incamminiamo nella boscaglia.
In lontananza vediamo un sasso, un ponticello, un tavolino, e vari alberi - Io ho intenzione di farmi il bagno - ridacchio - E poi come ti asciughi? - guarda verso l'alto - È ancora una bella giornata, basteranno 10 minuti all sole, vedrai - socchiudo gli occhi - E i vestiti? Non basterannosolo 10 minuti - mi viene dietro, toccandomi le spalle - E chi ha detto chr lo faccio vestito il bagno? - dire che mi sento le guance a fuoco è poco.

- Devo vederti nudo? Non è un po' presto? - cerco di sdrammatizzare - Abituatici - scoppio in una risata nervosa.
- Va bene. Io mi siedo su questo bel sasso, quando avrai finito ce ne andremo - appoggio il sedere sulla grande pietra. Si incammina verso il piccolo ponte, iniziando a spogliarsi. Mi volto istintivamente, muovendo l'erba con le scarpe.

Ma perché? Chi è il pazzo che farebbe mai il bagno nudo con una ragazza che nemmeno conosce? Tobias Saint Claire.
Il rumore di un tuffo, mi fa capore che è entrato in acqua, e che quindi posso voltarmi. Vedo solo la testa da lontano andare da destra verso sinistra. - Eve! - subito balzo in piedi - Cosa? Che è successo? - mi precipito verso il ponticello - Ho una proposta - ricomicio a respirare - Va bene, dimmi - si aggrappa ad una trave del ponte, alzandosi - Se entri in acqua, prometto di spiegarti perché questo è il mio posto speciale - la verita? Muoio dalla voglia di sentire la storia uscire da quelle labbra, ma il costo sarebbe farmi vedere nuda da lui, e mi sembra eccessivo - Non ho biancheria qui con me - alza un sopracciglio - Allora sarà per la prossima volta - fa per girarsi e allontanarsi, ma un lampo dentro di me mi dice di fermarlo.
- Ci sto -

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