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Premo il tasto "segui" una decina di volte, senza vedere i nomi o le foto profilo.
All'improvviso, dal riflesso del cellulare, mi accorgo di una presenza dietro di me.
Mi alzo, un po' spaventata, ed eccolo lì, dietro alla panchina dove pochi istanti fa ero seduta io.

- Che vuoi Matt? - si mette le mani in tasca, e passa davanti alla panchina, con uno sguardo calmo - Ciao anche a te, Eve. Ero solo di passaggio, visto che per un bel po' non rivedrò più la mia adorata Seattle - metto il cellulare in tasca, e mi avvicino - Hai proprio un bel coraggio a parlarmi, eh? - con queste parole, gli tiro un ceffone, che gli fa voltare la testa dall'altra parte.

Si massaggia lievemente la guancia - Mi hai sentito?Sono venuto in pace perché... - non lo lascio finire, tirandogli un altro schiaffo, forse un po' più forte.
Mi bruciano le mani, ma vedere il suo viso rosso e arrabbiato, mi stimola a farlo ancora - Che cazzo fai!? - mi avvicino di un passo - Se non ne vuoi prendere ancora, sparisci - ridacchia - Va bene, certo. Tu ora sei arrabbiata con me, ma è giusto. Sai, in circostanze diverse, mi sarei davvero innamorato di te, saresti stata la ragazza perfetta...pur troppo, non è stato possibile. Un'ultima cosa, cara mia Eve: sappi che sarò sempre lì ad osservarti. Quando esci, quando rimani a casa, persino quando dormi:sarò sempre lì - un brivido mi attraversa la schiena, ma non glielo faccio vedere.

- Smettila con queste tue inutili minaccie, e inizia a correre. Ah dimenticavo di dirti che è stata bella la maratona con te...peccato che l'abbia vinta io - senza aggiungere altro, si allontana, per poi sparire tra le siepi non curate del parco.
Mi rimetto sulla panchina, prendo il cellulare e...per poco non mi prende un colpo.

"T_SaintClare_T" ha accettato la tua richiesta.
Il mio cuore perde un battito, nel mentre che clicco sulla notifica.
Ecco che ne arriva un'altra:"T_SaintCalre_T ha chiesto di seguirti".
Spengo subito il cellulare, e lo rimetto in tasca, camminando avanti e indietro.
Perché sono così sfortunata?Come faccio adesso?Quando torniamo a casa devo assolutamente... - Ciao sorellina, che fai? - Zack mi ha spaventata così tanto che sobbalzo.

- Io...stavo...parlando tra me e me - ottimo lavoro Eve, tra poco ti laureerai in "raccontatrice di bugie".
- Certo, come no. Guarda che a me puoi raccontare tutto - si ma di certo non questo...come minimo mi prenderebbe il cellulare e me lo farebbe mangiare.
- Si ma...ecco...è una cosa da ragazze - rimane visibilmente scettico.

Tossisco - Lascia stare. A che punto sono gli altri? - fa qualche passo indietro, e si gira - Sono appena usciti - tra poco arriveremo a casa, e sarà come se non fosse successo niente, ne sono sicura.

Quando saliamo tutti in macchina, l'aria è decisamente rilassata.
Ora non devo più cercare di stare immobile, respirare silenziosamente, o guardare solo in basso:ho alzato la testa, e penso che non ci sia cosa più bella di fare vedere a sé stessi, quanto forti si possa essere.

I minuti passano con Lucas e Cristian che si fanno battute a vicenda.
Non sono mai stata un'amante delle cose così;se rido, è perché qualcuno si è fatto male, o perché è successo qualcosa di imbarazzante.

Arrivati a casa, mi fiondo in camera, ma sento bussare alla porta, e metto il cellulare sopra l'armadio, presa dal panico - Avanti - entra Cristian - Ciao sorellina, hai mangiato bene? O magari hai ancora un po' di fame? Se vuoi posso... - ora si comporta da mamma chioccia - No no, ho mangiato benissimo stasera, grazie - cerco di sorridere, ma sento che mi è uscita una faccia orrenda.

Mi guarda stranito, ed esce dalla stanza subito dopo.
Tiro un sospiro di sollievo, e riprendo il cellulare. Ma perché ho sempre la mia solita sfiga? In poco tempo, lo tolgo dal followers e dai seguiti.
Un'enorme senso di pace mi invade il petto.
Lascio il cellulare sul letto, e mi metto il pigiama.

Quando mi metto sotto le coperte e lo riprendo in mano, mi vengono i brividi.
" Tob_Saint_Clare ha chiesto di inviarti un messaggio" schiaccio sulla notifica.
" Perché non vuoi che ti segua? " ingoio la saliva.

Mi verrebbe da scrivergli " Perché sei un maledetto assassino-maniaco-stupratore, e non voglio avere niente a che fare con te " ma la mia buona educazione me lo impedisce.
Non rispondo, e decido di mettere il cellulare in carica, e tirarmi il piumone sú fino alla fronte, anche se fa caldo la notte.

Mi ricordo all'improvviso di una notte: pioveva, e c'era un temporale come quello nei film horror.
Ero piccola, avevo all'incirca 6/7 anni, e piangevo silenziosamente.
All'improvviso, la porta di camera mia, si aprì, ed entrò Lucas.
Mi guardò per qualche secondo, si avvicinò a me, e prese il lenzuolo che avevo, tirandomelo sú fino al naso.
Mi accarezzò la fronte, aspettò qualche minuto (il tempo che mi calmassi) e se ne andò.
Oggi, lui sostiene che fosse un sogno, ma secondo me non è vero.

Con questi bei ricordi, mi addormento serenamente.

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