Passa all'incirca mezz'ora, prima che esca dalla mia stanza.
Mi ha fatto piacere questo momento, ma adesso, devo risolvere una questione: Tobias Saint Claire, non azzardarti ad entrare nella mia vita.
Non devo permettere a nessuno di rovinare la mia serenità.Afferro il cellulare, staccandolo dal caricatore.
Apro immediatamente Instagram, mettendoci qualche secondo per pensare a come poter rispondere a quello là.
Tipo "Ciao, potresti considerarmi morta?" ...forse è un po' troppo diretto.
Qui c'è bisogno di prendere un bel respiro.
Allora, devo essere decisa e diretta, ma gentile."Ho smesso di seguirti perché non so chi tu sia, e tu non sai chi sono io, per non parlare del fatto che ho appena superato un bruttissimo periodo, e che quindi vorrei stare da sola con i miei pensieri. Detto questo, chiunque tu sia, ti saluto"
Un messaggio più amichevole di così non sarei mai riuscita a scriverlo, perciò mi accontento.
Spero che non mi risponda, perché sinceramente non saprei cosa fare.
Lascio il cellulare sulla scrivania, dando uno sguardo veloce alla foto della mamma...certo che era proprio bella.
Apro la porta della camera: è sera, ma non ho per niente sonno.
Cercando di non fare rumore, scendo le scale lentamente con le scarpe in mano, per provare ad essere ancora più silenziosa.
Sull'ultimo gradino, una voce mi fa sobbalzare - Dove vuoi andare? - volto la testa - Io? Da nessuna parte. Volevo solo...ehm...fare un giretto per casa - indica le scarpe - Ma davvero? Dai, sai che non mi puoi prendere in giro - mi porto una ciocca di capelli dietro all'orecchio.- Zack per favore, non riesco a dormire, lasciami fare un giretto - a causa della poca luminosità, non vedo la sua espressione, lo sento solo scendere.
Indietreggio fino a toccare la porta di casa con le spalle, e chiudo gli occhi - Che stai facendo? - mi chiede - N...niente - sospira - Dai, andiamo insieme - il cuore è a mille: non riesco a credere che l'abbia detto davvero! Mi infilo velocemente le scarpe, e usciamo.Facciamo una strada che non ho mai percorso - Dove stiamo andando? - guarda dritto davanti a sé, avvicinandosi leggermente al mio fianco - In un posto speciale - più emozionata di così, mi prenderei un infarto; tengo la testa alta, e gli occhi socchiusi per via dei lampioni troppo illuminati.
Chissà dove andremo.
Chissà cosa faremo.
Chissà perché è voluto uscire con me.La curiosità mi divora lo stomaco, poi sale verso l'alto, e prende possesso della mia bocca - Ci sono mai stata? Perché è un posto speciale? Cosa... - mi interrompe fermandosi - Se devi fare così però non è più divertente - mi mordo l'interno della guancia - Scusa, hai ragione. Ora la smetto - scuote la testa, mettendo il suo braccio attorno alla mia spalla.
- Ti dico solo che siamo quasi arrivati - sorrido.
Pochi minuti dopo, stiamo per svoltare ed entrare in una specie di parco, quando sentiamo delle voci.
Rimaniamo a qualche metro di distanza dall'entrata, ascoltando: sono dei ragazzi ubriachi - Che facciamo? - chiedo a Zack, che fissa ossessivamente verso di loro - Aspetta...ah sì sono tutti miei amici, stai tranquilla. Dai, andiamo - ingoio la saliva, prendendo istintivamente la sua mano, cosa che non sembra dargli fastidio.Già a qualche passo dai ragazzi, sentiamo le loro voci molto più forti - Zack! Ciao figlio di puttana! Ma dove sei stato? - sono 4 ragazzi che sembrerebbero avere l'età di Zack - Ero occupato, lo sapete - gli sguardi dei 4, all'improvviso, si puntano su di me.
- E questa signorina? Chi è? - abbasso la testa, indietreggiando dietro a Zack - È una mia...amica - sgrano gli occhi - E il nome, bambolina, non ce l'hai? Dai parla voglio sentire la tua voce - rimango immobile, lasciando la mano di mio fratello, per provare a prendere un po' più di coraggio - Va tutto bene, non devi avere paura - dice uno, avvicinandosi - Ragazzi così la spaventate. Siate gentili, e vedrete che risponderà a tutto - annuncia Zack, facendoli allontanare.- Mi chiamo Eve - uno rimasto dietro, fa un passo avanti per guardarmi meglio.
È davvero un bel ragazzo: ha i capelli lisci e scuri, gli occhi neri, e una serie di anelli sulle dita. Non riesco a vedere altro per via della poca luce, ma penso di averlo già catalogato come il classico cattivo ragazzo.
Sarà meglio stargli lontano.
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Destino
RomanceCONTINUO DI "The Sister Eve". - COMPLETA - Esiste qualcosa più forte dell'amore? Si, la paura. Questa volta però, non è innescata dalla sua famiglia, ma da una sensazione che si porta dentro, e che la divora giorno dopo giorno. Ma nonostante quest...